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Animali e Piante 31 ottobre 2024

Cos’è e quando è giusto fare il sovescio autunnale?


Il sovescio autunnale è una pratica che permette di rigenerare il terreno senza l’uso di fertilizzanti chimici: ecco di cosa si tratta.
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Silvia Bertuzzi

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Con l’arrivo dell’autunno, la terra che ha accolto le coltivazioni estive può aver perso parte dei suoi nutrienti. Il sovescio, o “concimazione verde”, è una pratica agricola sostenibile che consente di rigenerare il terreno senza l’uso di fertilizzanti chimici.

Approfondiamo insieme di cosa si tratta e quali sono le migliori condizioni per effettuarlo.


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Cos’è il sovescio?

Il sovescio è una tecnica antica utilizzata per migliorare la fertilità del suolo in modo naturale. Si basa sulla semina di piante specifiche, chiamate “piante da sovescio“, che vengono successivamente interrate.

Durante il loro ciclo di crescita, queste piante aiutano a fissare l’azoto atmosferico nel terreno, migliorano la struttura del suolo e ne aumentano la capacità di trattenere l’acqua.

Una volta raggiunta la maturità, le piante vengono falciate e lasciate decomporre sul terreno o interrate direttamente. La decomposizione fornisce sostanza organica che si trasforma in humus, fondamentale per la salute del suolo e per una crescita ottimale delle colture successive.

Tra i benefici del sovescio troviamo anche il controllo naturale delle erbe infestanti, che non trovano spazio per crescere quando il terreno è occupato da colture specifiche.

Quando è giusto fare il sovescio?

Il momento migliore per praticare il sovescio dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di terreno. L’autunno è uno dei periodi ideali per eseguire questa tecnica, in quanto il terreno è ancora caldo e le piante possono crescere rapidamente prima dell’arrivo dei freddi invernali.

Inoltre, dopo aver raccolto le colture estive, il terreno si trova in una fase di riposo e il sovescio permette di mantenere viva la sua fertilità.

È importante seminare le piante da sovescio prima che le temperature scendano troppo, generalmente tra settembre e ottobre, in modo che abbiano il tempo di svilupparsi prima delle prime gelate. Il sovescio autunnale è particolarmente utile per orti e giardini che restano inattivi durante l’inverno, evitando che il terreno rimanga esposto alle intemperie senza protezione.

Tuttavia, chi continua a coltivare ortaggi autunnali come zucche o cavoli potrebbe dover scegliere un periodo diverso o optare per altre soluzioni.

Quali sono le piante per fare il sovescio?

Non tutte le piante sono adatte al sovescio; le più indicate sono quelle in grado di arricchire il suolo con azoto e migliorare la struttura del terreno. Tra queste, una delle più comuni è la veccia, che appartiene alla famiglia delle leguminose ed è particolarmente apprezzata per la sua capacità di fissare l’azoto nel terreno.

Altre piante frequentemente utilizzate sono il trifoglio, la senape e la facelia. Il trifoglio, ad esempio, è perfetto per terreni argillosi e pesanti, poiché ne migliora la friabilità, mentre la senape è ideale per terreni più leggeri.

La facelia, invece, è conosciuta per la sua rapida crescita e per la capacità di attrarre insetti impollinatori, il che la rende una scelta ideale per chi desidera sostenere anche la biodiversità del proprio giardino. È consigliabile scegliere piante da sovescio in base alle specifiche esigenze del terreno e alle colture che seguiranno.

Le alternative al sovescio

Per chi non può o non vuole eseguire il sovescio, esistono diverse alternative per migliorare la fertilità del suolo. Una delle più comuni è l’uso di fertilizzanti organici, come il compost o il letame maturo. Questi materiali, ricchi di sostanze nutritive, vengono distribuiti sul terreno e lavorati superficialmente per favorirne l’assorbimento. 

Un’altra soluzione è la pacciamatura, che consiste nel coprire il terreno con paglia, foglie o altro materiale vegetale, proteggendolo dall’erosione e mantenendo costante l’umidità.

La pacciamatura contribuisce anche a prevenire la crescita delle erbacce, creando un ambiente favorevole per la vita microbica del suolo.

Infine, l’utilizzo di concimi a lenta cessione, preferibilmente di origine biologica, può rappresentare un buon compromesso per chi cerca una soluzione immediata senza dover seminare e attendere il ciclo delle piante da sovescio.

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