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Giornate FAI d’Autunno 2025: cosa vedere nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole
Monumenti, Musei ed Edifici Storici 9 ottobre 2025

Giornate FAI d’Autunno 2025: cosa vedere nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole


Le Giornate FAI d’Autunno 2025 offrono un'occasione unica per esplorare il patrimonio culturale del Sud Italia e delle Isole. Scopriamo cosa visitare l'11 e il 12 ottobre.
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Pietro Gualtieri

Collaboratore esterno di Immobiliare.it

Sabato 11 e domenica 12 ottobre tornano le attesissime Giornate FAI d’Autunno 2025, giunte alla loro tredicesima edizione. L’evento, promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, permetterà ai visitatori di esplorare oltre 700 luoghi d’arte, storia e natura in tutta Italia, molti dei quali solitamente inaccessibili. Dal Nord al Sud, passando per le Isole, questo evento rappresenta un’opportunità straordinaria per scoprire e valorizzare il patrimonio culturale italiano.

Le Giornate FAI d’Autunno vedranno anche il coinvolgimento attivo dei giovani volontari del FAI, che con entusiasmo guideranno i visitatori alla scoperta dei tesori nascosti del nostro paese, contribuendo alla conservazione del suo patrimonio storico, artistico e culturale.

Cosa vedere in Basilicata

Matera – Matera Mater

L’apertura dell’ipogeo Aquamater, appena restaurato e visitabile con le Giornate FAI in una tra le primissime aperture al pubblico, è l’occasione per scoprire un luogo nascosto pur trovandosi nel cuore di Matera, nel Sasso Caveoso, al di sotto della Civita e lungo la cosiddetta “scala del cinema”, con vista sulla Murgia Timone e sulle sue chiese rupestri. Cavità particolarmente suggestiva, articolata in più ambienti e balconate, unisce città sotterranea e paesaggio naturale, raccontando l’ingegno che ha reso Matera “città dell’acqua” e patrimonio UNESCO. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà possibile visitare l’Auditorium e si potrà poi eccezionalmente accedere all’ex area industriale con bus all’aperto messi a disposizione dal Comune di Napoli.

Matera Ipogeo Aquamater foto Fedele C FAI 7 scaled
Matera, Ipogeo Aquamater, foto Fedele (C) FAI (7)

Cosa vedere in Calabria

Verzino (KR)

Il territorio di Verzino fa parte della Riserva naturale regionale del fiume Vitravo e delle grotte rupestri, istituita solo da pochi mesi; posto a 549 metri sul livello del mare, immerso nel verde dei primi contrafforti silani, il paesaggio presenta le caratteristiche tipiche della collina dell’alto crotonese: a campi coltivati, vigneti, oliveti e frutteti si alternano zone boschive o zone argillose. Il paese – dove si potranno visitare il Palazzo ducale, oggi sede del Comune, esempio significativo dell’architettura barocca calabrese e la Chiesa di Santa Maria Assunta, gioiello del XIII secolo – si raggiunge percorrendo la tortuosa strada che costeggia la valle del fiume Lese e che offre scorci di particolare bellezza.

Verzino KR Insediamento rupestre foto Antonio Biafora 1
Verzino (KR), Insediamento rupestre, foto Antonio Biafora (1)

Cosa vedere in Campania

Napoli – Ex Stabilimento Italsider di Bagnoli

Lo stabilimento siderurgico Italsider – ILVA in origine – è sorto nel 1905 nel quartiere di Bagnoli, nota area industriale partenopea, strategica per il trasporto marittimo e ferroviario. Dopo aver sostenuto le esigenze belliche della nazione durante la Grande Guerra, fu costretto a chiudere per indebitamenti; riaperto dal governo fascista, dopo i danni subiti nella Seconda Guerra Mondiale venne ampliato con la costruzione dell’altoforno e del pontile nord per lo scarico delle navi pesanti e con il riempimento a mare.

Napoli Bagnoli Ex Italsider foto Marco Monaco operatore drone C FAI 1
Napoli, Bagnoli, Ex Italsider, foto Marco Monaco operatore drone (C) FAI (1)

Napoli – Monastero di Regina Coeli

Il complesso di Santa Maria Regina Coeli sorge nella parte più antica del centro storico di Napoli; oggi accoglie la comunità delle Suore della Carità e gestisce anche l’Istituto Scolastico Comprensivo “Regina Coeli”, nato nel ‘800 per volere della Santa. È costituito da una chiesa del XVI secolo, dal monastero delle suore lateranensi e da un monumentale chiostro. La chiesa, con la facciata cinquecentesca e gli interni barocchi, ospita all’interno opere che rappresentano varie epoche artistiche.

Napoli Complesso del Monastero Regina Coeli C FAI 5
Napoli, Complesso del Monastero Regina Coeli (C) FAI (5)

Lustra (SA) – La classe della maestra Adele

Agli inizi del ‘900 Rocca Cilento era un piccolo borgo isolato dove, come in molti altri borghi del Cilento, non c’erano scuole e la popolazione, prevalentemente analfabeta, era dedita all’agricoltura e alla pastorizia. È qui che Adele Mazzei, una giovane donna appena diplomata che aiutava gli zii nella loro attività commerciale, decise di aprire una scuola, inizialmente ospitata in un altro palazzo, fino alla realizzazione di un’aula scolastica a casa sua dove Adele, regolarmente assunta dal comune, ha potuto ricevere i suoi alunni, bambini e adulti, e insegnare loro a leggere, scrivere e fare di conto. Con questa apertura il FAI vuole far conoscere al pubblico la sua storia.

