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Trento, Villa Gherta, foto Cattani Faggion (2)
Monumenti, Musei ed Edifici Storici 9 ottobre 2025

Giornate FAI d’Autunno 2025: cosa vedere nelle regioni del Nord Italia


Le Giornate FAI d'Autunno 2025 offrono un'occasione unica per visitare luoghi storici e culturali nel Nord Italia. Ecco cosa vedere l'11 e il 12 ottobre.
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Pietro Gualtieri

Collaboratore esterno di Immobiliare.it

Sabato 11 e domenica 12 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno 2025, iniziativa dedicata alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Organizzato dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, l’evento coinvolgerà migliaia di volontari che apriranno al pubblico circa 700 luoghi d’arte e storia in tutta Italia, molti dei quali solitamente non accessibili. L’obiettivo è far conoscere e apprezzare la bellezza di luoghi nascosti o poco valorizzati, permettendo di visitare e apprezzare edifici storici, giardini e monumenti attraverso visite guidate e iniziative speciali.

Giornate FAI d’Autunno 2025, cosa vedere in Friuli Venezia Giulia

Valvasone Arzene (PN)

Le Giornate FAI d’Autunno 2025 prevedono un itinerario alla scoperta del borgo medievale di Valvasone Arzene, a partire dal Castello, che riporta alla memoria la potenza dell’omonima famiglia nobile che vi trovò sede dal 1206. Ancora, si potrà visitare la Casa-studio di Edo Janich, scultore, incisore e pittore nato a Valvasone nel 1943, molto amato da Leonardo Sciascia. Il percorso toccherà, tra le tappe, il Mulin Dal Majaroff, documentato dal 1359 e in attività fino al 1989.

Valvasone Arzene PN casa studio edo janich C FAI scaled
Valvasone Arzene (PN), casa-studio-edo-janich (C) FAI

Cosa vedere in Emilia Romagna

Villanova sull’Arda (PC) – Villa Verdi

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e il FAI, per le Giornate FAI d’Autunno, aprono eccezionalmente Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, la dimora che il Maestro Giuseppe Verdi (1813-1901) scelse per trovare la pace e la tranquillità necessarie per poter comporre le sue opere, tra cui La forza del destino, Don Carlos, Aida, Otello, Falstaff e altre.

Villanova sullArda PC Villa Verdi a SantAgata foto Panzera C FAI
Villanova sull’Arda (PC), Villa Verdi a Sant’Agata, foto Panzera (C) FAI

Bologna – Villa Guastavillani e Nuovo Campus BBS

Villa Guastavillani, progettata dall’architetto romano Ottaviano Mascarino e sviluppata su quattro piani, di cui uno interrato, è un’antica residenza nobiliare di grande rilievo storico artistico che si erge sul Monte di Barbiano. Nel 1996 l’edificio fu ceduto all’Università degli Studi di Bologna, che ha restaurato il complesso, rendendolo un rinomato centro di formazione internazionale, oggi Bologna Business School. Apertura solo domenica 12 ottobre.

Bologna villa guastavillani e nuovo campus BBS 2
Bologna, villa-guastavillani e nuovo campus BBS (2)

Modena – Palazzo Ducale

Sede della rinnovata corte estense dopo la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio e, in seguito, della Scuola Militare voluta da Napoleone sul modello dell’École Polytechnique di Parigi, divenne la più importante Accademia del nuovo Stato italiano unitario. Il Palazzo, che per grandezza e fasto è tra le più prestigiose regge a livello europeo, è normalmente chiuso al pubblico in quanto sede dell’Accademia Militare di Modena.

Modena Palazzo Ducale C Accademia Militare di Modena
Modena, Palazzo Ducale (C) Accademia Militare di Modena

Cosa vedere in Liguria

Albisola Superiore (SV)- Villa Gavotti

Villa Gavotti, notevole esempio di Barocchetto genovese, si trova nel cuore di Albisola Superiore ed è circondata da un grande giardino all’italiana con fontane monumentali, commissionata nel 1744. Si potranno visitare eleganti atmosfere della Villa e dei suoi tre ampi saloni delle feste, ispirati alle stagioni e riccamente decorati: la Sala della Primavera con il decoro di piante in fiore che sembrano emergere dai capitelli come vasi; la Sala dell’Estate con rami carichi di frutta che riempiono il soffitto con vivacità e abbondanza, e la Sala dell’Autunno in cui tralci colmi d’uva si avvolgono intorno alle finestre. Il percorso si estenderà poi nel parco storico.

