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Sono state pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate le statistiche trimestrali 2023 realizzate dall’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi), relative alle compravendite di abitazioni, uffici e terreni per il periodo luglio-settembre 2023.
Come segnala anche l’Agenzia delle Entrate, questi report contengono i dati tratti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, “registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, incrociati con gli archivi del catasto e del registro”.
Cosa è emerso da questi dati? Ecco una breve panoramica.
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In generale, per il settore residenziale si è riconfermato il calo delle compravendite, già in corso da inizio anno.
Inoltre, sono state acquistate 157.000 abitazioni (con un calo del 10.4% rispetto al 2022).
La riduzione dei volumi di scambio ha interessato tutto il Paese, con cali significativi specialmente a Firenze (-17.9%) e a Roma (-13%).
Per quanto riguarda, invece, le locazioni, nel terzo trimestre sono state locate circa 200.000 abitazioni, (-4.1% rispetto al 2022).
Tuttavia, a registrare un trend positivo sono state le locazioni di breve periodo con contratti transitori (+4.3%) e per gli studenti, nello specifico:
Rispetto al settore abitativo, nel settore non residenziale il trattamento dei dati risulta essere più complesso per via di una maggiore eterogeneità tipologica, di una promiscuità all’interno delle categorie catastali, oltre che la mancanza di alcune informazioni. Ecco perché, come suggerito nel report disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la lettura dei dati può provocare fraintendimenti.
Ciò che è emerso nella statistica del terzo trimestre è che il mercato degli immobili dei settori terziario, commerciale e produttivo ha registrato una flessione delle compravendite.
Per quanto riguarda le diverse aree del Paese, il calo nella compera di uffici è stato pari al -8.3% nel Nord Ovest e al -13.1% nel Centro. Di contro, c’è stato un trend positivo:
Lo scambio di negozi e laboratori è stato:
Infine, tranne che nel Nord Est (6%), le compravendite di immobili del settore produttivo sono diminuite del 9.1% rispetto al terzo trimestre 2022.
Ad ogni modo, come segnalato dall’Agenzia delle Entrate, i dati del trimestre analizzato per entrambi i settori devono considerarsi come provvisori, poiché è possibile che siano state presentate delle compravendite oltre i tempi previsti per la trascrizione.
Anche nel terzo trimestre del 2023, come nel secondo trimestre dello stesso anno, il mercato dei terreni ha registrato un trend negativo.
Tuttavia, anche in questo caso, le informazioni disponibili sono state limitate o comunque non hanno tenuto conto di alcuni aspetti (ad esempio, i dati sono stati presentati soltanto in termini di superficie compravenduta normalizzata).
A livello nazionale, il calo si è attestato all’11.4% rispetto al 2022, con il Sud che invece continua a resistere, con più di 7000 ettari di terreni compravenduti.
Per quanto riguarda l’analisi dei volumi di scambio di terreni, nei limiti delle informazioni disponibili, i segmenti agricolo ed edificabile hanno registrato un calo nel terzo trimestre del 2023.
Gli scambi di terreni edificabili, invece, sono cresciuti di più del 7% nelle regioni centrali, raggiungendo circa il 40% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.