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Case, Ville e Condomini 14 febbraio 2025

Frigorifero rotto in una casa in affitto, chi paga: il proprietario o l’inquilino?


Chi paga la riparazione o la sostituzione di un frigorifero rotto in un’abitazione in affitto? Ecco cosa sapere.
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Alice Bocca

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Quando si va a vivere in affitto, una delle questioni più ricorrenti e spesso controversa riguarda la responsabilità per la riparazione e la sostituzione degli elettrodomestici danneggiati. Tra questi, il frigorifero guasto genera spesso disaccordi tra proprietario e inquilino, sollevando interrogativi su chi debba assumersi la responsabilità finanziaria.

Chi è tenuto a coprire i costi di riparazione o sostituzione di un frigorifero rotto in una locazione? Ecco cosa sapere.

Differenza tra spese ordinarie e straordinarie

In fase di stipula di un contratto di locazione, nel documento è presente una voce che riguarda la suddivisione delle spese. Generalmente, il contratto riporta una distinzione specifica tra le spese di manutenzione ordinaria e le spese straordinarie.

Vediamo la distinzione tra di esse in modo più approfondito:

Spese ordinarie

Sono quelle che rientrano nella normale manutenzione di una locazione, necessarie a garantire all’inquilino il pieno godimento dell’immobile. Queste possono comprendere la sostituzione di una maniglia rotta, delle guarnizioni dei miscelatori, di complementi d’arredo o, nel caso di un elettrodomestico come il frigorifero, la sostituzione di un pezzo.

Spese straordinarie

Riguardano tutte le riparazioni necessarie per consentire all’inquilino di godere pienamente dell’immobile, fatta eccezione per gli interventi di piccola manutenzione. Ad esempio, è compito del proprietario la riparazione di un tubo dell’acqua che si rompe, la risoluzione di un guasto al tetto o la manutenzione generale dell’edificio, compreso il rifacimento della facciata.

Questo principio si basa sul concetto che il locatore è responsabile della conservazione e del mantenimento in buono stato dell’immobile affittato, garantendo un ambiente abitativo sicuro e funzionale per l’inquilino. Se l’appartamento dato in affitto è compreso di mobilio, le clausole si estendono anche agli arredi.


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Chi paga in caso di frigorifero rotto in una casa in affitto

Secondo l’articolo n. 1576 del Codice Civile recita: “il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore. Se si tratta di cose mobili, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore”.

Questo vuol dire che, se l’elettrodomestico in questione – in questo caso il frigorifero – presenta dei guasti che presuppongono una riparazione o la sostituzione di un pezzo, l’ammontare delle spese è a carico dell’inquilino.

Se, al contrario, il guasto non è riparabile e si rende necessaria la sostituzione dell’intero frigorifero, questa voce di spesa sarà a carico del proprietario di casa.

Come ogni cosa, anche gli elettrodomestici sono posti all’usura del tempo o alla rottura. Quando un locatore fornisce nell’affitto anche gli arredi e gli elettrodomestici, è consapevole che potrebbero quindi guastarsi, ed è necessario fornire all’inquilino dell’appartamento il nuovo frigorifero, perché l’accordo iniziale prevedeva l’affitto di un appartamento accessoriato.


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Casi eccezionali e peculiarità

Ci possono essere tuttavia delle eccezioni rispetto a quanto sopra descritto. È il caso di danni che vengono inflitti al frigorifero per un errato utilizzo o un trattamento non idoneo dell’elettrodomestico. In questa circostanza, il proprietario può imputare le spese all’inquilino dell’appartamento.

Un’altra particolarità può essere quella di specifiche clausole contrattuali: in fase di stipula, il contratto può espressamente indicare che tutte le spese, anche di sostituzione, siano a capo di una delle due parti. 

È importante sottolineare che, se le riparazioni dipendono dalla vetustà della cosa, ovvero riguardano un oggetto ormai vecchio, spetta comunque al proprietario sostenere le spese, anche se il danno è causato dall’uso.

Questo principio si basa sul concetto che il proprietario è tenuto a garantire un livello accettabile di manutenzione e funzionalità degli elementi strutturali e degli impianti dell’immobile, indipendentemente dall’usura naturale nel tempo. Pertanto, anche se il danno è causato dall’uso normale dell’oggetto o dall’età, il proprietario è responsabile delle relative riparazioni o sostituzioni.

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