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Arredamento 13 febbraio 2025

Radio: storia e curiosità su un oggetto pieno di fascino


Un oggetto che, nonostante affondi le radici alla fine del 1800, non ha mai perso il suo fascino. Ecco com'è nata la radio e i modelli di design da scoprire.
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Ilenia Carlesimo

Giornalista, ex collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il 13 febbraio si festeggia il World Radio Day, la giornata mondiale della radio, istituita dalle Nazioni Unite nel 2012.

Un oggetto che tutti hanno dato per vinto diverse volte (la prima con l’arrivo della televisione) ma che in realtà, nonostante la sua lunga carriera iniziata alla fine del 1800, negli anni non ha mai perso il suo appeal e continua a essere ancora uno dei media più accessibili al mondo e il canale più importante per la diffusione della musica.

Una fonte di informazione e di svago insostituibile che sembra davvero non invecchiare. Scopriamo insieme come e quando è nata la radio.


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Chi ha inventato la radio

Anche se furono in molti a contribuire alla sua realizzazione, l’invenzione della radio è legata principalmente al russo Aleksandr Stepanovič Popov e all’italiano Guglielmo Marconi, che nello stesso periodo lavorarono – individualmente, ciascuno per proprio conto – alla progettazione di uno strumento in grado di inviare e ricevere segnali anche a notevoli distanze.

Fu però Guglielmo Marconi a brevettare la radio per la prima volta: era il 5 marzo del 1896 e lo fece a Londra, dove si era trasferito per motivi di studio.

Un’invenzione che cambiò il mondo e che, nel 1909, gli valse il premio Nobel per la fisica.

La prima trasmissione radiofonica in Italia

In Italia, la prima trasmissione radiofonica risale al 6 ottobre del 1924. Quel giorno, infatti, partirono ufficialmente le trasmissioni dell’URI – Unione Radiofonica Italiana, che iniziarono con l’annuncio dei programmi effettuato dalla conduttrice Maria Luisa Boncompagni.


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Le radio di design di Brionvega

Compagna di milioni e milioni di persone nel mondo, presente in quasi tutte le case, la radio è stata spesso, ed è ancora, oggetto della creatività di designer e aziende.

Una tra tutte è Brionvega, storico brand di elettronica di consumo – ancora in attività – che con la collaborazione dei più noti creativi ha dato vita a veri e propri oggetti di culto.

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Come la radio a transistor TS502, meglio nota come radio Cubo: a disegnarla, nel 1964, furono il tedesco Richard Sapper e l’italiano Marco Zanuso, con l’idea di dare vita a un oggetto funzionale da integrare nell’ambiente domestico, da esibire e non nascondere.

Diventata subito celebre per il suo connubio di affidabilità, facilità d’uso, design, tecnologia e vivacità cromatica, è ancora oggi uno degli oggetti di design più apprezzati e desiderati.

È ancora in produzione anche un’altra icona firmata Brionvega: Radiofonografo, un apparecchio musicale antropomorfico – con tanto di occhi, naso e bocca “disegnati” da manopole e pulsanti – ideato nel 1965 dai fratelli Pier Giacomo e Achille Castiglioni.

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