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Chi è la donna dei piatti di Fornasetti?
Architettura e Design 14 settembre 2024

Chi è la donna dei piatti di Fornasetti?


Un volto affascinante è stato impresso su oltre 350 creazioni di Piero Fornasetti, diventando un'icona senza tempo dell’arte: scopri di chi si tratta.
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Silvia Bertuzzi

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

I celebri piatti decorativi di Fornasetti, arricchiti da volti femminili enigmatici e affascinanti, sono diventati icone del design contemporaneo. Al centro di questa produzione artistica, c’è un volto che ha catturato l’immaginario collettivo: una donna dagli occhi grandi e l’espressione misteriosa, riprodotta in centinaia di varianti. Ma chi è questa musa, che ha ispirato Piero Fornasetti a trasformare un semplice volto in un’opera d’arte senza tempo? Scopriamo insieme la storia e il simbolismo dietro la famosa “donna dei piatti” e l’influenza che ha avuto sull’universo creativo di Fornasetti.

La storia dei piatti Fornasetti

L’atelier di design Fornasetti nasce nella Milano del secondo dopoguerra, in un contesto di fervore artistico e culturale. Riflette la visione creativa del suo fondatore, Piero Fornasetti, artista milanese poliedrico e innovativo, che ha saputo affermarsi come una delle figure più prolifiche del Novecento italiano.

La produzione dell’atelier abbraccia una vasta gamma di opere, dalle preziose porcellane ai mobili raffinati, fino agli oggetti di design che fondono arte e funzionalità. Questi pezzi, oltre alla loro utilità, si distinguono per la capacità di suscitare conversazioni e ispirare riflessioni estetiche.

Oggi, sotto la guida del figlio Barnaba Fornasetti, l’atelier continua a evolversi, mantenendo viva l’eredità del fondatore e sperimentando nuove strade creative. Tra le creazioni più celebri, i piatti Fornasetti spiccano per il volto enigmatico di una donna, la cui bellezza misteriosa ha affascinato generazioni. Ma chi è questa musa che ha ispirato tanta curiosità e creatività?

La storia di Lina Cavalieri

Gabriele D’Annunzio la definì “la massima testimonianza di Venere in terra“: stiamo parlando di Lina Cavalieri, la celebre cantante lirica il cui volto è stato impresso su oltre 350 oggetti dell’Atelier Fornasetti.

Nata il 25 dicembre 1875 a Viterbo, Lina Cavalieri fu scoperta da un maestro di musica che, affascinato dal suo talento, le offrì lezioni e le procurò una scrittura in un piccolo teatro di Piazza Navona. Da quel momento iniziò la sua scalata verso il successo, che la portò a diventare una delle più acclamate chanteuse di Roma, per poi esibirsi a Napoli, cuore dei café chantant italiani, fino a Parigi, Londra, Vienna e New York, dove brillò sul prestigioso palco del Metropolitan Opera.

Fu però nel 1952 che Piero Fornasetti, conquistato dalla bellezza e dal fascino senza tempo della Cavalieri, la scelse come sua musa, rendendola l’icona del suo universo artistico. Il suo volto apparve per la prima volta su un piatto, e da lì iniziò un gioco creativo che non si sarebbe più fermato

Il volto di Lina Cavalieri è un vero archetipo: incarna la bellezza classica, come una statua greca, ed è enigmatica come la Gioconda. Cosa mi ha spinto a realizzare oltre cinquecento variazioni su quel volto? Non lo so. Ho iniziato, e non sono mai riuscito a smettere“, raccontava Fornasetti.

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