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pentole di rame
Manutenzione e Pulizia 30 settembre 2024

Come e perché stagnare le pentole di rame


Come mai le pentole in rame vanno stagnate? Come si effettua questo processo e perché si fa? Cosa sapere.
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Alice Bocca

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il rame è uno dei materiali più antichi e apprezzati per la produzione di pentole, grazie alla sua eccellente conducibilità termica, che permette una cottura uniforme e controllata. Tuttavia, questo metallo può reagire con alcuni alimenti, rilasciando sostanze potenzialmente nocive.

Per evitare questi rischi, le pentole in rame vengono spesso stagnate, ovvero rivestite con uno strato sottile di stagno all’interno. Scopriamo insieme in cosa consiste il processo di stagnatura delle pentole di rame e come viene effettuato.


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Perché le pentole di rame vanno stagnate?

Il rame, sebbene sia un metallo altamente pregiato e ampiamente utilizzato nella cucina, presenta alcune problematiche legate alla sua tossicità, in particolare per il fegato. Quando viene a contatto con alimenti acidi, il rame può dissolversi, liberando piccole quantità di metallo che possono risultare dannose per la salute.

Per garantire un uso sicuro delle pentole in rame, è essenziale che esse siano rivestite, e il materiale più comunemente impiegato per questo scopo è lo stagno. A differenza del rame, lo stagno non si corrode facilmente e non rilascia sostanze nocive durante la cottura, anche quando viene a contatto con ingredienti acidi.

Lo stagno è un composto inorganico con una tossicità molto bassa e, nel caso di un eventuale accumulo nell’organismo, è solo temporaneo e facilmente eliminabile. Questa caratteristica lo rende un’opzione ideale per rivestire le superfici interne delle pentole in rame, permettendo di sfruttare i benefici del rame senza i rischi associati alla sua esposizione diretta agli alimenti.

Come avviene la stagnatura delle pentole?

Il processo di stagnatura delle pentole in rame è un’operazione fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficacia di questi preziosi utensili da cucina. Inizialmente, si procede con la rimozione dello stagno usurato, un passaggio cruciale che assicura che la superficie sia pulita e priva di residui. Questa fase di preparazione è essenziale per garantire una buona adesione del nuovo rivestimento.

La quantità di mani di stagno applicate durante il processo varia in base al grado di deterioramento della pentola. Maggiore è l’erosione, più mani di stagno saranno necessarie per ripristinare le caratteristiche tecniche e termiche ottimali dell’utensile. L‘obiettivo finale è quello di riportare la pentola a uno stato in cui possa performare al meglio, garantendo una cottura uniforme e sicura.

La ristagnatura viene eseguita attraverso una tecnica manuale che utilizza una fiamma viva e stagno puro. Questo metodo tradizionale consente di fondere lo stagno direttamente sulla superficie in rame, creando un rivestimento omogeneo e resistente. 


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Come stagnare le pentole di rame da soli

Il primo passo per ristagnare una pentola in rame consiste nella pulizia meticolosa dell’interno. Ponete la pentola sul fuoco, riscaldandola adeguatamente. Quando raggiunge una temperatura elevata, prendete un batuffolo di cotone e imbevetelo di acido muriatico, un prodotto efficace per eliminare le impurità.

È fondamentale indossare guanti protettivi durante questa operazione e fare attenzione, poiché l’acido può essere pericoloso.

Utilizzando delle pinze, mantenete il batuffolo imbevuto di acido a una certa distanza e pulite con cura tutta la superficie interna della pentola. Questa fase è cruciale per rimuovere ogni residuo che potrebbe ostacolare l’adesione dello stagno.

Non dimenticate di indossare una mascherina protettiva: l’acido può sprigionare vapori nocivi, quindi è importante evitare l’inalazione. Dopo aver completato la pulizia, è necessario riscaldare nuovamente la pentola. Prendete quindi un pezzo di stagno puro al 100% e avvolgetelo in un batuffolo di cotone. Con movimenti rapidi e decisi, passatelo all’interno della pentola. Il calore farà sciogliere lo stagno, che si mescolerà con il cotone e formerà un tampone. Questo tamponamento rilascerà lentamente lo stagno sulla superficie interna, rivestendo la pentola in modo uniforme. Lasciate asciugare il tutto, e infine avrete completato la ristagnatura della vostra pentola.

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