Albisola Superiore SV Villa Gavotti foto Marcesini C FAI 17 scaled
Albisola Superiore (SV), Villa Gavotti, foto Marcesini (C) FAI (17)

La Spezia – Cattedrale di Cristo Re

La Cattedrale di Cristo Re si trova nel cuore della città della Spezia, all’interno di un ampio spazio urbano progettato negli anni ’30 e sviluppato nel secondo dopoguerra. Collocata in una vasta piazza semicircolare aperta verso il mare, la cattedrale domina il paesaggio urbano con la sua architettura monumentale e del tutto inconsueta per un edificio religioso.

Cosa vedere in Lombardia

Milano – Torre Gioia22

Inaugurata nel 2024, GIOIA22, detta “la Scheggia di vetro” alta 121 metri, è tra le più recenti aggiunte dello skyline contemporaneo di Milano. Progettata e disegnata dall’architetto Gregg Jones dello Studio Pelli Clarke & Partners, è un modello di architettura innovativa e sostenibile, con soluzioni ingegneristiche di avanguardia in termini di illuminazione, acustica e comfort degli spazi e il 65% del fabbisogno energetico prodotto da fonti rinnovabili.

Milano Torre Gioia 22 2
Milano, Torre Gioia 22 (2)

Milano – Open Care nei Frigoriferi Milanesi

Open Care ha sede nello storico complesso industriale dei Frigoriferi Milanesi in via Piranesi. I Frigoriferi Milanesi, “Fabbrica di ghiaccio e magazzini refrigeranti”, erano un importante polo industriale per la produzione del ghiaccio destinato alla conservazione degli alimenti che arrivavano al Mercato ortofrutticolo e al Macello comunale. Dal 2003, inoltre, ospita Open Care, centro per la gestione e il restauro di opere d’arte, con il Caveau, il più grande deposito privato d’arte in Italia e uno dei più importanti al mondo.

Milano Open Care Restauro dipinti e opere polimateriche foto Open Care scaled
Milano, Open Care_Restauro dipinti e opere polimateriche, foto Open Care

Milano – Palazzo Litta

Rilevante esempio di architettura barocca e di barocchetto lombardo, Palazzo Litta oggi ospita gli uffici milanesi del Ministero della Cultura. Il cortile d’onore, a pianta quadrata e porticato sui quattro lati, è uno splendido esempio di cortile milanese del Seicento. Un secondo cortile, detto “dell’orologio”, ospita un oratorio trasformato nel secondo Settecento in un teatro ancora oggi esistente e attivo. Dallo scenografico scalone “a forbice”, opera di metà Settecento di Carlo Giuseppe Merlo, si accede al piano nobile, su cui affacciano sale a volta riccamente decorate.

Milano Palazzo Litta Sala degli Specchi 0001 Roberto Morelli
Milano, Palazzo Litta Sala degli Specchi_0001 ©Roberto Morelli

Milano – Casa Corbellini-Wassermann

Realizzata nel 1934-36 da Piero Portaluppi per una famiglia di imprenditori svizzeri in campo farmaceutico, Casa Corbellini-Wassermann è una delle opere più famose del celebre architetto nonché uno degli esempi più illustri di razionalismo milanese. Situata in Città Studi, venne progettata come edificio a uso privato e, analogamente a Villa Necchi Campiglio, con l’utilizzo di materiali pregiati, come le varie tipologie di marmo che ne compongono l’interno e l’esterno. L’ingresso è riservato agli iscritti FAI.

Milano Casa Corbellini Wasserman galleria massimo de carlo foto Delfino Sisto Legnano and Marco Cappelletti C MASSIMODECARLO 3
Milano, Casa Corbellini Wasserman, galleria massimo-de-carlo, foto Delfino Sisto Legnano and Marco Cappelletti (C) MASSIMODECARLO (3)

Segrate – Palazzo Mondadori

Giorgio Mondadori ne incaricò la realizzazione all’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, il progettista di Brasilia, tra i più importanti architetti del suo tempo. Completato nel 1974, si presenta come una sorta di “architettura pubblicitaria”, secondo le stesse parole di Niemeyer, ovvero un edificio che non ha bisogno di insegne e si sa imprimere nella memoria. A coronamento della visita, una mostra sulle opere di Oscar Niemeyer contestualizza il progetto del Palazzo nel percorso estetico dell’architetto, di cu costituisce uno dei capolavori. Visite su prenotazione.

