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La scuola italiana può contare su una bella somma messa a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che si aggiunge ad altri fondi europei dedicati all’innovazione didattica, gestiti attraverso i programmi Pon o bandi degli enti locali, come quello da 500 mila euro lanciato all’inizio di settembre dal Comune di Milano.
100 mila classi trasformate in ambienti digitali
Si tratta di un’occasione per la scuola che può rinnovare i suoi ambienti scolastici, ma anche di una commessa importante per le imprese che producono arredi e in particolare quelle che lavorano per la scuola, che potranno fornire arredi per cambiare pelle a 100 mila classi e laboratori. trasformandoli in ambienti digitali.
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Scuole: criticità nel poter gestire i fondi
Gli istituti, così come ha fatto sapere il Ministero, hanno tempo fino a giugno 2024 per presentare i progetti, una tempistica che permette sia alle scuole sia alle aziende una pianificazione del lavoro.
Non mancano le criticità che attengono alla mancanza cronica di organico negli istituti scolastici come ha sottolineato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ribadendo che l’innovazione didattica è un tema centrale per le scuole italiane, che soffrono ancora di un’impostazione tradizionalista, legata a modelli ormai superati e che, perciò, le risorse messe a disposizione dal Pnrr rappresentano un’opportunità unica di cambiamento.
Ma rimane il problema della gestione dei fondi: le segreterie sono sotto organico e mancano di competenze adeguate.
Proprio per questo motivo, molte scuole sono in difficoltà ed è alto il rischio che una parte di queste risorse vada sprecata. C’è bisogno di formazione e di maggiore chiarezza sull’utilizzo dei fondi, aggiunge Giannelli.