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Se state preparando la fuga dal Natale, siete amanti delle avventure alternative, ma non volete fare proprio la fine di Kevin in “Mamma, ho perso l’aereo”, allora potreste pensare a delle mete che fanno per voi.
Ecco dove trovare rifugio dal caos e dalle tradizioni: 5 Paesi dove non si festeggia il Natale.
In fuga dal Natale: dove andare?
Se il Natale è una certezza nel mondo cattolico e globalizzato, sappiate che il mondo è altrettanto bello perché vario.
Addobbare l’albero, incontrare i parenti, staccare uno ad uno i canditi dal panettone, scartare i regali e restarci un po’ male: insomma, per alcuni tutto questo può essere fonte di stress.
Ma se volete trascorrere le ferie natalizie, senza la routine del Natale, sappiate che nel mondo ci sono nazioni che abbracciano altre tradizioni e religioni, dove può essere piacevole passare le vacanze in questo periodo dell’anno.
Ecco alcune mete variegate che potrebbero fare il vostro caso, dove arrivarci non è poi tanto costoso, perché il mercato dell’economia fa sconti proprio dove si concentrano meno arrivi.
I voli non sono costosi come nel resto dell’anno. E se Natale vuol dire anche ritrovare un po’ di pace interiore, questi Paesi potrebbero regalarvi inattese sensazioni di serenità e relax.
Marocco: sciare in Africa, a pochi passi dal deserto
Il 25 dicembre qui è un giorno come altri, con il vantaggio che dista poco dall’Italia e spesso le temperature sono miti.
Pensate che in Marocco, Stato a prevalenza musulmana e ormai ben collegato con l’Europa, si può passare dalle dune del deserto alle creste delle vette sull’Atlante, dove già a dicembre è possibile sciare.
In questo momento si possono accalappiare offerte, pacchetti con voli low cost anche a meno di 100 euro. Potreste immergervi tra i suk arabi o rilassarvi sul dorso di un cammello, osservando le montagne innevate dalla sabbia del deserto o dalle città imperiali come Marrakech.
Turchia: un ponte tra Oriente e Occidente
Georges Simenon diceva “si abbandonava al dolce far niente, al kief, come dicono i turchi”. L’arte del girovagare senza meta, in balìa del vento e del caso. Tutto questo è possibile a Istanbul, la metropoli bella e addormentata del Bosforo, ponte tra la Tracia (Europa) e l’Anatolia (Oriente).
Tra chiese bizantine, terme per il relax e street food, potrete ripercorrere le tracce dell’antico impero Ottomano. A Pamukkale c’è il “castello di cotone”, una valle incantata patrimonio Unesco con terrazze naturali di travertino che sembrano cristallo.
Thailandia: il vero caldo a dicembre
È stata una delle protagoniste di Expo Milano 2015, perché in questo Paese si mangia il cibo del futuro.
La Thailandia è comunque famosa per i suoi paesaggi montuosi, le cascate, le grotte ed i villaggi tribali. Meta ideale per il trekking, i piccoli viaggi d’avventura e per gli amanti dei paesaggi dominati da colline selvagge e vallate verdi e incontaminata.
Il Natale a Bangkok è un classico. Qualche volo a meno di 1000 euro si riesce ancora a spuntare e potrete concedervi bagni caldi tra ghirlande di fiori, cocchi e spiagge paradisiache di Phuket, Krabi, Koh Lanta e Koh Lipe.
Maldive: la stagione migliore per partire
La stagione ideale per dondolare tra le onde che bagnano gli atolli delle Maldive è proprio quella che comincia a metà dicembre e finisce ad aprile.
È la stagione secca, l’ideale per un Capodanno in spiaggia, in un Paese a maggioranza musulmana, privo di addobbi ma ricco di eventi e feste per il passaggio all’anno nuovo.
Questo Black Friday offre pacchetti esclusivi e all inclusive per raggiungere una delle mille isole coralline e partecipare a immersioni organizzate alla scoperta dei fondali marini.
Giappone: il Capodanno sula “via degli dei”
Potrete spingervi oltre, verso il Sol Levante, per festeggiare il Capodanno prima di tutti.
Sulla “via degli dei” (come indica la religione shintō) c’è il Giappone, questo Paese sospeso tra futuro e passato.
Il 2023 potrebbe cominciare dal tempio Hatsumode di Tokyo, dove allo scoccare della mezzanotte giapponesi e turisti si ritrovano per i riti in abiti tradizionali.
Ovunque ci sono monumenti storici e giardini di bambù. Kyoto merita una visita per i suoi templi buddisti e shintoisti. E perché in questa meravigliosa città si è scritto il futuro ecosostenibile del pianeta: il trattato di Kyoto.