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Costi
Opinioni 23 dicembre 2022

Città e regioni più care d’Italia: quali sono?


Quali sono le città più care d’Italia? Cosa è cambiato dal 2021? Quali riescono a reggere di più agli aumenti? Ecco le risposte alle domande.
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Nicola Teofilo

Giornalista

A fine novembre 2022, l’Istat ha segnalato un aumento dei prezzi del +0,5% su base mensile e del + 11,8% su base annua.

L’inflazione continua a salire e il potere d’acquisto di conseguenza scende. Ma i conti si fanno sempre alla fine dell’anno.

Le ultime rilevazioni Istat e Unione Nazionale Consumatori hanno restituito un quadro più complesso del Paese reale, sfatando delle convinzioni sulle condizioni economiche di chi vive in alcune grandi città, da sempre considerate più care di altre.

Milano e Roma, per esempio, non sono le città dove si sono registrati i rincari più alti. Ma i milanesi sono i cittadini con una capacità maggiore di reggere un costo della vita più alto.

Vediamo i dati in dettaglio.

Qual è la città con gli aumenti più alti d’Italia

In attesa dei dati aggiornati di fine anno, la classifica di Istat e Unione Nazionale Consumatori ha visto avvicendarsi nella top 10 diverse città.

In estate, la città più cara d’Italia era Bolzano. A metà novembre 2022 (ultimo dato disponibile), in testa è balzata Ravenna, con una inflazione che ha sfiorato il 14%.

I dati si riferiscono a un aumento della spesa media annua per nel mese di ottobre 2022.

Per essere più precisi, significa che a ottobre, le famiglie che vivono a Ravenna, si sono ritrovate davanti alla realtà che a fine anno, mediamente, spenderanno il 13,9% in più rispetto al 2021.

Le città con gli aumenti più cari in Italia (dato aggiornato al novembre 2022):


Leggi anche: COME ANDRÀ IL MERCATO IMMOBILIARE NEL 2023? IL COSTO DELLE CASE NEL NUOVO ANNO


Quali sono le città dove costa di più vivere in Italia

Se volessimo invece analizzare in dettaglio i dati del costo della vita generale, quindi le città più care in assoluto, aumenti compresi, allora dovremmo affidarci agli ultimi dati aggiornati del ministero dello Sviluppo analizzati dal Codacons.

La città più cara d’Italia dove fare la spesa e vivere resta Milano (mediamente occorrono 116 euro a settimana solo per il carrello).

Seguono: Aosta (109,91 euro), Genova (107,91), Trieste (107,29), Bologna (105). Si spendono più di 100 euro a settimana per la spesa anche a Firenze, Trento, Torino e Roma (poco più di 100 euro nella capitale d’Italia).

Le città più economiche restano Napoli, Palermo e Catanzaro dove costa meno vivere e per la spesa settimanale bastano rispettivamente 75,16 euro (quasi la metà di Milano), 86,97 e 79,33 euro.

Quali sono le regioni più care d’Italia

Abbiamo confrontato le regioni d’Italia per aumenti del costo della vita nel 2021 con i rincari di questo quasi concluso 2022. I dati sono più o meno costanti, piuttosto è la portata abbondante dei rincari a colpire.

Al novembre 2022, la regione italiana che ha segnato un aumento maggiore è il Trentino, con una spesa annua media per famiglia aumentata di 3092 euro (+11,9%).

Ma pensate che a conti chiusi, nel 2021, il Trentino era terzo con un rincaro annuo per la famiglia totale di 1.084 euro. In pratica, quest’anno i trentini spenderanno il triplo di aumenti in un solo anno.

L’Emilia Romagna è seconda con 2.973 euro di aumenti (+12,5%), ma nel 2021 chiuse al settimo posto con appena 1.028 di rincari totali. È la regione con l’impennata maggiore.

Terza è l’Umbria con 2.869 euro (916 euro nel 2021).

Le regioni più “risparmiose“, a oggi, sono Basilicata, Puglia e Molise. Mentre la Valle d’Aosta segna l’indice di inflazione più basso (+8,8% e 2.178 euro di spesa in più annua a famiglia), mentre nel 2021 chiuse in testa quale regione che aveva registrato in un anno i rincari maggiori con “appena” 1.068 euro.

Le città più ricche d’Italia

I dati di questi aumenti, non ancora definitivi, andrebbero poi incrociati a fine 2022 con il potere d’acquisto e la ricchezza disponibile.

Queste cifre sono importanti per capire chi riesce a sostenere maggiormente un aumento generalizzato del costo della vita.

In questi giorni, sono stati diffusi i risultati di un’indagine del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere.

In base alla ricerca, risulta che “In 6 regioni su 20 l’ammontare del reddito disponibile delle famiglie italiane non ha ancora recuperato nel 2021 i valori pre-Covid. A fronte di un aumento generale a livello nazionale dell’1,5% nel biennio 2021-2019”.

Secondo i dati, perdono più capacità di acquisto i cittadini delle seguenti regioni:

Mentre, a livello provinciale a fare più fatica di prima a quadrare i conti sono gli abitanti di Venezia (-5,1%), Rimini (-4,5%), Fermo (-4,5%), L’Aquila (-4,5%) e Aosta (-3,9%).

Invece, le regioni più ricche, intendendo per ricchezza quelle dove si riesce di più a far fronte agli aumenti, sono in ordine:

In termini assoluti, Milano è la città in testa per ricchezza, con un reddito pro-capite medio nel 2021 di 33mila 317 euro a testa. Di conseguenza, i milanesi sono più capaci di reggere agli aumenti del costo della vita generalizzato.

Enna (Sicilia) è la città più povera, nel senso che reggerebbe meno un rincaro generalizzato del costo della vita.

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