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Erano di domenica 29 agosto 2021 le immagini dell’incendio che, in pochi minuti, ha devastato uno degli edifici simbolo del quartiere Morivione di Milano, la Torre dei Moro, sito in via Antonini 32, nei pressi di Viale Toscana.
Oggi, a più di un anno dal disastro, torna il sorriso sul volto dei residenti dell’ex grattacielo che hanno individuato, nel progetto “Seta” dell’architetto Marco Piva, la chiave per ritornare alla normalità.
Torre dei Moro, il progetto dello Studio Marco Piva
Marco Piva, architetto milanese di fama mondiale con 3 sedi all’attivo di cui una a Milano, una a Shangai e una a Dubai, ha partecipato con il suo studio alla competizione lanciata dalle 82 famiglie rimaste senza casa nell’estate nel 2021, per la riqualificazione della Torre dei Moro.
Il progetto proposto dall’Archistar, che al momento si sta occupando anche della costruzione, in Cina, delle residenze Torino Lamborghini Towers, prevede il ripristino della facciata originaria (salvo la grande vela, probabilmente complice della rapida diffusione delle fiamme divampate ad agosto), con l’utilizzo di materiali totalmente ignifughi, ma in chiave moderna e in linea con le necessità dei suoi condòmini.
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L’idea, spiega Piva, è nata dal desiderio di restituire ai legittimi proprietari un affaccio su Milano che riuscisse a unire estetica e funzionalità in un equilibrio che restituisse una visione d’insieme sinuosa e, al tempo stesso, “calda”.
Così i balconi e i terrazzi – che ospiteranno delle fioriere, a differenza della proposta del collega Boeri di inserire vasche piene di verde – abbracceranno l’intero edificio con un naturale senso di apertura sulla profondità della Città.
Torrei dei Moro, lo studio per la riqualificazione
La scelta di procedere con una riqualificazione gentile e poco invasiva deriva dagli studi effettuati sul campo dall’architetto stesso e dal suo team.
Dopo aver ricevuto l’invito da parte degli ex residenti di Via Antonini 32 a partecipare alla gara per il ripristino dell’edificio – ha spiegato Marco Piva -, la prima cosa fatta è stata valutare lo stato delle macerie al fine di presentare un progetto che fosse in linea con le necessità e le capacità strutturali del grattacielo.
I lavori, che avranno inizio nei prossimi mesi, saranno, a detta di Piva, molto veloci, grazie alla semplicità dei materiali scelti.
*Immagine di copertina – Credits to: arketipomagazine.it