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piscina in giardino
Case, Ville e Condomini 14 febbraio 2025

Piscina interrata: non servono i permessi se non puoi nuotare


Quando una piscina interrata è davvero una pertinenza? Il Tar Sicilia fissa un criterio chiaro: se non puoi nuotare, non serve il permesso.
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Ivan Meo

Articolista giuridico, collaboratore esterno di Immobiliare.it

Le piscine interrate sono sempre più diffuse nei giardini privati, ma la loro realizzazione senza permessi edilizi può risultare problematica.

Il Tar Sicilia, con la sentenza 288/2025, ha fornito un criterio pratico per distinguere quando una piscina può essere considerata una semplice pertinenza dell’abitazione e quando, invece, richiede un titolo abilitativo. La differenza sta nelle dimensioni e nella possibilità di svolgere attività natatoria.


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Una piscina senza permessi a Pantelleria: analisi di un caso

Un proprietario di casa a Pantelleria decide di costruire una piscina senza richiedere alcun permesso edilizio, ma il Comune, ritenendola abusiva, gli impone la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi.

Il proprietario presenta ricorso, sostenendo che, per le sue dimensioni contenute, fosse una pertinenza dell’edificio principale.

I giudici, però, hanno verificato che il progetto originario prevedeva solo una cisterna d’acqua incassata e coperta. La trasformazione della cisterna in piscina ha comportato una difformità edilizia, spingendo il Tar a valutare se le dimensioni del manufatto lo rendessero una semplice pertinenza o un’opera più impattante.

Il criterio del Tar: la piscina è piccola solo se non si può nuotare

Il Tar Sicilia ha stabilito che il criterio per distinguere una piscina pertinenziale da una che richiede permessi edilizi sta nella possibilità di nuotarvi dentro. Più precisamente secondo i giudici:

Attenzione anche alle forme delle piscine

Nel testo della sentenza si fa un’altra precisazione: il criterio si applica non solo alle piscine rettangolari, ma anche a quelle di forma irregolare. La misura non va valutata solo sul lato maggiore, ma anche sulla diagonale o sul diametro massimo della superficie acquea.

Nel caso specifico, la piscina contestata aveva una diagonale di 16,6 metri, superando il limite di 12 metri stabilito dai giudici. Di conseguenza, il Tar ha confermato l’obbligo del permesso di costruire.

Le dimensioni

La recente sentenza emessa dal Tar Sicilia evidenzia l’importanza di valutare attentamente le caratteristiche dimensionali e funzionali di una piscina interrata per determinare se sia necessaria l’acquisizione del permesso di costruire. Negli anni, si è consolidato un indirizzo, ecco alcuni precedenti giurisprudenziali sul tema:

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