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Dopo molti anni di chiusura, riapre al pubblico un luogo poco conosciuto, ma ricco di storia e dotato di grande fascino: si tratta dell’Isola Bisentina, nel lago di Bolsena.
Dove si trova l’isola Bisentina?
Il lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, nell’Alta Tuscia, particolarmente votato alla pesca e caratterizzato da coste basse e sabbiose, è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per chi ama il contatto con la natura.
Tre sono i centri principali, i piccoli comuni di Bolsena, Marta e Capodimonte, e pochi promontori interrompono la linearità del paesaggio:
- il Monte Bisenzio;
- la punta di San Bernardino;
- la penisola di Capodimonte;
- la punta di Sant’Antonio.
L’isola Bisentina, che fa parte del territorio comunale di Capodimonte, è la maggiore del lago e dista dalla riva circa 3 chilometri.
Il suo nome deriva dall’antica città etrusco-romana di Bisenzio, a testimonianza della sua lunga storia: si tratta di un luogo sconosciuto e inesplorato, ricco di testimonianze storiche e artistiche, che finalmente riapre le porte ai turisti.
La storia dell’isola Bisentina
Senz’altro di origine etrusca e poi passata ai romani, l’isola nel corso del Medioevo e poi del Rinascimento diviene prima proprietà ecclesiastica e in seguito nobiliare.
Per un lungo periodo, fa parte dei possedimenti della famiglia nobile dei Farnese, che vi fanno costruire e successivamente ampliare il sepolcro familiare.
Ne viene in possesso poi alla fine dell’Ottocento l’imprenditore piemontese Alarico Patti e, in seguito, i suoi eredi vendono l’isola alla principessa Beatrice Spada.
Quest’ultima rende l’isola la sua residenza di campagna e la abbellisce facendovi realizzare un giardino all’italiana e un piccolo porticciolo in stile liberty.
In seguito, il luogo viene ereditato da Ornella Ravaschieri Fieschi e dalla famiglia Del Drago, stirpe di Bolsena.
Nel 2017 l’isola viene acquistata dalla famiglia lombarda dei Rovati, imprenditori farmaceutici, che quest’anno hanno appunto deciso di riaprirla ai visitatori.
Cosa vedere sull’isola
A partire dal prossimo 2 luglio 2022, si potrà visitare l’isola tutti i sabati fino all’8 ottobre partendo in battello da Capodimonte; inoltre, tutte le domeniche dal 7 al 28 agosto la si potrà raggiungere con un battello in partenza dal porto di Bolsena.
Tantissime sono le cose interessanti a livello storico, artistico e architettonico che vale la pena visitare:
- il convento Francescano;
- il Malta dei Papi, sede del carcere a vita per ecclesiastici colpevoli d’eresia;
- le sette chiesette, edificate fra il XV e il XVI secolo, collocate a strapiombo sul lago e divenute meta di pellegrinaggio religioso, tra cui: l’oratorio del Monte Calvario con i preziosi affreschi di Benozzo Gozzoli, la cappella di Santa Concordia, la cappella ottagonale di Santa Caterina detta la Rocchina, attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane.
Inoltre, in occasione della straordinaria riapertura, l’isola ospiterà alcune installazioni artistiche e “Coltivare l’arte”, una rassegna curata dal gruppo Tearose di Alessandra Rovati Vitali, che ha come obiettivo quello di proteggere ed esaltare la bellezza della natura.