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Barocco Leccese: origine, caratteristiche e i monumenti più belli da vedere
Architettura e Design 27 marzo 2025

Barocco Leccese: origine, caratteristiche e i monumenti più belli da vedere


Il Barocco Leccese è uno stile artistico unico nato tra XVII e XVIII secolo, reso possibile dalla duttilità della pietra locale. Ecco cosa lo rende speciale e dove ammirarlo.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Nel cuore del Salento, tra le mura dorate di Lecce, si cela uno dei capitoli più affascinanti dell’arte italiana: il Barocco Leccese. Nato tra la fine del Cinquecento e il Settecento, è uno stile architettonico che si distingue per l’eleganza delle decorazioni, la teatralità delle forme e l’uso magistrale della pietra locale. A differenza del Barocco romano o napoletano, quello leccese sviluppa un linguaggio autonomo, in grado di coniugare fede, artigianato e identità territoriale. 

Per comprendere a fondo questa corrente artistica così radicata nel territorio pugliese, occorre ripercorrere le sue origini, le ragioni del suo sviluppo e ammirare le opere che ancora oggi ne testimoniano la grandezza.

L’origine e il significato della parola Barocco

Il termine “Barocco” nasce probabilmente dalla parola portoghese barroco, usata per indicare una perla irregolare. Questo concetto, che suggerisce una bellezza non convenzionale, si riflette nell’arte barocca, caratterizzata da linee curve, abbondanza decorativa, teatralità e forte impatto emotivo. Nato a Roma all’inizio del Seicento, il Barocco si diffonde rapidamente in tutta Europa come linguaggio espressivo della Controriforma, con l’obiettivo di stupire, coinvolgere e persuadere anche attraverso l’architettura e l’arte sacra.

Dettaglio della facciata della Basilica di Santa Croce nel centro storico di Lecce
Dettaglio della facciata della Basilica di Santa Croce nel centro storico di Lecce

Quando si sviluppa il Barocco Leccese

Come abbiamo visto, il Barocco Leccese si sviluppa tra la fine del Cinquecento e la metà del Settecento, raggiungendo il suo massimo splendore nel corso del XVII secolo. È in questo periodo che Lecce, grazie anche alla stabilità politica garantita dalla dominazione spagnola, diventa un importante centro culturale e religioso. L’influenza barocca si estende a chiese, conventi, palazzi nobiliari e spazi pubblici, creando un tessuto urbano ricco e coerente, ancora oggi straordinariamente ben conservato.

Perché proprio a Lecce?

La diffusione del Barocco proprio a Lecce non è casuale. La città, posta nel cuore del Salento, godeva in quel periodo di grande fermento religioso e culturale. Alla fine del XVI secolo, Lecce era sede di un’importante arcidiocesi, ed era quindi un centro vitale della Controriforma. La necessità di trasmettere in modo diretto e scenografico i valori della fede cattolica si tradusse in un’estetica teatrale e ornamentale, perfettamente in linea con i principi del Barocco. Inoltre, la presenza di maestranze locali altamente specializzate e l’abbondanza di materia prima contribuirono alla nascita di uno stile unico nel suo genere.

Torre campanaria a Lecce
Torre campanaria a Lecce

La pietra Leccese

Uno degli elementi chiave del Barocco Leccese è la pietra locale, detta appunto “pietra leccese”. Si tratta di un calcare tenero, facilmente lavorabile, che con il tempo indurisce e assume un colore dorato caldo e luminoso. La sua malleabilità ha consentito agli scultori di creare decorazioni estremamente elaborate: putti, fiori, frutta, animali fantastici e motivi vegetali diventano così protagonisti delle facciate di chiese e palazzi. Grazie alla pietra leccese, l’architettura barocca a Lecce si è potuta sviluppare con uno stile raffinato, sensuale e fortemente decorativo, quasi “ricamato” nella pietra.

Quali sono i monumenti barocchi a Lecce

Passeggiando per il centro storico di Lecce, è impossibile non imbattersi in capolavori dell’arte barocca. Tra i più emblematici si trovano la Basilica di Santa Croce, simbolo indiscusso dello stile leccese, il Duomo con la sua scenografica piazza, il Palazzo del Seminario e l’ex Convento dei Teatini. Le facciate sono riccamente scolpite, mentre gli interni sorprendono per l’uso della luce, i giochi prospettici e l’abbondanza di altari e decorazioni in stucco o legno dorato. Ogni edificio racconta un pezzo della storia artistica della città e mostra come il linguaggio barocco sia stato adattato in modo originale al contesto locale.

Interno della Basilica Di Santa Croce a Lecce
Interno della Basilica Di Santa Croce a Lecce

Santa Croce: il simbolo del Barocco Leccese

La costruzione della Basilica di Santa Croce iniziò nel 1549, ma fu completata solo nel 1695, consentendo così l’integrazione di più fasi e influenze artistiche. La facciata, progettata da Giuseppe Zimbalo, è un tripudio di motivi decorativi: colonne tortili, volute, animali mitologici, ghirlande e un grande rosone centrale in stile gotico. L’effetto è scenografico, dinamico e quasi teatrale. All’interno, la navata a croce latina è arricchita da numerosi altari barocchi, ciascuno con una propria ricchezza di dettagli e simbologie.

Le Chiese di Sant’Irene e San Matteo

Altre due chiese che rappresentano perfettamente il Barocco Leccese sono Sant’Irene e San Matteo. La Chiesa di Sant’Irene, costruita tra il 1591 e il 1639, fu la prima grande opera barocca della città e venne dedicata alla patrona di Lecce fino al 1656. La facciata presenta un’impostazione classica con elementi decorativi che annunciano già il gusto barocco, mentre l’interno è dominato da un’armonia di volumi e decorazioni sobrie ma eleganti.

La Chiesa di San Matteo, invece, colpisce per la sua facciata convessa, quasi ondulata, che ricorda i modelli romani di Borromini. Costruita nel 1667, la chiesa unisce una pianta ellittica a una decorazione sontuosa, con statue e rilievi che esaltano il dinamismo tipico del Barocco.

Palazzo dei Celestini a Lecce
Palazzo dei Celestini a Lecce

Palazzo del Governo

Tra gli edifici civili più importanti del Barocco Leccese va citato il Palazzo del Governo, attuale sede della Prefettura, situato in Piazza Sant’Oronzo. Realizzato tra il XVII e il XVIII secolo, il palazzo presenta una facciata elegante e composta, ma arricchita da elementi decorativi che ne alleggeriscono l’imponenza. Le cornici delle finestre, i balconi in ferro battuto e i portali scolpiti confermano l’influenza barocca anche nell’architettura laica. L’edificio dimostra come lo stile barocco non fosse riservato solo al sacro, ma permeasse anche gli ambienti del potere e della rappresentanza.

Le altre città pugliesi dove ammirare edifici barocchi

Sebbene Lecce sia il fulcro del Barocco pugliese, non è l’unico centro dove questo stile si è sviluppato. A Gallipoli, per esempio, si trovano splendide chiese barocche come la Cattedrale di Sant’Agata, caratterizzata da una facciata riccamente decorata in pietra leccese. A Martina Franca, nel cuore della Valle d’Itria, si conserva un centro storico in stile tardo barocco, con la Basilica di San Martino come fiore all’occhiello. Anche Nardò, con la sua Cattedrale e il Palazzo dell’Università, e Galatina, con la Chiesa di San Paolo, offrono esempi di architettura barocca, testimoniando la diffusione capillare dello stile in tutta la regione.

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