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Case, Ville e Condomini 13 dicembre 2024

Posso vendere la mia quota di casa ereditata?


Vendere la propria quota di una casa ereditata è possibile, ma è importante rispettare i diritti dei coeredi. Cosa sapere.
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Emanuele Bianchi

Ex collaboratore esterno di Immobiliare.it

Ricevere in eredità una quota di un immobile, magari una casa di famiglia, è un evento comune, anche se talvolta la convivenza nella proprietà condivisa può diventare complicata. In questi casi, è possibile vendere la quota della casa ereditata?

La risposta è sì, ma la legge impone condizioni specifiche per proteggere i diritti degli altri coeredi.


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Comunione ereditaria e diritto di prelazione

Quando più persone ereditano uno stesso immobile, si crea una comunione ereditaria. Ognuno degli eredi diventa proprietario di una parte della casa, pur non avendo diritti esclusivi su stanze o aree specifiche. In altre parole, ciascun erede possiede una quota dell’intero immobile, e le decisioni devono essere prese in accordo con gli altri comproprietari.

Se si desidera vendere la propria quota di eredità, si può scegliere tra due opzioni: cederla a un coerede o a un non coerede. 

Nel primo caso, si procede come per una vendita normale. Ma se si decide di vendere a una persona esterna alla comunione ereditaria, la legge tutela gli altri coeredi tramite il diritto di prelazione, che garantisce loro la priorità nell’acquisto della quota messa in vendita.

Come funziona il diritto di prelazione?

Quando si intende vendere la quota ereditaria a un terzo, il venditore deve notificare agli altri coeredi le condizioni della vendita, incluso il prezzo. Da quel momento, hanno 60 giorni per esercitare il diritto di prelazione, ovvero per informare il venditore della volontà di acquistare la quota alle stesse condizioni.

Qualora più coeredi desiderino esercitare la prelazione, la quota viene ripartita in parti uguali tra loro. Tuttavia, se la vendita avviene direttamente a un coerede, il diritto di prelazione non è applicabile, e gli altri eredi non devono essere avvisati.


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Conseguenze della mancata notifica

Se la quota di eredità viene venduta a un terzo senza che gli altri coeredi siano stati informati, questi ultimi hanno la possibilità di esercitare il diritto di riscatto. Tramite una procedura legale, i coeredi non informati possono acquisire la quota venduta, rimborsando il compratore per il prezzo pagato. Tale diritto può essere esercitato entro dieci anni dalla vendita.

Vendere una quota ereditaria: i costi

I costi di vendita di una quota ereditaria variano in base al valore della proprietà e della quota venduta. Solitamente, il venditore è tenuto a pagare imposte come quella di registro, ipotecaria e catastale.

Da considerare anche le tasse legate alla successione, necessarie per diventare formalmente proprietari dell’immobile.

Altre opzioni: la donazione della quota

Se l’erede non desidera ricavare un guadagno dalla propria quota, può scegliere di donarla a un altro coerede, liberandosi da ogni obbligo connesso alla proprietà. Anche in questo caso, però, sono previste imposte sulla donazione.

Vendere una quota di casa ereditata è possibile e offre una soluzione a chi preferisce monetizzare il bene piuttosto che mantenerlo. Tuttavia, è essenziale rispettare i diritti dei coeredi.

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