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Monumenti, Musei ed Edifici Storici 24 marzo 2024

Il monastero maledetto dei “monaci del diavolo” in provincia di Salerno e la storia delle sue morti misteriose


Nel remoto monastero abbandonato di Sicignano degli Alburni si celano antichi misteri e leggende di monaci oscuri legati al diavolo e di inquietanti presenze che vagano tra le rovine.
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Caterina Vasaturo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

In un angolo remoto del pittoresco comune di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, sorge una struttura abbandonata, circondata da maestosi monti e dense foreste. È il monastero maledetto dei “monaci del diavolo”, convento abitato in passato da frati benedettini, oggi avvolto nel mistero. Siete pronti a sfidare l’oscurità e a scoprire cosa si cela dietro il velo del tempo? Vi proponiamo un avventuroso viaggio tra le rovine e il fascino dell’ignoto.

Il convento dei “monaci del diavolo”: la storia 

Il monastero di Sicignano degli Alburni era anticamente abitato da frati benedettini, che vi conducevano una vita tranquilla. Fino al fatidico giorno, quello in cui un viandante lacero e affamato bussa al pesante portone della maestosa struttura, in cerca di ospitalità. Il forestiero è accolto e, sebbene sia provato da una vita di stenti, si offre di dare una mano in cambio di un tetto e di cibo. Diventa presto il tuttofare del convento e si integra così bene tra i confratelli da prendere i voti. 

L’inizio della fine: l’amore e i desideri carnali

Tutto procede per il meglio, ma il neo frate non riesce a cancellare gli impulsi carnali e si innamora di una contadina del luogo. La incontra furtivamente di notte, ma è scoperto da uno dei confratelli ed è punito: rinchiuso nelle segrete per espiare il suo peccato, viene a sapere della sua lei, torturata con l’accusa di essere una strega ammaliatrice fino alla morte, tra atroci dolori. Una volta liberato, il giovane frate giura vendetta e consegna la sua anima al diavolo.

Le numerose morti inspiegabili

Nel convento si susseguono una serie di morti misteriose e cruente: i frati perdono la vita, uno dopo l’altro, ora impalati nei campi, ora affogati nel pozzo, ora orribilmente smembrati. La furia omicida si scatena anche sugli abitanti del piccolo borgo, che se osano avvicinarsi alle mura del monastero non fanno più ritorno in paese o sono ritrovati cadaveri.

Divenuto il padrone assoluto del monastero, il frate diabolico è ormai implacabile e si scaglia su una giovane coppia di sposi, giunti malauguratamente con la propria carrozza alle porte del convento in una notte fredda e piovosa. Si racconta di un cavallo terrorizzato, che galoppa tra le strade di Sicignano, trascinando il corpo del suo padrone col cranio fracassato. Della donna nessuna notizia. Leggenda vuole che certe notti un uomo in carrozza vaghi ancora alla ricerca della moglie.

Ma l’assassino? È giustiziato per impiccagione dal re Carlo di Borbone sulla quercia davanti al convento. C’è chi dice di aver visto la sua figura incappucciata vagare tra le mura del convento, per questo ribattezzato monastero dei “monaci del diavolo”. Sarà ancora in cerca di sangue e vendetta o più probabilmente dello spirito della contadina amata?

*Immagine in alto – credits to L’Orsa Nel Carro Travel Blog

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