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Un solo chilo di olio da frittura, se gettato nell’ambiente, può inquinare una superficie d’acqua di 1.000 metri quadrati, impedendo l’ossigenazione della flora e della fauna. Se disperso, l’olio da cucina penetra infatti nel terreno arrivando a contaminare le falde acquifere. È quindi necessario fare molta attenzione e tenere presente che l’olio da cucina è un rifiuto speciale e non è assolutamente un rifiuto da conferire nell’organico.
La raccolta dell’olio da cucina
- Raccogliete l’olio da cucina in appositi contenitori o in contenitori di plastica puliti, come vecchi flaconi di prodotti per la pulizia accuratamente lavati e asciugati;
- portatelo nei punti di raccolta della vostra città. Per un corretto smaltimento occorre conferirlo negli appositi bidoni che si possono trovare nei punti di raccolta dei comuni (alcuni effettuano anche la raccolta porta a porta) o presso alcuni distributori di benzina.
Se non volete limitarvi a raccogliere e riciclare l’olio, sappiate che questo può essere riutilizzato in diversi modi.
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Fritto e rifritto
L’olio che è stato utilizzato per fare una frittura può essere recuperato e riutilizzato sempre per friggere. L’importante è setacciare con un setaccio a maglie fine l’olio stesso, in modo da riuscire a eliminare eventuali residui di cibo.
L’olio raccolto va messo in un contenitore sigillato ermeticamente, in frigorifero se non immaginiamo di utilizzarlo a stretto giro (potrebbe andare incontro a ossidazione) e potrà essere tirato fuori all’occorrenza.
Non mescolate: l’olio usato per friggere il pesce non deve essere usato per la verdura e così via.
Controllate sempre l’olio prima di riutilizzarlo
Prima di utilizzare nuovamente l’olio verificate che non sia cambiato il colore, diventando più scuro, che non sia diventato viscoso, che non abbia un cattivo odore e che non vi siano residui di cibo disciolto sul fondo del contenitore di conservazione.
Fate attenzione: se l’olio, al raggiungimento della temperatura di 190° inizia a fumare significa che non è più idoneo alla cottura.
Riutilizzare lo stesso olio per diverse fritture non solo fa bene all’ambiente, ma nuoce anche meno alla salute rispetto a friggere ogni volta con del nuovo olio.
Non solo in padella…
L’olio da cucina può essere riciclato anche per preparare del sapone fatto in casa o dell’insetticida naturale. Non solo: i più esperti possono anche cimentarsi nella produzione di biodiesel. Chi vive in campagna e ha degli animali da cortile può invece usare l’olio per condire il loro cibo.