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giardino con azalee
Animali e Piante 7 febbraio 2025

Quali sono le piante acidofile e come curarle?


Le piante acidofile sono presenti spesso sui balconi o nei giardini per via dei colori dei loro fiori: ecco quali sono e come si curano.
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Vinci Formica

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Le piante acidofile sono molto apprezzate e diffuse nei giardini e sui terrazzi per via della loro bellezza e dei colori dei loro fiori. 

Ma cosa sono esattamente e perché si chiamano così? E, soprattutto, come vanno curate per mantenerle belle e in salute? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle piante acidofile.

Piante acidofile: perché si chiamano così

Si tratta di una specie botanica perenne. Il loro nome deriva dal fatto che per crescere al meglio hanno bisogno di un terreno acido con un pH inferiore a 7, che ne facilita la crescita e la fioritura. 

Le piante acidofile sono molto resistenti e caratterizzate da fiori colorati, proprio per questo vengono usate molto spesso per abbellire balconi, terrazzi e giardini. 

Quali sono le piante acidofile

Tra le piante acidofile più diffuse e più note troviamo:

Tra le piante acidofile vi sono alberi, arbusti ma anche erbacee: si tratta quindi di una specie molto variegata in quanto a tipologia.

Come curare le piante acidofile

Queste piante, per crescere al meglio, hanno bisogno di cure particolari.

Innanzitutto, è fondamentale scegliere attentamente il terreno adatto alle loro caratteristiche: deve avere un pH acido e deve essere senza calcare. 

Quando si devono piantare, in terra o in vaso a seconda della tipologia, è bene mettere sul fondo uno strato di materiale che possa facilitare il drenaggio dell’acqua e la ventilazione, come argilla, ghiaia, corteccia. 

Per l’annaffiatura, l’acqua deve essere priva di calcare: è pertanto adatta l’acqua piovana oppure la normale acqua di rubinetto, da lasciare in un contenitore per un giorno, in modo tale che i minerali e il calcare si depositino sul fondo. 

Le piante acidofile vanno irrigate regolarmente e in piccola quantità senza bagnare fusto e foglie e senza causare ristagni d’acqua.

Un’attenzione particolare va poi riservata alla concimazione: essa va fatta con prodotti specifici per questo tipo di pianta o con concimi naturali, per esempio a base di lupini che rilasciano gradualmente azoto mantenendo il terreno acido.

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