Link copiato!
Link copiato!
edifici
Case, Ville e Condomini 17 ottobre 2024

Finestra con affaccio su un’altra proprietà, cosa si può e cosa non si può fare


Le finestre che si affacciano su proprietà altrui devono rispettare una serie di limiti stabiliti dalla normativa: ecco quali sono e cosa sapere.
author-avatar
Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Le finestre che si affacciano su una proprietà confinante sono regolamentate in modo preciso dal Codice Civile italiano, al fine di garantire la tutela della privacy e prevenire possibili controversie tra vicini.

La principale normativa che regola l’apertura delle finestre è costituita dall’art. 905 del Codice Civile, che stabilisce che le vedute (ovvero le finestre che consentono di affacciarsi su una proprietà vicina) devono rispettare determinate distanze minime obbligatorie, ponendo inoltre limitazioni per l’apertura di nuove finestre che si affacciano su altre proprietà.


LEGGI ANCHE: Giardino confinante con il vicino, ecco come arredarlo per salvaguardare la privacy


Distanza minima da rispettare

Come anticipato, l’articolo 905 stabilisce che le finestre con affaccio diretto su una proprietà vicina devono essere situate ad almeno 1,5 metri dal confine per evitare possibili intrusioni visive. Questa distanza non si applica nel caso in cui tra le proprietà ci sia una via pubblica.

Anche per le finestre laterali o oblique, nonostante la differenza nell’orientamento, è prevista la medesima distanza minima di 1,5 metri, sebbene queste non offrano un affaccio diretto.

Quando è possibile derogare alla normativa

In alcune circostanze, la legge permette di derogare alle distanze minime prescritte. Una di queste situazioni si verifica quando vi è un accordo tra i vicini, formalizzato in un documento scritto, che permette di costruire una finestra a una distanza inferiore rispetto a quella prevista dalla legge.

Un’altra eccezione riguarda l’usucapione; se una finestra rimane aperta per venti anni senza che il vicino abbia mai sollevato obiezioni, il diritto di mantenere quella finestra diventa acquisito. 


LEGGI ANCHE: Qual è la distanza minima da mantenere tra i balconi aggettanti?


Come prevenire eventuali controversie

Per evitare l’insorgere di controversie legali legate alle finestre con affaccio su altre proprietà, è sempre consigliabile intraprendere un dialogo aperto e costruttivo con i vicini, soprattutto prima di intraprendere lavori di ristrutturazione o nuova costruzione.

Stipulare un accordo scritto, in particolar modo, garantisce in modo ufficiale che entrambe le parti siano pienamente consapevoli dei propri diritti e doveri.

Conseguenze legali e risoluzione dei conflitti

Il mancato rispetto delle normative previste per le finestre con affaccio su altre proprietà può portare a diverse conseguenze legali.

Il vicino che si ritiene leso può chiedere un risarcimento economico di tipo patrimoniale, ossia calcolato sulla base del danno economico reale subito, un intervento da parte delle autorità competenti o addirittura intraprendere azioni legali per ottenere la chiusura della finestra o la sua modifica​, con l’installazione di vetri opachi o schermature per garantire la privacy.

Newsletter
Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle nostre ultime news

Articoli più letti
Guide più lette
Google News Banner
Contatta la redazione
Contatta la redazione
Per informazioni, comunicati stampa e richieste scrivici a redazione@immobiliare.it