Cosa vedere in Puglia

Bari – Palazzo della Provincia

Aprirà il Palazzo della Provincia di Bari, ora Città Metropolitana, a ridosso del Lungomare monumentale Nazario Sauro, L’edificio venne realizzato nel 1932 su progetto di Luigi Baffa, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Provinciale, con l’architetto Saverio Dioguardi, con l’obiettivo non solo di ospitare i consiglieri provinciali sempre più numerosi, ma anche di accogliere la nuova Pinacoteca di Bari istituita nel 1928.

Bari Palazzo della Citta Metropolitana foto Alessio Gernone Liminal C FAI 108
Bari, Palazzo della Città Metropolitana, foto Alessio Gernone-Liminal (C) FAI (108)

Fasano (BR) – Villa Damaso Bianchi, “Minareto”

Villa Damaso Bianchi, realizzata in stile moresco, si trova presso la selva di Fasano ed è un unicum nel territorio. Fu voluta nel 1912 dall’artista e architetto Damaso Bianchi, ispirato da una serie di viaggi, in particolare in Tunisia. Proprio in territorio tunisino, su suoi disegni originali, fece eseguire pavimenti, infissi e mobilio. Negli anni Venti la

Cosa vedere in Sardegna

Cagliari – Teatro Lirico

Durante le Giornate FAI d’Autunno sarà possibile scoprire il funzionamento del Teatro Lirico, visitando spazi solitamente non accessibili al pubblico. I percorsi accompagnati dal personale del teatro e dai volontari FAI permetteranno di esplorare eccezionalmente laboratori di sartoria e scenografia, salotti di prova, camerini e conoscere curiosità legate ai diversi ambienti. La visita comprende anche il Teatro Carmen Melis e il Parco della Musica.

Cagliari Teatro Lirico foto Priamo Tolu Fondazione Teatro Lirico di Cagliari 2
Cagliari, Teatro Lirico, foto Priamo Tolu, Fondazione Teatro Lirico di Cagliari (2)

Onanì (NU) – Casa di Reclusione Mamone

Struttura carceraria attiva, solitamente non accessibile, la Casa di Reclusione Mamone aprirà in via eccezionale per le Giornate FAI d’Autunno 2025. La colonia penale ha una lunga storia: fu istituita alla fine degli anni ‘80 dell’Ottocento allo scopo di bonificare una porzione di territorio demaniale tra i comuni di Bitti e Onanì. I primi detenuti vi giunsero nel 1904. Furono gli stessi carcerati a costruire le strutture funzionali al ruolo di stabilimento carcerario: nacque così un vero e proprio villaggio – del quale si potranno vedere i resti durante le Giornate FAI – in cui risiedevano anche le famiglie degli operatori, dotato di scuola, ufficio postale, caserma dei Carabinieri, negozio e bar, una chiesetta e un cimitero.

Visite su prenotazione entro domenica 5 ottobre, fornendo gli estremi del documento di identità.

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Onanì (NU), Casa di Reclusione Mamone (C) FAI (3)

Cosa vedere in Sicilia

Palermo – Oratorio dei Bianchi

Sarà visitabile il magnifico Oratorio dei Bianchi, nello storico quartiere della Kalsa, costruito nella seconda metà del XVI secolo e rinnovato nel 1686, in stile barocco, dopo un rovinoso incendio. L’oratorio fu voluto dalla Compagnia del SS. Crocifisso, detta “dei Bianchi” per l’abito di tela bianca che indossavano i suoi membri, che qui si occupavano di confortare e assistere i condannati alla pena capitale nei tre giorni prima dell’esecuzione.

Palermo Oratorio dei Bianchi foto Carmelo Di Salvo C FAI 4 1
Palermo, Oratorio dei Bianchi, foto Carmelo Di Salvo (C) FAI (4) (1)

Catania – Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania

L’apertura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania rappresenta un’occasione unica per scoprire un centro di ricerca scientifica d’eccellenza e d’avanguardia, normalmente accessibile soltanto agli addetti ai lavori. I visitatori potranno conoscere la storia, le tecnologie e le attività di monitoraggio del vulcano Etna e dei fenomeni sismici della regione e apprezzare l’impegno di scienziati e ricercatori nella tutela della sicurezza e nella comprensione del territorio.

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Catania, Osservatorio Etneo, foto Fortuna (C) FAI (2)

Catania – Criptoportico (Giardino Bellini)

Per la prima volta il criptoportico del Giardino Bellini verrà aperto al pubblico, svelando uno degli angoli più affascinanti e segreti di Catania. Solitamente inaccessibile, questo spazio ipogeo, incastonato nel parco ottocentesco, caratterizzato da terrazze, viali alberati e scorci scenografici e ispirato al gusto vanvitellianodella Reggia di Caserta, rivelerà l’anima più nascosta del centro storico cittadino attraverso un suggestivo “racconto sotterraneo”.

Catania Criptoportico del Giardino Bellini foto Fortuna C FAI 2 1 scaled
Catania, Criptoportico del Giardino Bellini, foto Fortuna (C) FAI (2) (1)

Messina – Lanterna del Montorsoli

Solitamente chiusa al pubblico perché zona militare, accessibile solo con l’autorizzazione della Marina Militare, la Lanterna del Montorsoli è uno dei fari più antichi d’Italia, progettato dallo scultore fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli e costruito tra il 1555 e il 1557 in uno dei punti più suggestivi dello Stretto di Messina.

Messina Bastioni della Lanterna di Montorsoli Foto di Filippo Campo FAI Fondo Ambiente Italiano
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