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piastrelle
Arredamento 23 gennaio 2025

Meglio la posa piastrelle dritte o diagonale? Ecco come scegliere


La scelta tra la posa delle piastrelle dritte o diagonale dipende da vari fattori, come le dimensioni della stanza e le caratteristiche dell’ambiente. Leggi qui.
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Caterina Vasaturo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Quando si ristruttura un ambiente o si realizza un nuovo progetto di pavimentazione, la scelta del tipo di posa delle piastrelle è una delle decisioni più importanti. La domanda che più di ogni altra fa capolino è sempre la stessa: meglio le piastrelle dritte o quelle diagonali?

Non è solo una questione di estetica, ma anche di praticità, efficienza e funzionalità dello spazio. Ciascuna soluzione ha vantaggi e svantaggi specifici, per questo devi prendere una decisione che tenga conto di più fattori, primi fra tutti la tipologia di stanza, le dimensioni delle piastrelle e il risultato che desideri ottenere. Ecco una guida sulle due opzioni di posa, cosicché tu possa fare la scelta giusta in base al tuo stile e, perché no, anche al tuo budget.


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Valuta ogni schema

Sono tanti gli schemi di posa che caratterizzano l’universo della pavimentazione, ciascuno a suo modo in grado di valorizzare l’ambiente, creando combinazioni che fondono estetica e praticità. Le soluzioni classiche (da cui derivano approcci più decorativi) sono due: la posa dritta e quella diagonale. p

Prima di procedere alla posa delle piastrelle e bene immaginare la futura stanza finita, stimolando la fantasia e puntando a configurazioni originali e personalizzate.

Come scegliere le piastrelle

È chiaro che la decisione della tipologia di pavimentazione è principalmente dettata dalle tue esigenze e dal tuo gusto estetico. In linea di massima, la posa dritta delle piastrelle è la più comune, sia perché più economica e di più facile applicazione, sia perché meglio si adatta a qualsiasi formato, dai piccoli ai grandi moduli.

La posa in diagonale, in super tendenza negli anni ’80 e ‘90, è oggi meno utilizzata, probabilmente anche a causa dei suoi costi elevati (richiede più tempo e più materiali), ma è perfetta per le stanze irregolari o per il parquet, grazie alla sua capacità di “mascherare” le irregolarità e di nascondere effetti ottici che potrebbero risultare sgradevoli alla vista (come le pareti storte).


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Cosa significa posa dritta: pro e contro

Provando, ora, a entrare più nel dettaglio, chiariamo cosa si intende quando parliamo di posa dritta delle piastrelle. Si ottiene questo tipo di pavimentazione, quando si dispongono le piastrelle in modo parallelo rispetto ai muri perimetrali della stanza.

Oltre a essere essenziale e a presentarsi con una linea moderna, la posa dritta ha il vantaggio di valorizzare la luce naturale dell’ambiente in cui è inserita e di espandere lo spazio in un’unica direzione. Inoltre, si realizza con pochi tagli, il che comporta un minore spreco di materiale, ed esalta al massimo il colore, la texture e le finiture delle piastrelle. Non è, tuttavia, in grado di nascondere i difetti geometrici di una stanza e, quindi, non è adatta agli ambienti irregolari.

Cosa significa posa in diagonale: pro e contro

Nella posa in diagonale le piastrelle sono, invece, posizionate con una rotazione di 45° rispetto alle pareti. È la soluzione ideale per le abitazioni antiche, dalle stanze ampie e irregolari, perché riesce a minimizzare i “difetti” geometrici (come gli angoli non perfettamente perpendicolari), ma la sua versatilità la rende adatta anche a contesti moderni, soprattutto se si punta a un design dinamico.

La posa in diagonale è, al contempo, elegante e classica, e dilata lo spazio in entrambe le direzioni. Tuttavia, richiede molti tagli e quindi ha più sprechi di materiale.

Esempi di posa dritta

Se scegli piastrelle quadrate, l’essenzialità della posa dritta, che ben si sposa con le stanze lineari e compatte, sposterà l’attenzione sulla piastrella stessa, esaltandone colore e materia. Optando, invece, per listoni rettangolari riuscirai a dare slancio a una sola delle dimensioni dell’ambiente, in particolar modo se li disponi in verticale rispetto alla principale fonte di illuminazione.

La posa dritta è perfetta per pavimenti in legno, in laminat e vinilici SPC. Se desideri creare un effetto visivo che dilati gli spazi, rendendoli più ariosi e accoglienti, prova la variante della posa diritta a correre, posizionando i listoni con partenze sfalsate e irregolari.

Esempi di posa in diagonale

Puoi anche scegliere di utilizzare piastrelle quadrate per la posa in diagonale, soprattutto se opti per una pavimentazione in pietra, dove è utile inserire delle fughe larghe tra una piastrella e l’altra, e all’interno di edifici storici, per “correggere” visivamente le pareti non ortogonali. Il formato a listoni ti consente, invece, di nascondere nicchie ed eventuali ostacoli, e soprattutto nell’effetto legno dona grande dinamismo.

La posa in diagonale esalta i pavimenti in cotto o in gres effetto pietra, perché con le fughe evidenti riesce a valorizzare il carattere rustico ed è, quindi, adatta agli interni in stile tradizionale.

Altre tipologie di posa

A partire da queste due opzioni, è possibile ottenere risultati più o meno elaborati, dalla pavimentazione a spina pesce (classica o ungherese) a quella a cassettoni, passando per la posa a tolda di nave e a tappeto con fascia perimetrale. Dunque, gioca con le geometrie e dà libero sfogo alla tua creatività.

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