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Segrate (MI) Palazzo-mondadori (C) FAI (4)

Como – Asilo Sant’Elia

Progettato negli anni Trenta del Novecento da Giuseppe Terragni per la città di Como, allo scopo di rispondere alle esigenze del nuovo quartiere operaio nascente accanto al nucleo storico di San Rocco, la scuola si sviluppa su un unico piano, disposta a forma di U attorno a un cortile centrale circondato dal giardino. lungo abbandonato – l’asilo è chiuso dal 2019 -, oggi è interessato dall’elaborazione di un progetto di restauro in sinergia tra il Comune, la Soprintendenza e il Politecnico di Milano.

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Como, Asilo Sant’Elia, foto Roberto Morelli (C) FAI (1)

Merate (LC) – Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi

Storica dimora di campagna settecentesca, si configura come un complesso di edifici residenziali e rurali attorniato dai prati e campi coltivati della Piana di Vizzago. All’inizio del secolo XVIII divenne proprietà della famiglia Bagatti Valsecchi grazie al matrimonio tra donna Giacinta Ghilio e Pietro Bagatti Valsecchi, famoso pittore e miniaturista; saranno successivamente gli eredi Fausto e Giuseppe, celebri collezionisti e fondatori della Casa Museo Bagatti Valsecchi di Milano, a conservare intatto lo stile della villa, con affreschi, mobilio e arredamenti d’epoca, in parte disegnati da loro stessi.

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Merate (LC) Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi ©Roberto Morelli

Cosa vedere in Piemonte

Torino – Ex carcere Le Nuove  

Nel cuore di Torino, a pochi passi dal centro storico e immerso in un tessuto urbano denso di memorie risorgimentali e industriali, sorge l’ex carcere Le Nuove. Costruito tra il 1854 e il 1869, fu inaugurato nel 1870 come simbolo della nuova stagione post-unitaria e rimase in funzione fino al 2003. In oltre un secolo di attività ha attraversato epoche cruciali: dal Regno d’Italia alla Grande Guerra, dal Biennio Rosso alla Resistenza, dalle persecuzioni razziali agli Anni di Piombo. Durante il fascismo fu luogo di detenzione e tortura di migliaia di persone. Ogni fase storica ha lasciato tracce profonde nelle sue mura.

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Torino, Ex Carcere Le Nuove, foto Blanco (C) FAI (46)

Torino – Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica

I visitatori delle Giornate FAI a Torino avranno il privilegio di vivere da protagonisti il dietro le quinte delle indagini della Scientifica: dalle analisi chimiche, biologiche, informatiche, alle scene del crimine. Si potrà infatti visitare il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino, che ha competenza sul territorio di Piemonte e Valle d’Aosta, struttura specializzata nelle attività di raccolta e analisi delle prove per le indagini e il processo giudiziario e la prevenzione dei crimini. Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI.

Torino gabinetto interregionale di polizia scientifica C Polizia di Stato 2
Torino, gabinetto-interregionale-di-polizia-scientifica (C) Polizia di Stato (2)

Villarbasse (TO) – “L’acqua dei Savoia”, Acquedotto SMAT

L’Acquedotto SMAT della Città di Torino sorge nel cuore pulsante della Val Sangone, nei territori di Villarbasse e Sangano. Prima della sua realizzazione, l’approvvigionamento idrico era affidato a pozzi, che portarono, all’inizio dell’Ottocento, a un progressivo inquinamento del sottosuolo.

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Villarbasse (TO), Acquedotto SMAT, foto Blanco (C) FAI (3)

Collegno (TO) – Barricalla

Nato nell’ottobre 1982, a partecipazione pubblica e privata, Barricalla è il principale impianto di smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non, in Italia ed è considerato un modello virtuoso a livello europeo per gli alti standard di sicurezza. Occupa una superficie di circa 150.000 mq per lo smaltimento di oltre 130.000 tonnellate all’anno di sostanze potenzialmente pericolose di provenienza principalmente industriale o da terreni bonificati. La visita rappresenta l’occasione per generare consapevolezza nei cittadini sul tema dei rifiuti pericolosi e sulla necessità di agire sui nostri consumi e stili di vita per ridurli.

