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gatto in casa
Animali e Piante 4 agosto 2021

Pensi di adottare un gatto? Ecco come preparare la casa per il suo arrivo


Ci sono molti aspetti da tenere in considerazione: ce li spiega un'esperta, Francesca Collodoro, delegata di Milano per OIPA Italia Odv, Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
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Ada Gerardi

Collaboratrice di Immobiliare.it

Dallo scoppio della pandemia molti studi di settore segnalano un aumento delle adozioni di animali. E sono sempre di più gli italiani che si avvicinano al mondo felino, pronti ad aprire le porte delle loro abitazioni a un micio. Ma quali accortezze bisogna tenere a mente prima di chiedere l’affidamento di un gatto? Vanno bene tutte le case? Ci sono dei suggerimenti per preparare il proprio immobile all’accoglienza di un nuovo amico a 4 zampe?

Lo abbiamo chiesto a Francesca Collodoro, delegata di Milano per OIPA Italia Odv, Organizzazione Internazionale Protezione Animali.

I requisiti fondamentali per una casa “a prova di gatto”

Quando i volontari valutano la casa di chi chiede in adozione un animale in gattile, il primo aspetto di cui tengono conto è la sicurezza dell’abitazione stessa. È importante essere certi che né all’interno né all’esterno possano nascondersi pericoli per l’animale. Il gatto ha una natura curiosa e, soprattutto quando è da solo, lascia libero sfogo al suo spirito esploratore lanciandosi alla scoperta di ogni angolo. Per questo l’attenzione deve essere elevata e bisogna pensare a ogni pericolo nascosto dentro e fuori le mura di casa

Attenzione a balconi e finestre

Partiamo da balconi e finestre: è importante che il gatto sia al sicuro da eventuali cadute ed è per questo che le ringhiere e le aperture vanno protette con reti che impediscano ai felini di correre pericoli. Secondo l’esperta, è meglio prediligere in ogni caso i modelli e i materiali più resistenti; ne esistono di diverse tipologie, anche a bassissimo impatto visivo. Si tratta infatti di materiali trasparenti che possono essere utilizzati per coprire ringhiere, finestre e innalzare il livello del parapetto della balconata, nel caso in cui il micio adottato sia più propenso ai salti.

Queste reti sono inoltre compatibili con i sistemi di zanzariere e sono molte ormai le ditte specializzate che possono installarle. Attenzione, va però tenuto a mente che non possono essere sostituite dalle classiche reti anti-insetto, troppo fragili per resistere ai graffi di un gatto.

I consigli per giardini e terrazzi

Ogni gatto è diverso, non solo in base alla sua età ma anche a seconda del suo carattere e stato di salute. Anche per questo, tutte le valutazioni devono essere di volta in volta fatte in base alla personalità dell’animale e alla casa dove andrà a vivere.

Nel caso in cui ci sia un giardino o un terrazzo, è importante chiudere, sempre mediante reti anti-scavalcamento, tutte le vie di fuga. In questo modo si consente all’animale di vivere in sicurezza, evitare di finire su strade trafficate o di incontrare gatti randagi, mettendo a repentaglio la sua salute. Si tratta anche di senso civico, come ricorda Francesca Collodoro di OIPA, perché tutti i proprietari di gatti hanno il dovere di evitare di contribuire al randagismo felino, facendo in modo che il proprio animale non vada in giro per la città.

Interni: piante tossiche, suppellettili e stanze dedicate

Passando agli ambienti interni della casa, la prima considerazione da fare riguarda la tipologia del gatto che adottiamo. Se per esempio si tratta di un animale anziano, è del tutto controindicata la presenza di scale a chiocciola o ampie metrature che mettono in difficoltà gli spostamenti e l’orientamento del micio.

Quando invece si inserisce un gatto in una casa che ospita già altri animali, sarebbe ottimale avere a disposizione una stanza da destinare inizialmente al nuovo arrivato in maniera esclusiva, meglio se protetta da un cancelletto, per lasciare che si ambienti in modo graduale a partire da uno spazio in cui si senta al sicuro. Se si ha la fortuna di avere una camera in cui iniziare l’inserimento, è bene che questa sia sempre provvista di cibo e acqua. Ed è anche lì che si può posizionare la lettiera per i bisogni dell’animale, sempre lontana dalle ciotole dove mangia e beve.

Attenzione ai pericoli nascosti

Bisogna essere sicuri che all’interno di casa non ci siano buchi o anfratti dove il gatto possa infilarsi rimanendo incastrato: i felini sono animali curiosi e, come ricorda l’esperta, esploreranno ogni angolo della casa, anche quando non si trovano sotto alla nostra supervisione. Vale lo stesso discorso per i fili elettrici e le prese; la soluzione migliore è quella di incassarli al muro o coprirli in modo che non siano esposti, diventando così pericolosi per i mici più giocherelloni.

L’arredamento da evitare. E quello da tenere

Per quanto riguarda l’arredamento, i volontari consigliano almeno inizialmente di evitare di tenere molte piante in casa o quanto meno di essere informati sulla loro possibile tossicità. Soprattutto i gatti più giovani, mossi dalla curiosità, potrebbero mordicchiarle o giocarci, mettendosi così in pericolo. Piuttosto è meglio optare per l’erba gatta, che ha potere stimolante e rilassante per l’animale.

Infine, perché non pensare a suppellettili ed elementi di arredo per i nuovi inquilini? Oltre ai più noti tiragraffi, esistono gradini da appendere come mensole che stimolano la motilità del gatto e gli offrono un’opportunità di gioco dinamico; o amache da attaccare alle pareti o ai caloriferi in inverno dove l’animale, che passa molto tempo accoccolato soprattutto durante il giorno, può rilassarsi in tutta sicurezza e serenità.

Al di là delle accortezze da riservare all’abitazione, chi vuole adottare un gatto deve ancor prima pensare che non sarà solo l’animale a entrare nella sua vita ma si tratta di uno scambio reciproco di individualità. Il micio entra nel nostro mondo ma noi entriamo nel suo ed è per questo che dobbiamo essere pronti a ripensare al nostro stile di vita e ai nostri spazi, ricorda l’esperta di OIPA.

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