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cicoria
Animali e Piante 10 ottobre 2025

Come coltivare la cicoria in giardino e nell’orto


Tutte le indicazioni per coltivare la cicoria in giardino e nell’orto: tipologie, semina, irrigazione e raccolta per ottenere foglie sane e croccanti.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Molto diffusa per la sua rusticità e la capacità di adattarsi a diversi climi, la cicoria (Cichorium intybus) si riconosce per le sue foglie dal gusto amarognolo, molto apprezzate sia crude che cotte.

Le tipologie principali si dividono in cicorie da taglio e cicorie da cespo: le prime, come la cicoria selvatica e la “misticanza”, presentano foglie tenere e rigogliose, ideali per più raccolti durante la stagione; le seconde comprendono varietà più compatte, come radicchi, catalogne e cicorie da forzare, caratterizzate da una struttura fogliare più sviluppata.

Tra le più note ci sono il radicchio rosso di Treviso, la cicoria di Bruxelles, la catalogna puntarelle e la cicoria di Chioggia, tutte con sapori e metodi di coltivazione distinti.

Scopriamo come coltivare la cicoria in giardino e nell’orto.

Clima e terreno ideali per coltivare la cicoria in giardino e nell’orto

La cicoria è una pianta molto adattabile, capace di crescere sia in climi temperati che leggermente freddi. Predilige temperature comprese tra i 10°C e i 20°C, ma resiste bene anche alle gelate leggere.

L’elemento più importante è evitare ristagni d’acqua, che compromettono lo sviluppo delle radici e favoriscono la comparsa di marciumi.

Il terreno ideale è di medio impasto, ben drenato, con pH neutro o leggermente alcalino e una buona dotazione di sostanza organica.

Calendario di semina della cicoria

Il periodo di semina della cicoria varia in base alla tipologia:

Semina a spaglio o in file, cosa scegliere?

La semina della cicoria può essere eseguita:

Irrigazione della cicoria

L’irrigazione regolare è fondamentale per ottenere foglie croccanti e prive di fibre dure. La cicoria non tollera periodi prolungati di siccità, ma nemmeno i ristagni idrici.

È consigliabile mantenere il terreno costantemente umido, intervenendo con annaffiature leggere ma frequenti, preferibilmente al mattino. Durante l’estate, un sistema di irrigazione a goccia permette di garantire un apporto idrico costante senza bagnare eccessivamente le foglie, prevenendo così l’insorgere di malattie fungine.

Concimazione e cura del suolo

Prima della semina, è opportuno distribuire sul terreno letame maturo o compost, che migliora la struttura e fornisce nutrienti a lenta cessione.

Durante il ciclo vegetativo, si possono eseguire leggere sarchiature per mantenere il suolo soffice e ossigenato, eliminando le erbe infestanti. Nelle coltivazioni più fitte, i diradamenti sono essenziali per garantire a ogni pianta lo spazio necessario allo sviluppo. Un eccesso di azoto, tuttavia, può rendere le foglie troppo tenere e più sensibili alle malattie.

Tecnica dell’imbianchimento (o forzatura)

Alcune varietà di cicoria, come il radicchio di Treviso, quello di Chioggia e la cicoria di Bruxelles, necessitano di una fase di imbianchimento o forzatura per ottenere foglie più tenere e dal sapore delicato. Questa tecnica consiste nel tenere le piante al buio per alcune settimane, limitando la fotosintesi e favorendo la perdita della colorazione verde.

Nel caso del radicchio tardivo di Treviso, l’imbianchimento avviene immergendo i cespi in acqua corrente per circa 15 giorni, mentre per le cicorie belghe si utilizza la forzatura in ambienti riscaldati e privi di luce.

Parassiti e malattie della cicoria

Le principali avversità che colpiscono la cicoria sono rappresentate da afidi, lumache e larve di nottue:

Tra le malattie fungine più comuni si annoverano la peronospora e l’oidio, che si sviluppano in condizioni di umidità elevata. Per prevenirle, si raccomanda di evitare irrigazioni serali e di favorire la circolazione d’aria tra le file.

Raccolta, ricacci e conservazione

La raccolta della cicoria varia in base alla tipologia coltivata:

Dopo la raccolta, le foglie si conservano in frigorifero per alcuni giorni, mantenendole in sacchetti di carta o panni umidi per evitare la disidratazione. Un corretto stoccaggio consente di preservare il gusto amarognolo e la croccantezza che rendono la cicoria una delle verdure più apprezzate dell’orto italiano.

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