Collaboratrice di Immobiliare.it
Risparmiare sulla bolletta del gas e utilizzare il riscaldamento di casa in modo efficiente – evitando gli sprechi e inquinando meno – non è così complicato: ecco 10 consigli pratici da seguire e che possono assicurare un risultato tangibile.
Prestare attenzione alla manutenzione è la prima regola da seguire in questi casi. Un impianto pulito e regolato garantisce sicurezza, risparmio ed efficienza energetica. È quindi bene non lesinare sulle spese per il controllo dell’impianto, perché i benefici a lungo termine ammortizzeranno di certo i costi sostenuti.
La temperatura ideale per la casa è, da normativa, di circa 20 gradi. Non è corretto pretendere di avere in soggiorno un clima sub-tropicale. Inoltre, sapevi che ogni grado in meno fa risparmiare tra il 5% e il 10% sui consumi?
Il tempo massimo di accensione dell’impianto varia, nell’arco delle 24 ore, a seconda delle zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: al giorno sono previste 14 ore di accensione per gli impianti in zona E (in genere il Nord del Paese e le zone montane) e 8 ore in zona B (tipicamente fasce costiere del Sud Italia).
Ma al di là delle indicazioni di norma, è bene lasciare acceso il riscaldamento solo per il tempo necessario e abbassarlo, di conseguenza, se per esempio si trascorre la maggior parte della giornata fuori casa per lavoro.
Per limitare le dispersioni di calore, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete, basta un semplice foglio di carta stagnola. Provare per credere.
I serramenti di “ultima generazione” assicurano un ottimale isolamento termico, ma rappresentano una spesa non indifferente e non sempre è possibile sostituire le vecchie imposte.
Ma ci sono metodi alternativi per evitare gli spifferi e assicurarsi che gli ambienti non si raffreddino troppo, soprattutto di notte: per esempio in molti casi è sufficiente chiudere bene persiane e/o tapparelle; utilizzare tende pesanti davanti alle finestre per ridurre le dispersioni di calore.
Gli errori più comuni che ostacolano la diffusione del calore dai termosifoni? Posizionarvi davanti tende o arredi; oppure usare i radiatori per asciugare la biancheria. Insomma, per ottimizzare al meglio il riscaldamento della stanza è importante non ridurre le superfici che irradiano il calore nell’ambiente.
Quali sono i controlli che un tecnico effettua per una “diagnosi” energetica della casa? Lo stato di isolamento termico delle pareti, l’efficienza dei serramenti, la resa degli impianti di climatizzazione.
Il parere di un tecnico qualificato non è mai superfluo: solo così è possibile conoscere con esattezza quali sono gli interventi da realizzare (e magari anche in quale ordine di priorità) per rendere più efficiente la casa dal punto di vista della tenuta termica e dell’efficienza energetica.
Hai mai pensato alla possibilità di installare un impianto a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza? Si tratta di un investimento i cui vantaggi sono facilmente intuibili, ma anche di notevole impegno dal punto di vista economico.
Bisogna però considerare che questi lavori possono beneficiare di consistenti sgravi fiscali e agevolazioni fiscali, come quelli inclusi nelle misure del Superbonus 110% o dell’Ecobonus.
La tecnologia ci viene in aiuto per gestire l’impianto di casa. Le centraline di regolazione automatica della temperatura evitano sprechi e dispersioni. Anche la domotica è una soluzione: se hai già a disposizione questo tipo di impianto, assicurati di sfruttare sensori e controllo a distanza dell’impianto in modo efficace.
Le valvole termostatiche, obbligatorie per legge nei condomini, contribuiscono a ridurre i consumi fino al 20%. Servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata.