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eremo di San Gerolamo
Monumenti, Musei ed Edifici Storici 11 aprile 2025

Eremo di San Gerolamo: la storia e come raggiungerlo


L’Eremo di San Gerolamo è un luogo che offre un rifugio spirituale, ma è anche una meta ideale per gli amanti della natura: la storia e dove si trova.
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Caterina Vasaturo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Lontano dal trambusto quotidiano, sorge un angolo di serenità dove storia, spiritualità e natura si fondono in perfetta armonia: l’Eremo di San Gerolamo, luogo mistico, avvolto nel silenzio e immerso nel verde delle colline laziali.

Se sei alla ricerca di un’esperienza che nutra sia lo spirito che l’anima, questa meta è la destinazione perfetta per te. Scopriamo insieme la storia dell’Eremo di San Gerolamo e come raggiungerlo.

Le origini dell’Eremo

Scavato interamente in una roccia effusiva vulcanica, questo luogo appartato e solitario ha radici antiche ed è legato alla figura di Fra Girolamo Gabrielli, di nobili origini senesi, che nel 1525 lo sceglie come meta di ritiro per la sua penitenza. Qui dimora per lungo tempo, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione, e fa costruire un romitorio rupestre dalla manovalanza fornitagli dalla sua facoltosa famiglia.

L’eremo è più volte depredato e il frate malmenato da una banda di malfattori; decide, così, di ritornare a Siena e di spogliarsi di tutti i suoi beni materiali, per donarli ai poveri.

Come raggiungere l’Eremo di San Gerolamo

L’Eremo di San Gerolamo sorge in provincia di Viterbo (anche chiamata “la città dei papi”), immerso nella splendida faggeta che si estende tra Vetralla e la riserva del Lago di Vico, sul Monte Fogliano.

Raggiungere il sito non è complicato. Se arrivi da Vetralla, imbocca la strada provinciale 80 (via Sant’Angelo), che attraversa la ferrovia e giunge al Convento Sant’Angelo (dove è possibile parcheggiare l’auto).

Prosegui a piedi in direzione opposta a quella in cui si arriva, fino a incontrare sulla destra una strada sterrata: continua lungo la via principale ed ecco che, dopo circa 150 metri, ti imbatti in un cartello di legno, che indica il sentiero diretto per l’Eremo. Il tragitto si estende per circa 1 km nel bosco (dal Convento impiegherai poco più di mezz’ora).

Lungo il cammino (segnato dalle caratteristiche indicazioni in bianco e rosso sugli alberi e i bordi del Fosso di San Gerolamo) vedrai apparire la grande roccia vulcanica scavata e trasformata nel dormitorio del Frate.

La struttura dell’Eremo

Il romitorio rupestre si presenta in buono stato: lo raggiungi tramite una scalinata e una passerella in legno. È strutturato su due livelli: al piano terra trovi la cripta di preghiera, ancora frequentata da devoti. Dopo aver attraversato un portale ad arco, entri nella cappella, con l’altare sul fondo. La dimora del santo era al piano superiore, ma è purtroppo parzialmente crollata. Tuttavia, puoi ancora visitarla e scorgere le nicchie che contenevano gli oggetti domestici.

Eremo di San Gerolamo

Puoi, infine, accedere allo spazio esterno tramite un portale dotato di un sedile di pietra arcuato, e ammirare un altare moderno e una grande croce.

Visitare l’Eremo di San Gerolamo è un viaggio nel cuore della storia religiosa del Lazio, un’occasione per scoprire una parte (meno conosciuta della regione) di grande fascino.

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