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Come coltivare e prendersi cura della verbena 
Animali e Piante 7 gennaio 2025

Come coltivare e prendersi cura della verbena o “pianta di ferro”


Ricca di proprietà curative e dai fiori estremamente colorati, la verbena è una delle piante più comuni e resistenti da coltivare in casa. Ecco come prendersene cura.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

La verbena, appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, è una pianta perenne o annuale originaria delle regioni tropicali e subtropicali, conosciuta anche come “pianta di ferro” per le sue incredibili capacità di adattamento e resistenza. Queste caratteristiche le hanno permesso di svilupparsi e diffondersi in Europa. Le sue fioriture, abbondanti e durature, si estendono dalla primavera all’autunno e si distinguono per i colori che spaziano dal bianco al rosa intenso, dal rosso al violaceo, caratteristiche che la rendono una delle piante ornamentali più comuni e apprezzate.

Proprietà e caratteristiche della verbena 

Utilizzata sin dall’antichità come medicina, la verbena possiede molteplici proprietà che la rendono un rimedio naturale efficace contro diversi disturbi. Principi antinfiammatori, sedativi, calmanti e analgesici, dovuti dalla presenza di verbenalina nella pianta, le consentono di alleviare dolori muscolari, artriti e tensioni articolari; oltre ad agire sul sistema nervoso per contrastare stati d’ansia, insonnia e stress. 

Un altro ambito di applicazione riguarda il sistema gastrointestinale, dove la verbena offre effetti digestivi. Viene infatti spesso utilizzata per alleviare disturbi come crampi addominali e cattiva digestione, favorendo il rilassamento dell’apparato digerente. Inoltre, grazie alle sue proprietà diuretiche, contribuisce a eliminare le tossine attraverso un’azione depurativa sui reni. La verbena può agire anche come stimolante del sistema immunitario, grazie alla presenza di polifenoli con attività antiossidante che supportano le difese dell’organismo.

Applicazioni e preparazioni

La verbena è disponibile in diverse forme, tra cui tisane, decotti, tinture madri e oli essenziali. Gli infusi sono particolarmente indicati per i disturbi del sonno e della digestione, mentre le tinture vengono utilizzate per trattamenti mirati contro dolori articolari e infiammazioni.

Nonostante i suoi benefici però, l’uso della verbena richiede alcune precauzioni. È sconsigliata in gravidanza e allattamento, poiché alcuni dei suoi composti attivi potrebbero stimolare le contrazioni uterine (è sempre consigliato consultare un medico prima di intraprendere trattamenti a base di verbena, specialmente in presenza di patologie croniche o se si assumono farmaci).

Come coltivare la verbena 

Per una coltivazione ottimale della verbena, è fondamentale posizionarla in un’area della casa o del giardino ben soleggiata, poiché è una pianta predilige l’esposizione diretta alla luce del sole. Il terreno ideale deve essere soffice, fertile e ben drenato, evitando ristagni idrici che potrebbero compromettere la salute delle radici. La semina deve essere effettuata tra la fine di febbraio e la fine di marzo, possibilmente utilizzando un mix di terriccio e sabbia drenante, mantenendo una temperatura di circa 18-24°C per favorire la germinazione. È consigliabile inoltre proteggere la pianta dalle basse temperature, specialmente nel corso della stagione invernale, coprendola con tessuto non tessuto o trasferendola in ambienti riparati.

Quando e quanto concimare la verbena 

Durante le prime fasi di crescita è opportuno somministrare un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, meglio se con un buon rapporto di azoto, fosforo e potassio, ogni due settimane, diluendolo nell’acqua di irrigazione. Questo trattamento fornisce i nutrienti essenziali necessari per sostenere una fioritura rigogliosa e abbondante, mantenendo la pianta in salute. Tuttavia, è importante evitare un’eccessiva fertilizzazione, poiché potrebbe favorire lo sviluppo di fogliame o piante parassite a discapito dei fiori. La rimozione periodica dei fiori appassiti stimola la produzione di nuovi boccioli, contribuendo a una fioritura continua.

Come irrigare la verbena 

La verbena richiede un’irrigazione attenta e ricorrente per garantire una crescita sana. È fondamentale infatti mantenere il terreno costantemente umido, evitando però ristagni idrici che potrebbero causare marciumi radicali. Durante i mesi più caldi, è consigliabile aumentare la frequenza delle annaffiature, assicurandosi sempre che il substrato sia ben drenato. In inverno, l’irrigazione può essere ridotta, poiché la pianta entra in una fase di riposo. È importante monitorare l’umidità del terreno, intervenendo con annaffiature solo quando lo strato superficiale risulta asciutto al tatto. 

I parassiti più comuni della verbena 

La verbena è spesso vulnerabile all’attacco di parassiti comuni, che possono comprometterne la salute. Gli afidi, ad esempio, piccoli insetti che si nutrono della linfa, indeboliscono la pianta favorendo la comparsa di fumaggini, mentre ragnetti rossi, acari che proliferano in condizioni di caldo e secchezza, causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. Le cocciniglie, riconoscibili per essere bianche o brunastre, succhiano la linfa e rilasciano melata, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di infezioni fungine. Infine, i minatori fogliari scavano piccole gallerie all’interno delle foglie, danneggiando il processo di fotosintesi e indebolendo ulteriormente la pianta.

Come proteggere la verbena dai parassiti

Per proteggere efficacemente la pianta, è consigliabile adottare misure preventive e interventi mirati. Un’adeguata esposizione al sole e una corretta irrigazione riducono indubbiamente lo stress della pianta, rendendola meno vulnerabile agli attacchi. In caso di infestazioni però, l’utilizzo di insetticidi naturali a base di piretro o di olio di neem può risultare efficace. L’introduzione di insetti utili, come le coccinelle, contribuisce inoltre al controllo biologico dei parassiti. È bene monitorare regolarmente la pianta per individuare tempestivamente eventuali segni di infestazione e intervenire prontamente.

Usi tradizionali dei fiori di verbena 

I fiori di verbena sono tradizionalmente utilizzati in infusi e preparati erboristici. I boccioli e le sommità della pianta vengono utilizzati per produrre decotti ed estratti che alleviano infiammazioni di vario tipo. Il suo profumo delicato e il sapore agrumato, inoltre, rendono la verbena un ingrediente perfetto da utilizzare in cucina, dove i fiori possono decorare insalate o dolci e le foglie vengono impiegate per tisane rinfrescanti e infusi aromatici. Nel tempo, l’uso della verbena si è esteso anche alla cosmetica, dove le sue proprietà lenitive vengono impiegate per il trattamento della pelle irritata e dell’acne. 

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