Come eliminare la Legionella dai tubi?

È possibile eliminare le legionella dai tubi, evitando che l’acqua ne sia contaminata? E se sì, come? Vediamo insieme cosa sapere su questo batterio, sui problemi che può provocare e come prevenire o rimediare alla proliferazione della legionella.

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Cos’è la legionella?

La legionella, o Legionella pneumophila, è un batterio il cui nome deriva da un’epidemia che si verificò in un hotel di Philadelphia nel 1976 che, in quel momento, ositava veterani dell’American Legion. Su 4000 ospiti, 221 furono contagiati e 34 morirono.

Si scoprì che il batterio si trovava nell’impianto di condizionamento dell’albergo.

Dove si trova la legionella

Il batterio della legionella si trova:

• nelle acque sorgive e in quelle termali;
• in laghi, fiumi e stagni;
• nei serbatoi di acqua, sia calda che fredda;
• nelle torri di raffreddamento;
• nei bacini idrici artificiali;
• negli impianti di umidificazione;
• in impianti idrici e tubature.

È possibile eliminare la legionella?

La risposta breve è no: è pressoché impossibile eliminare la legionella dall’acqua una volta che sia stata contaminata.

Dal momento che vive e prolifera in ambienti acquatici, sia naturali che artificiali, è facile che contamini anche le tubature dove quella stessa acqua scorre.

Come si diffonde la legionella

Non è stato dimostrato che la legionella si trasmetta tra persone. Inoltre, non si prende bevendo l’acqua del rubinetto. Il contagio avviene invece per via respiratoria inalando o aspirando acqua infetta in forma nebulizzata, dunque gli impianti di condizionamento e di distribuzione dell’acqua sono i maggiori incriminati.

Le condizioni ideali per la legionella

Ci sono condizioni favorevoli alla proliferazione della legionella in concentrazioni che possono provocare infezioni. Tra queste:

• la temperatura dell’acqua;
• la presenza di ristagni;
• tubature ostruite o poco utilizzate;
• impianti vecchi o con scarsa manutenzione.

Come limitare la proliferazione di legionella

Eliminarla del tutto non è possibile, ma si può intervenire in molti modi per impedire la proliferazione a livelli di guardia e di conseguenza il rischio di contrarre la legionellosi. Particolarmente a rischio sono gli impianti di ospedali, alberghi, stazioni termali e strutture sportive.

È utile in questi casi procedere a periodiche disinfezioni e costante manutenzione.

Le linee guida del Ministero della Salute

Nel 2015 il Ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni hanno emanato delle linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi. Si raccomanda di:

• progettare impianti idrici e di condizionamento secondo norme igienico-sanitarie stringenti;
• procedere a una costante manutenzione, sia ordinaria che straordinaria;
• prevedere una regolare disinfezione degli impianti a rischio.

Come si fa la disinfezione?

Il trattamento di disinfezione (che dovranno effettuare degli esperti) può essere chimico o fisico. Il primo si serve di agenti chimici come cloro, acqua ossigenata o ioni d’argento, mentre il secondo sfrutta la temperatura e i raggi ultravioletti. Si possono usare anche in combinazione, come intervento una tantum o come trattamento periodico.

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