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Castello del Mesola
Monumenti, Musei ed Edifici Storici 7 gennaio 2025

Cosa sono le Delizie Estensi, le dimore cinquecentesche dei signori di Ferrara


Un viaggio tra le Delizie Estensi, le dimore dei signori di Ferrara che punteggiano la Pianura Padana: ecco quali sono.
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Sara Mostaccio

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Si chiamano delizie ma non sono da mangiare, bensì da visitare per tuffarsi nella bellezza del Rinascimento e nelle atmosfere della corte estense. Parliamo delle Delizie Estensi, le dimore cinquecentesche dei signori di Ferrara.

Oltre alle più famose che si trovano in città e nei dintorni ce ne sono alcune meno note, ma che val la pena scoprire. Ecco quali sono.

Dove si trovano le Delizie Estensi

Siamo nella Pianura Padana, nel territorio che si estende intorno alla città di Ferrara dove nel Rinascimento ebbe sede la corte degli Este. Qui il paesaggio è ricco d’acqua e i canali attraversano boschi e prati creando un reticolo affascinante dove le aree umide si alternano alle terre verdi.

Tra campi coltivati e magnifici giardini sorgono splendidi palazzi da scoprire uno a uno.

Gli Este, i duchi di Ferrara

La famiglia d’Este, duchi di Ferrara, tra il 1400 e il 1500 si impegnarono nel governo del territorio trasformando anche il paesaggio. L’idea era quella di mostrare il loro potere e la capacità di governare saggiamente creando non solo strade e centri abitati ma anche canali d’acqua per irrigare i campi, addomesticare la natura e metterla al servizio di un’idea di funzionalità ma anche di bellezza.

Cosa sono le Delizie Estensi

A punteggiare l’intera zona che gli Este si impegnarono a bonificare furono magnifiche dimore che avevano un doppio scopo: non solo erano centri amministrativi di controllo del territorio, ma anche residenze immaginate per ospitare gli svaghi della famiglia e della loro corte, godendosi le bellezze della campagna.

Qui la corte veniva accolta durante gli spostamenti della famiglia allo scopo di dimostrare il suo potere politico ma anche la sua munificenza.

Le Delizie Estensi Patrimonio UNESCO: quali sono

Alcune di queste residenze con il tempo sono scomparse, tuttavia il disegno originario è ancora ben visibile nel paesaggio che tuttora risponde al progetto degli Este. Nel 1999, le dimore ancora esistenti sono entrate a far parte della lista del Patrimonio UNESCO perché “illustrano in modo eccezionale il riflesso della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale”.

Ne fanno parte insieme a Ferrara e al Delta del Po come esempio di un progetto di ristrutturazione ambientale. Ecco quali sono le Delizie Estensi:

Palazzo Schifanoia

La più celebre e sicuramente anche la più emblematica tra le Delizie Estensi è Palazzo Schifanoia. Si trova a Ferrara e fu la residenza principale della famiglia estense.

Il palazzo fu edificato nel 1385 dentro le mura cittadine, ma in una zona verdeggiante lungo il fiume Po. Nel corso dei secoli è stato variamente rimaneggiato, e tuttora la più visitata tra le dimore estensi.

Il suo nome parla chiaro, era un luogo dove schivare la noia. Voluto da Alberto V d’Este, era stato immaginato come un luogo dove dedicarsi ai divertimenti, ristorarsi dalle fatiche del governo e gustare ottimi pasti.

Oggi ospita i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara. Il gioiello del palazzo è senz’altro il Salone dei Mesi con un ciclo figurativo che risale al 1470 ed è considerato tra i migliori esempi dell’arte rinascimentale.

Palazzo Schifanoia

Castello di Mesola 

A costruire il castello di Mesola fu Alfonso II, ultimo duca di Ferrara; fu infatti l’ultima delle Delizie Estensi a essere costruita. Il duca la dedicò alla sua terza moglie, Margherita Gonzaga.

Le mura merlate e quattro grandi torri sono circondate da un bellissimo bosco che era riserva di caccia della famiglia. La costruzione iniziò nel 1579 e andò avanti fino al 1583.

In origine era un castello fortificato, cinto da mura lunghe 12 km che non si sono conservate. Rimangono invece la struttura del castello, che oggi ospita il Museo del Bosco e dei Cervi della Mesola, e le basse strutture circostanti che attualmente sono sede di negozi e ristoranti.

Castello di Mesola

Delizia del Belriguardo

Belriguardo è una delle Delizie Estensi più opulente nonché la prima a essere costruita fuori città, nel 1435. A volerne la costruzione fu Niccolò d’Este che qui fissò la propria residenza estiva.

Vanta saloni affrescati dai migliori artisti dell’epoca, un giardino all’italiana di 30 ettari e splendidi cortili loggiati; è talmente sontuosa che è stata rinominata Versailles Italiana. Gli Este arrivavano qui in barca lungo una via d’acqua che oggi non esiste più, trasformata in strada asfaltata.

La residenza accolse alcuni celebri ospiti come Papa Clemente VIII, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, Ludovico il Moro e il principe Vincenzo Gonzaga. Purtroppo oggi non resta molto dello sfarzo di un tempo. Quando gli Este si spostarono a Modena e Reggio Emilia, la dimora fu riadattata in vari modi. Certe sale furono adibite addirittura a stalle.

Da vedere la Sala delle Vigne, parte del Museo Civico di Voghiera che custodisce una sezione archeologica con reperti di epoca romana, una sezione rinascimentale con ceramiche del XV e XVI secolo e una sezione di arte moderna. Si può visitare anche il cortile interno.

Delizia del Verginese

La Delizia del Verginese era in origine un casale di campagna e non si conosce con certezza l’epoca della sua costruzione, ma a trasformarla in residenza nobiliare fu il duca Alfonso I d’Este che volle donarla a Laura Eustochia Dianti, la sua amante dopo la morte della moglie, Lucrezia Borgia.

Ha la struttura di un castelletto con merlature e un giardino circostante di impianto rinascimentale. Una torre colombaia del XVI secolo si trova al margine del giardino e ospitava i colombi viaggiatori ma fungeva anche da torre di avvistamento per controllare i dintorni.

Negli anni è stata variamente rimaneggiata. Benché la struttura odierna sia per lo più rinascimentale, conserva qualche elemento medievale, mentre la chiesetta laterale e gli stucchi interni sono settecenteschi. Il castello ospita due mostre permanenti con reperti di una vicina necropoli romana e opere di Mario Maranini che documentano la civiltà contadina.

Delizia di Benvignante

A edificare la Delizia di Benvignante fu il duca Borso d’Este nel 1464 che poi la donò a Teofilo Calcagnini, segretario di corte a cui venne assegnata tanto la dimora quanto l’area vicina che includeva persino una locanda.

La famiglia Calcagnini visse nel palazzo per tutto il periodo estense ospitando l’Accademia dei Filareti che si riunivano qui per i loro incontri estivi. Oggi appartiene dal comune di Argenta e gli abitanti chiamano il castello al Turòn, per via del grande torrione centrale che serviva a controllare il territorio circostante.

Delizia della Diamantina

La Diamantina non è purtroppo visitabile perché si tratta di una dimora privata, ma è possibile vederla all’esterno. Di tanto in tanto è possibile accedere al parco in occasione di feste o occasioni speciali.

Delizia di Zenzalino

È privata anche la residenza di Zenzalino che nel 1434 era feudo di Bartolomeo Pendaglia, considerato il più ricco cittadino di Ferrara. L’edificio fu variamente modificato nel 1800 e nei primi anni del 1900 ed è circondato da un bellissimo parco.

Palazzo Pio

La più distante tra le Delizie Estensi è purtroppo visibile solo in caso di aperture speciali, generalmente offerte dal FAI. Palazzo Pio fu costruito nel 1517 dal conte Alessandro Faruffini, capitano del duca di Ferrara ricordato per le sue gesta anche nell’Orlando Furioso di Ariosto.

Villa Mensa

Il palazzo a pianta poligonale nacque come villa di campagna costruita intorno a un cortile a chiostro con mura merlate. Fu edificato dalla Mensa Arcivescovile di Ferrara e poi ampliato da Bartolomeo della Rovere, vescovo di Ferrara.

Nonostante i rimaneggiamenti del 1600 e 1700, ha ancora un impianto quattrocentesco e si raggiunge tuttora via acqua, come in origine.

Villa Mensa

Delizia di Fossadalbero

Il palazzo voluto da Niccolò III d’Este diventò una delle Delizie Estensi sotto il duca Borso d’Este, che lo ingrandì e decorò riccamente. Nel corso del tempo passò di mano in mano e nel XVIII passò alla famiglia Trotti Mosti, tanto che oggi è noto anche come Palazzo Trotti Mosti.

Il percorso in bicicletta

Appassionati di pedalate nella campagna? Con la bici è possibile percorrere i 40 chilometri del cosiddetto Anello dei Borgia, un percorso ciclabile che parte da Belriguardo, passa per Benvignante e raggiunge Verginese. Un altro modo per visitare le Delizie godendosi la bellezza del paesaggio.

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