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Uno dei frangenti in cui risulta fondamentale l’instaurazione di un rapporto diretto e dinamico tra il municipio e la parte interessata è quello che riguarda la concessione di un titolo edilizio.
Stiamo parlando del documento che certifica la possibilità per un cittadino di predisporre un intervento su uno stabile, un edificio o un semplice fabbricato di sua proprietà.
Ottenere un titolo edilizio: cosa bisogna fare per ottenerne il rilascio?
In particolare, per ottenere il rilascio del documento in oggetto, il titolare dell’immobile deve presentare agli uffici municipali preposti il certificato di proprietà e la cosiddetta DIA, ovvero la Dichiarazione di Inizio Attività Edilizia.
Quest’ultima va fornita quando si intende procedere per la realizzazione di un’opera di manutenzione straordinaria, quando si apre un cantiere di restauro conservativo o si predispongono lavori di ristrutturazione.
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Rilascio titolo edilizio: cosa dice la legge
La legislazione in materia – tramite diverse sentenze emesse dai giudici dei Tribunali amministrativi regionali – fa inoltre un passo in più e dispone che la verifica del possesso di tutti i documenti preliminari da parte del singolo cittadino sia a carico del comune competente, che deve accertare l’esistenza e l’idoneità di tutta la documentazione necessaria per procedere.
Questo aspetto è molto importante qualora si manifestino altri legittimi proprietari dell’immobile che si oppongono alle ragioni del richiedente.
Nei casi come questo, la magistratura ha specificato che rimane sempre onere del municipio quello di controllare che tutte le parti in causa abbiano diritto ad esprimersi (con conseguente esonero del cittadino dal dover presentare altra documentazione preliminare oltre a quella già citata in precedenza).