Buone le performance del mercato immobiliare della montagna nelle principali località europee. Italia inclusa. A evidenziare il trend è una recente indagine del Sole24Ore.com, in cui si sottolinea che, grazie anche alle conseguenze dell’emergenza sanitaria, si è registrata accelerazione nella vendita e nell’acquisto di immobili, soprattutto di seconde case, con prezzi sempre più alti e numerosi investimenti da parte di compratori con un ampio portafoglio.
Cambiano le esigenze della quotidianità
Il Covid avrebbe spinto le compravendite ad alta quota: le varie restrizioni e il maggior ricorso da parte di sempre più numerose aziende allo smart working unito al desiderio per molti di vivere più a contatto con la natura, hanno contribuito a risvegliare l’interesse per gli immobili in montagna, un segmento che prima della pandemia risultava essere infiacchito.
Secondo infatti quanto reso noto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa – e riportato nel servizio del Sole24Ore.com – nel primo semestre del 2021 la percentuale di chi ha deciso di comprare casa in montagna si è posizionata al 6,4%, in crescita rispetto al 5,5% del periodo precedente al Covid.
Casa in montagna, le località più lussuose
Molto interessanti oggi per gli investitori, che in alcuni casi sono diventati anche residenti, sono gli immobili di lusso nelle più note mete esclusive, dove si evidenzia un incremento dei prezzi consistente.
È questo ad esempio il caso di St. Moritz, dove in un anno i prezzi di acquisto sono aumentati del 17% e dove si possono trovare quotazioni che vedono fino a 22.700 euro per metro quadro; a seguire c’è Klosters con un +14,4% e 12.800 euro al mq. In generale sono le mete di Francia e Svizzera a registrare i maggiori incrementi a livello di prezzi. Bene anche quanto accade in Italia dove, proprio secondo i dati di Immobiliare.it, Cortina d’Ampezzo si guadagna il primato di località dove i prezzi sono più alti (10.237 al metro quadro) seguita da Courmayeur (7.184 euro al metro quadro).
di Francesca Lauritano