Collaboratrice di Immobiliare.it
L’idea, nata qualche anno fa, sembrava quasi uno scherzo, invece le case che i comuni vendono a 1 euro (o comunque a cifre simboliche) tramite appositi bandi sono una realtà che riscuote sempre maggiore successo, non solo fra gli italiani. Vediamo dove è possibile approfittare di queste incredibili offerte, spesso volte a fermare il processo di progressivo abbandono degli immobili, soprattutto in quelle località che hanno subito una perdita crescente di residenti, trasferitisi in città più grandi o attrattive.
All’interno del parco dei monti Nebrodi, a 1.100 metri di altezza, Troina è soprannominato “il balcone più alto della Sicilia”. Gli scorci che si possono ammirare da questo piccolo paese, che dal 2019 è stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, sono assolutamente spettacolari, così come le strette stradine che collegano fra loro le antiche abitazioni di pietra.
Nonostante la sua indiscussa bellezza, negli ultimi decenni molte famiglie hanno dovuto lasciare Troina per cercare lavoro nella vicina Enna o nel resto d’Italia: da qui l’idea del sindaco di lanciare il progetto delle case a 1 euro, per recuperare i tanti immobili abbandonati e destinarli ad agenzie, società, cooperative e cittadini privati, che siano però disponibili a investire in un progetto di recupero e valorizzazione. Sul sito del Comune troverete tutte le informazioni.
Anche in questo caso si tratta di uno dei Borghi più belli d’Italia, in provincia di Trapani. Il comune di Salemi, che vende a 1 euro 36 immobili del suo centro storico, è stato amministrato dall’ex sindaco Vittorio Sgarbi, primissimo promotore di questo tipo di iniziativa.
Per aderire al bando delle Case a un euro di Salemi c’è tempo fino al 31 agosto 2021.
Una vera e propria perla, distante meno di 40 chilometri dalla celebre Taormina, incastonata alle pendici dell’Etna e inserita all’interno del Parco Fluviale dell’Alcantara, da cui ammirare le suggestive gole: Castiglione di Sicilia ha lanciato il progetto delle Case a 1 euro per fermare il degrado del patrimonio immobiliare e lo spopolamento del centro storico.
Per avere un’idea della portata di quest’ultimo fenomeno, basti pensare che si è purtroppo passati dai circa 14mila abitanti di inizio ‘900 ai poco più di 3mila di oggi.
Anche questo borgo in provincia di Agrigento ha deciso di abbracciare l’iniziativa delle case a 1 euro. La particolarità di questo caso riguarda però i promotori del progetto: un gruppo di giovani residenti all’estero ha infatti deciso di approfittare dei benefici dello smartworking per tornare nel paese natale, prendendosi poi in carico la promozione delle case del centro storico.
La città vecchia di Taranto mette in vendita i suoi immobili storici a 1 euro. Sono infatti 50 le case che rientrano in un ampio progetto di riqualificazione urbana, con l’obiettivo di preservare il patrimonio abitativo della città.
Gli immobili, affidati a soggetti privati a una cifra simbolica, dovranno poi essere ristrutturati secondo i termini indicati nel bando. I lavori quindi dovranno essere terminati entro 1 anno dalla data di rilascio del titolo abitativo edilizio.
Anche a Biccari, nel Foggiano, si possono trovare case nel pieno centro storico da 1 a 15mila euro, a seconda degli interventi di restauro che necessitano. Al confine con il Molise e ai piedi del monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia, circondato da boschi, pascoli e uliveti, Biccari è una perla che piace sia agli amanti della montagna sia a quelli del mare.
Al suo interno, inoltre, si trovano preziose testimonianze medievali e monumenti di interesse come la torre bizantina, la chiesa Madre e il palazzo Caracciolo. Anche in questo caso, il bando è presente sul sito del Comune.
In questo caso ci troviamo a Laurenzana, in provincia di Potenza, comune che ha deciso non solo di vendere alcune case a 1 euro, ma anche di non chiedere nessun deposito cauzionale, come spesso accade in altri paesi che hanno fatto ricorso a questo tipo di iniziative.
Un modo per combattere non solo il degrado immobiliare del centro storico del piccolo borgo, ma per fronteggiare anche le complessità burocratiche che spesso rendono meno efficaci questi progetti.
Per gli amanti della natura, della montagna e del buon cibo, la Valle d’Aosta rappresenta un vero paradiso. Purtroppo, però, il costo degli immobili è spesso molto elevato: per questo appena la sindaca di Oyace ha dichiarato di volere vendere alcune case di questo piccolo borgo a circa 1.400 metri di altitudine sono fioccate telefonate da tutto il mondo. Per il momento il progetto è ancora nella fase iniziale, ma a breve l’elenco delle abitazioni sarà disponibile online.
Tra le montagne abruzzesi si trova Pratola Peligna, un piccolo e affascinante borgo medievale, sito in provincia dell’Aquila, che di recente ha promosso l’iniziativa delle case a 1 euro. Anche in questo caso l’obiettivo dell’iniziativa è la tutela del patrimonio immobiliare dal degrado e dall’abbandono, auspicando lo sviluppo di attività turistiche.