Collaboratrice di Immobiliare.it
Lo studio di architettura Architensions sta cambiando radicalmente il trend abitativo di New York. Infatti in un suo progetto si ha una vera e propria rivoluzione che colpisce le tipiche abitazioni unifamiliari del quartiere di Long Island. È stata volutamente effettuata una sopraelevazione dello spazio con il preciso scopo di deformarla e metterla su un piano differente rispetto alle altre.
Un cliente infatti ha scelto di lasciare carta bianca ai professionisti Alessandro Orsini e Nick Roseboro per ottenere un appartamento fuori dal comune. I due infatti hanno mosso tramite questo lavoro una critica nei confronti della società e della tipica “american way of life” che ancora oggi risulta dominante in alcune frange della popolazione.
Long Island infatti, al pari della vicina Levittown, è una piccola enclave abitata per la maggior parte delle volte dalla middle class bianca che ha fortemente condizionato il modus operandi americano degli ultimi tempi.
È proprio questo “piccolo mondo antico” che si vuole biasimare con questo progetto chiamato “House on House”. In questi microcosmi regolati da ferree regole sociali, differenziarsi è un piccolo atto rivoluzionarlo. In questo caso la diversità diventa però un baluardo per affermare la propria unicità: farlo tramite un contesto abitativo personalizzato e sotto gli occhi di tutti trasforma questo concetto in una idea ancora più potente.
Questa volontà infatti è espressa pienamente dai propri ideatori. Infatti Orsini stesso ha affermato la sua volontà di effettuare un tentativo di hackeraggio su una tipologia ben standardizzata, ovvero “l’abitazione suburbana”.
A renderlo possibile è un’operazione di decontestualizzazione dei suoi elementi più caratteristici. Il ribaltamento in questo caso rende l’ambiente grottesco e lo estranea dal circondario, rendendolo però speciale nel proprio genere. Un esempio è dato dal patio, spesso presente in questi casi per garantire privacy agli abitanti dell’appartamento. Qui un suo frammento si volge verso l’esterno, contraddicendo così il concetto di riservatezza tipico della borghesia a stelle e strisce.
Lo stesso vale anche per gli ambienti interni. Il cilindro delle scale ha un colore intrusivo e porta al piano di sopra con prepotenza, portando chi lo percorre a “curiosare” fra i vari ambienti. Anche in questo caso più che all’intimità si punta alla conoscenza dell’altro e del “diverso”.