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Palazzo della Ragione a Padova: cosa vedere e perché si chiama così?
Monumenti, Musei ed Edifici Storici 18 agosto 2024

Palazzo della Ragione a Padova: cosa vedere e perché si chiama così?


Alla scoperta del magnifico Palazzo della Ragione a Padova, con la sua ricca e affascinante storia, il grandioso Salone e le botteghe caratteristiche.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il Palazzo della Ragione di Padova, popolarmente chiamato “Il Salone”, è uno degli edifici simbolo più imponenti della città. La sua storia risale al Medioevo, periodo in cui fu costruito per ospitare i tribunali e gli uffici finanziari della città. Questo edificio a pianta trapezoidale, unico nel suo genere, rappresenta un vero capolavoro che non ha eguali nell’architettura e ingegneria civile Italiana.

Storia del palazzo

La costruzione del Palazzo della Ragione iniziò nel 1219 e fu completata, con la forma attuale, dal 1306 al 1309 grazie all’opera di frate Giovanni degli Eremitani, che trasformò i tre grandi ambienti del piano superiore in un’unica sala, ideando una copertura a forma di carena di nave rovesciata. Il palazzo è situato tra due piazze principali: Piazza delle Erbe a sud e Piazza della Frutta a nord, ove avevano luogo vivaci mercati di generi alimentari e prodotti tipici.

Il nome “Palazzo della Ragione” deriva dal periodo di dominazione veneziana, quando l’edificio era il centro della vita giuridica e amministrativa della città. Durante i secoli, il palazzo ha subito diversi restauri, soprattutto dopo il devastante turbine del 1756 che distrusse e scoperchiò il tetto, successivamente riedificato da Bartolomeo Ferracina, noto orologiaio e ingegnere della Serenissima.

Architettura e caratteristiche

Il piano superiore del Palazzo, noto con il nome di “Salone”, misura 82 metri in lunghezza e 27 in larghezza; mentre la struttura lignea del tetto, alta circa 40 metri e di forma ogivale (cioè a sesto acuto), impressiona ancora oggi per la sua complessità e grandiosità. Gli affreschi che decorano le pareti del Salone, opera di Nicolò Miretto e Stefano da Ferrara, raffigurano un ciclo astrologico unico, suddiviso in 333 riquadri.

Un elemento curioso del Salone è rappresentato dal Pendolo di Foucault, allestito grazie al progetto del Prof.Giacomo Torzo del Dipartimento di fisica dell’università di Padova, per dimostrare la rotazione terrestre. Una delle varie iniziative di divulgazione scientifica, che rendono il Palazzo un luogo di grande interesse culturale ed educativo.

Le botteghe sotto il Salone

Il piano terra del Palazzo ospita ancora oggi un mercato di generi alimentari, come avveniva in antichità. Le botteghe poste sotto il Salone sono rinomate per la qualità dei prodotti che vengono offerti: formaggi, salumi, pesce fresco, prodotti locali tipici e novità gastronomiche. Questo mercato rappresenta uno degli angoli più caratteristici e suggestivi di Padova, in cui è possibile apprezzare appieno l’autenticità del luogo e la tradizione culinaria italiana.

Il Volto della Corda e la Pietra del Vituperio

Uno degli elementi storici più affascinanti del Palazzo della Ragione è costituito dal Volto della Corda, un grandioso arco di passaggio verso Piazza delle Erbe. Proprio qui a quei tempi, venivano pubblicamente puniti, colpendoli sulla schiena con una corda, i bugiardi, i falliti, gli imbroglioni e i debitori insolventi. L’angolo situato sotto al Volto della Corda, è stato invece chiamato canton delle busie (angolo delle bugie) dove avvenivano gli incontri tra i commercianti. Ancora oggi sono ben visibili in basso sulla destra, le antiche misure padovane scolpite sulla pietra bianca, per evitare possibili imbrogli durante le fasi di compravendita. Un altro elemento di interesse è rappresentato dalla Pietra del Vituperio, un blocco di porfido nero su cui i debitori insolventi erano obbligati a sedersi per essere simbolicamente umiliati, prima di essere esiliati dalla città.

Il Salone oggi

Il Salone del Palazzo della Ragione viene oggi utilizzato per esposizioni artistiche e manifestazioni culturali, mantenendo come in antichità al piano terreno, lo svolgersi dei vivaci mercati di generi alimentari nelle vecchie botteghe. Un centro vitale per la vita pubblica di Padova, a testimonianza della ricca storia e importanza sociale di questo monumento.


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