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Opinioni 6 ottobre 2021

Quanto si spende per comprare casa: aumenta la disponibilità


L'analisi condotta dall'Ufficio Studi di Tecnocasa rileva che è in aumento il numero di cittadini disposti a destinare più di 170mila euro per l'acquisto di un immobile.
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Pietro Gualtieri

Collaboratore di Immobiliare.it

Che la casa sia da sempre una il sogno degli italiani non è certo una novità. Ma è comunque rilevante notare, come fa la recente analisi pubblicata dall’Ufficio Studi di Tecnocasa, che è in aumento il numero di cittadini disposti a destinare più di 170mila euro per l’acquisto di un immobile.

Lo studio del Gruppo, in realtà, analizza più in generale la disponibilità di spesa media per l’acquisto della propria abitazione a luglio 2021.

Vediamo quindi più nel dettaglio quali sono le principali fasce individuate e il loro andamento sul mercato nazionale.

Acquisto della casa: quali sono le disponibilità di spesa?

Nonostante – come anticipato – la percentuale di cittadini disposti a spendere un range compreso tra i 170 e i 249mila euro per l’abitazione sia aumentata fino al 22%, non è questa la fascia che rappresenta la maggioranza degli acquirenti sul piano nazionale.

La maggiore concentrazione della disponibilità di spesa si rileva infatti nella fascia più bassa, quella fino a 119mila euro (25,4%). E subito dopo, con il 22,7%, si trova la fascia tra 120 e 169mila euro.

Meno rappresentativi i range superiori: la fascia tra i 250 e i 349mila euro si ferma al 16,4%; quella che va da 350 a 474mila euro all’8,5% e quella oltre i 475mila euro al 4,8%.

L’andamento rispetto alle grandi città

Nelle due principali città italiane, Roma e Milano, la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349mila euro: rispettivamente il 24,7% nel primo caso e il 26,3% nel secondo. Va inoltre aggiunto che nel capoluogo lombardo la percentuale di chi è disposto spendere oltre i 250mila euro è del 59,7%.

Firenze e Bologna presentano invece una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249mila euro: rispettivamente con il 33,3% e il 34,2%.

A Bari e Verona incide maggiormente la fascia di spesa compresa tra 120 e 169mila euro: rispettivamente con il 31,9% e 31,4%.

Infine, nelle altre grandi città – Genova, Napoli, Palermo e Torino – la disponibilità di spesa resta concentrata nella fascia inferiore a 120mila euro.

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