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Collegno (TO), Barricalla (C) Barricalla SpA (2)

Bene Vagienna (CN)

La lunga storia di Bene Vagienna affonda le radici in epoca romana: il suo primo nome, Augusta Bagiennorum, deriva infatti dalla popolazione ligure che vi abitava, ossia i Vagienni, mentre Augusta è l’appellativo che faceva riferimento alle colonie romane. Le Giornate d’Autunno proporranno una serie di itinerari alla scoperta del borgo, ricco di monumenti come il Castello dei Conti Costa, il Palazzo Giriodi di Monastero, la Cappella dei Magi, il Palazzo Municipale e l’Antica ghiacciaia.

Cosa vedere in Trentino-Alto Adige

Trento – Villa Gherta

Solitamente chiusa, Villa Gherta è un esempio quasi unico in Trentino, con decorazioni vicine al linguaggio Liberty internazionale: una rara testimonianza di dimora novecentesca armoniosamente inserita nel paesaggio di Povo, sulle pendici collinari di Trento, tra boschi, vigneti e orti, con vista sulla valle dell’Adige e il centro storico della città.

Trento Villa Gherta foto Cattani Faggion 6
Trento, Villa Gherta, foto Cattani Faggion (6)

Bressanone (BZ) – Cappella di S. Giovanni e Biblioteca del Seminario

Le Giornate FAI d’Autunno 2025 rappresentano un’importante occasione per scoprire la storia di Bressanone durante il lungo dominio dei principi vescovi.

Bressanone BZ seminario maggiore foto Gruppo FAI Giovani di Bolzano 3
Bressanone (BZ), seminario-maggiore, foto Gruppo FAI Giovani di Bolzano (3)

Cosa vedere in Valle d’Aosta

Aosta

Le Giornate FAI d’Autunno porteranno alla scoperta di una zona davvero poco nota del capoluogo valdostano. Dall’epoca romana al Medioevo, dal Seicento alla contemporaneità, l’itinerario comprende natura, fortificazioni, pittura del Seicento e architettura contemporanea e rappresenta un’occasione unica per comprendere fino in fondo le trame del tempo nel tessuto cittadino. Tra le tappe, Palazzo Roncas, gli Orti Comunali e la Tourneuve.

Cosa vedere in Veneto

Venezia – Palazzo Balbi

Palazzo Balbi sorge in uno dei più affascinanti tratti del Canal Grande, abbracciando una vista che spazia dalla zona di Rialto a quella dell’Accademia. Si narra che Nicolò Balbi nel 1582 venne oltraggiato dal proprietario della casa dove viveva in affitto e decise così di edificarsi un palazzo proprio, su progetto attribuito ad Alessandro Vittoria. Nel 1887 la proprietà passò a Michelangelo Guggenheim, che vi insediò i laboratori per le arti industriali, una vendita di antiquariato e la sua vasta collezione. Visite su prenotazione.

Padova – Gabinetto di lettura

La Casa dell’Angelo, attuale sede del Gabinetto di Lettura di Padova, è un palazzo di epoca romanica, unico edificio medievale superstite del quartiere di Santa Lucia. Realizzata verosimilmente tra il XIII e il XVI secolo, la struttura è menzionata per la prima volta in un documento del 1370, che ne attesta la destinazione d’uso come albergo, frequentato da una clientela ampia e prestigiosa, favorita anche dalla vicinanza dell’Università; dal secondo ‘400 divenne abitazione per poi recuperare la funzione primaria di locanda nell’’800. All’inizio del ‘900, una Società di “Amatori di cose antiche” lo salvò dalla demolizione e nel 1930 lo acquistò dal Comune con il nome di “Hospitium Angeli”, destinandolo a sede di attività culturali e a biblioteca. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la proprietà passò allo Stato e dal 1950 fu restituita alla Società in uso gratuito e perpetuo. Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI.

Padova Gabinetto di Lettura foto Tommaso Prugnola C FAI 23
Padova, Gabinetto di Lettura, foto Tommaso Prugnola (C) FAI (23)
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