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I posti auto nel parcheggio del condominio sono di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari ai sensi dell’art. 1117 del Codice civile e, per questo, sarà un’assemblea di condominio a deliberare l’assegnazione dello spazio auto per ogni famiglia.
Come vengono assegnati i posti auto condominiali
L’assegnazione viene decisa alla prima assemblea di condominio, durante la quale viene deciso l’uso degli spazi condominiali comuni e segue questa regola:
- l’assegnazione definitiva di un posto auto deve avere il voto unanime, il consenso di tutti;
- l’assegnazione di un posto auto non definitivo può invece ricevere il consenso della sola maggioranza.
Vi sono diversi metodi di assegnazione:
- possono essere assegnati a rotazione;
- in maniera definitiva;
- sulla base della tabella millesimale della proprietà.
Può anche succedere che i parcheggi condominiali vengano lasciati liberi all’uso di chi arriva per primo, soprattutto nel caso di piccole realtà condominiali.
Ciò detto, è vero se non vi è una decisione differente prescritta nel Regolamento dello Stabile.
Parcheggi in condominio: si può cambiare il posto assegnato?
Sì, la risposta è positiva: è possibile chiedere di cambiare la disposizione dei posti auto condominiali.
L’assemblea di condominio riveste il ruolo centrale nelle decisioni comuni di uno stabile e anche sull’organizzazione dei parcheggi in cortile.
La richiesta deve essere ufficialmente presentata durante una assemblea di condominio e per essere accolta deve ottenere l’unanimità.
La maggioranza basta solo se la prima assegnazione è avvenuta a maggioranza, quindi nel caso di assegnazione non definitiva.
Perché si chiede il cambio di parcheggio condominiale
La richiesta di cambiare il posto auto assegnato dal condominio deve essere motivata da giusta causa.
La richiesta, infatti, può avere delle motivazioni molto importanti, che nessun abitante dell’edificio potrà sottovalutare. Ad esempio, motivi di salute che non permettono l’uso di parcheggi troppo lontani dall’ingresso o in posizioni scomode.
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Il caso reale
Nel caso affrontato dalla Suprema Corte, la proprietaria di un’immobile situato in uno stabile ha presentato ricorso nei confronti del Condominio che, con delibera assembleare, aveva deciso a maggioranza l’assegnazione del suo posto auto ad un’altra inquilina. In pratica, durante l’assemblea era stato disposto uno scambio con quello in precedenza assegnato.
La proprietaria ha respinto la decisione, sostenendo che per lo scambio serviva anche e soprattutto il suo consenso e che la votazione doveva essere all’unanimità.
La condomina ha così presentato ricorso in Cassazione consapevole che il primo parcheggio le fosse stato affidato con regolare assemblea e con voto unanime che ne dichiarava quindi l’uso esclusivo a vita.
I giudici hanno accettato il ricorso in quanto «la delibera non può validamente contemplare la definitiva assegnazione nominativa a favore di singoli condòmini, in via esclusiva e per un tempo indefinito, di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio delle autovetture, né trasformare l’originaria destinazione del bene comune rendendone inservibili talune parti dell’edificio all’uso o al godimento anche di un singolo condomino, né addirittura procedere alla divisione del bene comune con l’attribuzione di singole porzioni individuali, occorrendo a tal fine l’espressione di una volontà contrattuale e quindi il consenso di tutti i condòmini».
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.