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L’installazione di pareti mobili divisorie all’interno di un luogo privato o pubblico facilita il cambiamento e permette di modificare gli spazi in cui viviamo a seconda delle nostre esigenze, che sono per natura mutevoli.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cosa sono le pareti mobili?
È la norma UNI 10700 del 1999 a definire le pareti interne mobili identificandole come elementi divisori che possono essere realizzati anche quando le altre strutture sono finite. A seconda della funzione e del materiale esistono diversi tipi di pareti.
In base a dove si trovano, inoltre, è opportuno che esse garantiscano prima di tutto l’isolamento termico e acustico (nel caso di ambienti con funzioni totalmente diverse, ad esempio).
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Tipologie di pareti mobili
Le pareti interne manovrabili sono quello che permettono un vero e proprio movimento degli elementi divisori, garantendo il massimo della flessibilità. Queste, molto semplici da montare, si adattano facilmente a tutti i tipi di ambienti, sia grandi che piccoli.
Negli uffici, invece, spesso si necessita di un grado di privacy minore rispetto alla propria abitazione. Per questo, si può scegliere di installare pareti mobili trasparenti, che garantiscono una maggiore illuminazione e continuità visiva durante l’arco della giornata.
In generale, a seconda dei movimenti che possono compiere, abbiamo pareti scorrevoli, a libro, a soffietto, pivotanti o basculanti.
Le pareti mobili sono quindi la soluzione migliore per garantire una flessibilità istantanea e rendere gli ambienti facilmente adattabili alle nostre necessità.
*Immagine di copertina – Credits to: totaldesign.it