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C’è tanta Spagna a Napoli. Oltre al calore e al temperamento partenopeo, dalle tracce dei Borbone alle chiese fastose, nel cuore dei Quartieri Spagnoli è come farsi un giro tra i tesori di Saragozza.
Uno di questi simboli è la Chiesa di Santa Maria della Speranza, divenuta nota ai napoletani come Santa Rita alla Speranzella.
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Chiesa di Santa Maria della Speranza: la storia e lo stile
Questo esempio di barocco si trova in via Speranzella 124, nei quartieri spagnoli del capoluogo campano.
In passato, la Chiesa di Santa Maria della Speranza è stata gestita dall’Arciconfraternita del Santissimo Rosario, il cui simbolo è evidente già dal rosone sulla porta di ingresso.
È un baluardo della presenza spagnola nel quartiere, tanto che fu fondata dal chirurgo iberico Francisco della Cueva.
Nel 1559, venne poi regalata a Donna Gerolama Colonna, vedova del Duca Pignatelli di Montelone. Tra queste mura, riposano anche i fratelli Segura, Francisco e Fernando.
Il Cristo di Burbos flagellato che si trova nella prima cappella è un chiaro riferimento a una tradizione spagnola secondo la quale Nicodemo lo avrebbe fatto costruire a grandezza originale con dei buoi e delle pelli provenienti dal Libano.
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Ma qui troviamo anche la rappresentazione della vera “regina” di Spagna, ossia la Madonna del Pilar molto venerata nel paese iberico e nel Sudamerica. Il santuario di Saragozza è intitolato proprio a lei, Nostra Signora del Pilar, la patrona dei popoli ispanici festeggiata ogni 12 ottobre.
Dopo i primi restauri del Seicento, questa parrocchia si è nutrita anche di roccocò, stile che ha dato la sua impronta nella struttura e sul soffitto, dove sono affrescate le storie di Santa Rita.
È così che la “padrona di casa” Santa Rita in qualche modo ha preso il posto di Nostra Signora del Pilar. Il culto “ritiano” si sviluppa a Napoli si sviluppa nel 1610, oltre 300 anni dopo la nascita di Rita da Cascia, in Umbria.
Oggi, nei quartieri spagnoli è una delle devozioni più sentite.
La rinascita urbana dei Quartieri Spagnoli
Era uno dei quartieri popolari più poveri e emarginati della città. Oggi è attraversato dalla Linea 1 della metropolitana, con tappa alla stazione Toledo, considerata una delle più belle al mondo e cornice di alcune scene della celebre serie Mare Fuori.
Durante gli scavi per la realizzazione della seconda uscita della stazione, in piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell’Età del bronzo databili intorno al 1500 a.C..
In piazzetta Santa Maria degli Angeli, invece, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale.
È dalla scoperta dei tesori che i Quartieri Spagnoli hanno conosciuto una notevole riabilitazione dal punto di vista turistico, spinti anche da progetti di rigenerazione urbana, oggi vivace polo di negozi, locali e siti di interesse.