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Come progettare e fare un antibagno in una casa in cui non c'è
Ristrutturazione 23 gennaio 2025

Come progettare un antibagno in una casa in cui non c’è


Guida pratica alla realizzazione di un antibagno: normativa, requisiti tecnici e soluzioni progettuali per migliorare comfort e igiene in casa.
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Ludovica Russotti

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Progettare un antibagno in una casa priva di questo spazio è un intervento complesso che richiede attenzione sia agli aspetti funzionali che normativi. L’antibagno rappresenta una soluzione architettonica essenziale per garantire la separazione tra il bagno e gli altri ambienti della casa, contribuendo al rispetto delle normative igienico-sanitarie e migliorando la fruibilità degli spazi. In questo articolo, vedremo come fare un antibagno, analizzando gli aspetti normativi, i requisiti tecnici e le soluzioni progettuali e approfondendo le diverse opzioni per sfruttare al meglio lo spazio disponibile, massimizzando funzionalità ed estetica.

Perché è necessario un antibagno?

L’antibagno è uno spazio intermedio che separa il bagno dagli altri locali abitativi, come il soggiorno o la cucina. Questo elemento è particolarmente importante dal punto di vista igienico, poiché previene il diretto contatto tra le zone dedicate alla preparazione dei cibi e quelle destinate all’igiene personale. Inoltre, un antibagno ben progettato può migliorare il comfort e l’estetica complessiva dell’abitazione.

Secondo la normativa italiana, in particolare il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975, i bagni devono essere separati da almeno due porte quando confinano con ambienti come la cucina. Se questa disposizione non è rispettata, l’antibagno diventa obbligatorio. Tuttavia, è bene verificare le normative locali, poiché alcuni Regolamenti Edilizi Comunali potrebbero presentare ulteriori specifiche o deroghe. Per esempio, in alcune regioni, l’obbligo di antibagno potrebbe essere derogato per edifici storici o abitazioni di piccole dimensioni.

Requisiti normativi e dimensionali

Superficie minima

La progettazione dell’antibagno deve rispettare determinate specifiche dimensionali. Sebbene la normativa nazionale non imponga una superficie minima precisa, è generalmente consigliabile che l’antibagno abbia una dimensione non inferiore a 1,20 metri quadrati, con un lato minimo di almeno 1 metro per garantire la funzionalità dello spazio. In ambienti particolarmente ridotti, è possibile adottare soluzioni su misura che ottimizzino ogni centimetro disponibile.

Altezza minima

L’altezza minima richiesta per l’antibagno è di 2,40 metri, come per altri locali accessori dell’abitazione. Questa misura assicura un’adeguata ventilazione e una percezione di spazio confortevole. Tuttavia, è possibile considerare soffitti ribassati per nascondere impianti tecnici, purché venga rispettata l’altezza minima regolamentare.

Ventilazione

L’antibagno deve essere dotato di un sistema di aerazione naturale o, in alternativa, di ventilazione meccanica controllata (VMC), specialmente se non è possibile realizzare una finestra. Questo accorgimento è fondamentale per garantire un ambiente salubre e prevenire problemi legati all’umidità. La scelta di un impianto VMC silenzioso e a basso consumo energetico può migliorare ulteriormente la qualità dell’aria interna.

Obbligo di separazione

Quando il bagno principale è adiacente alla zona giorno o alla cucina, l’antibagno è obbligatorio. Nel caso di un bagno privato in una camera da letto, questa prescrizione non si applica, a meno che non si tratti dell’unico bagno presente in casa. Questa flessibilità è utile per adattare il progetto alle esigenze specifiche degli abitanti.

Soluzioni progettuali

Progettare un antibagno richiede una valutazione accurata dello spazio disponibile e delle sue possibili destinazioni d’uso. Questo spazio può svolgere diverse funzioni oltre a quella di filtro igienico tra bagno e altri ambienti. La chiave è trovare soluzioni che combinino funzionalità, estetica e conformità normativa, ottimizzando al massimo l’area a disposizione.

Identificazione dello spazio disponibile

Il primo passo per fare un antibagno è individuare lo spazio disponibile. In molte abitazioni, l’antibagno può essere ricavato:

Scelta dei materiali e delle finiture

Una volta individuato lo spazio, è importante selezionare materiali e finiture adeguati.

Pavimenti e rivestimenti devono essere resistenti all’umidità e facili da pulire. Materiali come gres porcellanato, resina o vinile rappresentano ottime opzioni, disponibili in molte varianti estetiche.

Le pareti divisorie in cartongesso sono ideali per la loro leggerezza e facilità di installazione. Se si preferisce un design più moderno, si possono utilizzare pareti in vetrocemento o pannelli modulari. Per un tocco di originalità, si possono considerare finiture decorative o superfici traslucide.

Ottimizzazione dello spazio

L’antibagno è spesso uno spazio ridotto, pertanto è essenziale ottimizzarne la funzionalità. Tra le soluzioni più comuni ci sono:

Illuminazione

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nella percezione dello spazio. Si consiglia di optare per luci a LED, preferibilmente con tonalità neutra o calda, per creare un ambiente accogliente e ben illuminato. L’inserimento di specchi e superfici riflettenti può ampliare visivamente lo spazio.

Iter operativo per realizzare un antibagno

Realizzare un antibagno è un processo che richiede un approccio metodico e ben pianificato. Ogni fase deve essere attentamente valutata per garantire un risultato conforme alle esigenze estetiche e funzionali dell’abitazione, oltre che alle normative vigenti. Ecco i principali passaggi da seguire:

  1. valutazione preliminare: analizzare la planimetria della casa per individuare lo spazio più adatto. Questa fase richiede una visione complessiva degli ambienti per integrare al meglio l’antibagno;
  2. progetto tecnico: affidarsi a un professionista per elaborare un progetto che rispetti le normative vigenti e ottimizzi lo spazio disponibile. L’utilizzo di rendering 3D può aiutare a visualizzare il risultato finale;
  3. permessi: verificare presso il Comune di residenza l’eventuale necessità di autorizzazioni edilizie o comunicazioni. Alcuni interventi potrebbero rientrare in attività di edilizia libera;
  4. esecuzione dei lavori: realizzare le opere murarie, installare le finiture e completare gli impianti elettrici e idraulici, se necessari. È fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per garantire la qualità dell’esecuzione;
  5. collaudo: controllare che l’antibagno sia conforme al progetto e funzionale. Eventuali modifiche possono essere apportate in questa fase.

Costi indicativi per costruire un antibagno

Il costo per fare un antibagno varia in base alle dimensioni, ai materiali scelti e alla complessità del progetto. Indicativamente, si possono considerare:

In totale, il costo complessivo può variare tra 2.500 e 6.500 euro, ma può aumentare in caso di personalizzazioni particolari o utilizzo di materiali di pregio.

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