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Case, Ville e Condomini 7 febbraio 2025

Rifiuta 215 mila euro per vendere la sua casa, ora è circondato dall’autostrada


A Jinxi, in Cina, un uomo ha rifiutato un risarcimento per la sua casa, destinata alla demolizione. Ora vive circondato dall'autostrada.
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Emanuele Bianchi

Collaboratore esterno di Immobiliare.it

Una storia che sembra uscita da un film d’animazione, ma che è pura realtà. A Jinxi, nella provincia cinese dell’Anhui, un uomo ha detto “no” a un’offerta di 215.000 euro per la sua casa, e ora si ritrova a vivere in un’isola di cemento e asfalto, circondato dal rombo incessante di un’autostrada. 

È la vicenda di Huang Ping, un anziano signore che, con la sua ostinazione, è diventato il simbolo della resistenza individuale contro il progresso inarrestabile.


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Un “no” costato caro: la storia di Huang Ping

La casa di Huang Ping, una modesta abitazione a due piani con una piccola dependance agricola, si trovava esattamente sul tracciato previsto per la costruzione della circonvallazione G206, un’arteria stradale di oltre 14 chilometri destinata a migliorare la viabilità della zona. 

Per anni, il governo cinese ha cercato di convincere l’uomo a trasferirsi, offrendogli un risarcimento che, alla fine, ha raggiunto la cifra di 215.000 euro. Ma Huang, legato alla sua casa e ai suoi ricordi, ha sempre rifiutato.

La situazione oggi

Oggi, la casa di Huang Ping è un’immagine surreale: un piccolo edificio stretto tra le corsie di un’autostrada trafficata, con il tetto quasi a livello dell’asfalto. Un cantiere edile permanente circonda l’abitazione. 

L’uomo, che vive con il nipote di 11 anni, ha confessato ai media locali di essersi pentito della sua decisione. 

La casa “chiodo”: un simbolo di resistenza

La vicenda di Huang Ping ha fatto il giro del mondo, trasformando la sua casa in un simbolo di resistenza individuale contro le esigenze dello sviluppo. 

In Cina, queste abitazioni sono chiamate “case chiodo”, cioè quelle abitate da proprietari che si oppongono con tutte le loro forze alla demolizione delle loro case.

Un fenomeno non isolato: le “case chiodo” in Cina

Il caso di Huang Ping non è un’eccezione. In Cina, le “case chiodo” sono un fenomeno relativamente diffuso.

Nel 2017, ad esempio, l’Independent ha raccontato la storia di un deposito di chiodi a Shanghai che aveva bloccato il traffico su una delle principali arterie della città per quasi 14 anni. I residenti avevano rifiutato ogni offerta di trasloco dal 2003, sostenendo che il risarcimento fosse insufficiente. Alla fine, hanno accettato 300.000 sterline (circa 350.000 euro) per trasferirsi.

Una decisione contestata

Sembra che Huang non fosse soddisfatto dell’offerta ricevuta e che, dopo un lungo periodo di trattative infruttuose, le autorità hanno deciso di andare avanti con il progetto, costruendo la circonvallazione attorno alla casa dell’uomo. Una decisione che ha suscitato dibattito e ha sollevato interrogativi sull’equilibrio tra il diritto alla proprietà privata e le esigenze dello sviluppo pubblico.

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