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Una scelta originale, in grado di dare nuova vita all’ambiente living. Parliamo della decisione di dipingere una parete del soggiorno di scuro, un cambiamento che può giovare alla zona giorno, e da cui è sempre possibile tornare indietro.
Il fulcro di questa decisione sta tutto nello scegliere la tonalità giusta, che sia nero, blu o un grigio scuro. Di fondamentale importanza sono gli abbinamenti cromatici con gli arredi di casa.
Si può anche optare per una scelta più osé, ovvero scegliere una boiserie tinteggiata, su una carta da parati dark o, perché no, su una quinta che integri arredi e passaggi verso altri ambienti di casa.
Scegliere il colore della parete: gli errori da evitare
Tendenzialmente, è sempre meglio evitare di dipingere una parete scura in soggiorni troppo piccoli, che risulterebbero subito “claustrofobici”.
Per non assorbire troppo la luce solare, è anche preferibile non tinteggiare la parete di fronte alle finestre, sarebbe meglio optare per quella con le aperture o per quella a lato.
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Quale può essere la parete scura?
All’interno del soggiorno, una parete scura diventa il nuovo punto focale dello spazio, e per decidere quale sia la parete migliore ci sono pochi semplici consigli: se il salotto ha una pianta rettangolare, con un lato nettamente più lungo dell’altro, colorare una parete stretta aiuta a riproporzionare l’insieme.
Se si sceglie la parete più grande, risulta sicuramente come una scelta molto forte, purché si presti attenzione alla scelta degli arredi, che devono spiccare per contrasto o, al contrario, amalgamarsi con le pareti.
Si può decidere poi di dipingere due pareti attigue, o magari anche il soffitto se le altezze lo consentono. Di solito, se la parete è colorata ma il soffitto bianco, il consiglio è di lasciare una linea di demarcazione compresa tra 5 e 25 centimetri.
La scelta è quindi molto varia, c’è solo l’imbarazzo della scelta.