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Dopo mesi di attesa e alcuni cambiamenti che hanno già riguardato diversi canali Rai e Mediaset, il nuovo digitale terrestre è pronto a partire e moltissimi italiani, a breve, saranno interessati dal passaggio alle nuove frequenze. In particolare, per le regioni settentrionali, è possibile che da gennaio bisognerà intervenire sul televisore per continuare a guardare i propri canali preferiti.
Essendo un passaggio graduale, non tutta Italia sarà interessata nello stesso momento. Se chi vive al Sud e nelle aree centrali adriatiche dovrà aspettare il secondo trimestre del 2022, le zone del centro tirrenico effettueranno il cambio entro il prossimo marzo. Per gli abitanti della Sardegna si tratta invece di un’operazione che è già avvenuta dallo scorso 15 novembre per finire il 2 dicembre.
Adesso, in particolare dal primo mese del 2022, è invece il turno delle otto regioni del Nord, nel dettaglio: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna. Qui, a partire dal 3 gennaio e fino al 15 marzo 2022 le frequenze 700 MHz in questi territori verranno spente, alcuni canali migreranno e ad altri, in particolare a quelli locali, bisognerà dire addio per sempre.
Nella maggior parte dei casi non si dovrà fare nulla e non sarà necessario cambiare il televisore, il decoder o l’antenna. Infatti dovremmo continuare a vedere la Tv esattamente come prima del cosiddetto refarming, nome dell’operazione di passaggio alle nuove frequenze, fatto salvo i canali che in ogni caso spariranno per tutti definitivamente.
Inoltre, la maggioranza dei televisori moderni ha la risintonizzazione automatica, quindi cercherà autonomamente i nuovi canali una volta effettuato il passaggio di frequenza. Se invece il proprio televisore non ha questa funzione sarà necessario agire manualmente, seguendo le istruzioni di ciascun apparecchio.
Di seguito riportiamo le date in cui avverrà il cambiamento di frequenza dei canali del digitale terrestre nelle regioni settentrionali, con il dettaglio per ciascuna provincia.