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La vita in condominio è spesso costellata di incomprensioni, difficoltà e tante lamentele tra gli inquilini.
Tra le lagnanze più comuni che i condomini di uno stabile numeroso si troveranno a fare o ricevere ci sono di certo i rumori molesti e tra questi anche il fastidio causato dal pianto di un neonato, ogni notte per un tempo prolungato.
Davvero un inquilino può avere la freddezza di lamentarsi per il pianto di un neonato? Accade raramente, proprio perché si tratta di un rumore inevitabile e di breve durata nel tempo, e soprattutto perché sembra inadeguato reclamare con i genitori per il pianto del figlio.
Però, è facoltà dei condomini lamentarsi per il pianto di un neonato incaricando, in certi casi anche l’amministratore di condominio a trovare soluzioni.
Può un condomino lamentarsi per il pianto di un neonato?
Il pianto del neonato, soprattutto notturno, può rientrare tra i rumori molesti che, effettivamente, producono un reale fastidio se si vive in uno stabile.
Quindi sì, un condomino potrebbe presentare le proprie lamentele per il disturbo che accusa, soprattutto se il pianto avviene durante la notte.
Bisogna puntualizzare che per risultare davvero oggetto di lamentela, il pianto deve essere pianto continuo e forte, che disturbi non solo un appartamento ma più vicini contemporaneamente. In questo caso, allora sarà possibile procedere con una lettera formale di lamentela all’amministratore.
Se si tratta invece di un normale pianto di neonato, che avviene ogni tanto e senza prolungarsi troppo nel tempo, difficilmente potrà essere motivo di protesta, soprattutto se è dimostrata la buona fede dei genitori nel fare il possibile per evitare di creare disagi agli altri condomini.
Raramente comunque una lamentela del caso finisce in Tribunale: se i genitori sono attenti e fanno di tutto per accudire il neonato che purtroppo strilla, non ci sono le basi per una denuncia in Tribunale e di certo non sarebbe un successo per chi accusa. Nessun giudice darà torto a una coppia di genitori che cercano di quietare il neonato che strilla.
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Consigli utili
Ecco alcuni consigli utili:
- La prima cosa che i genitori possono fare è cambiare la posizione della culla, spostando il bimbo in una area della casa che ha meno contatto con le zone notte dei vicini.
- Se il pianto è continuo, sarà premura dei genitori chiedere consiglio al pediatra che potrà seguire al meglio il piccolo.
- Una soluzione efficace può essere quella di insonorizzare le pareti e il soffitto della stanza del bambino, prima della sua nascita. Una soluzione attuabile facilmente, grazie a pannelli fonoassorbenti che si trovano in commercio, anche per il fai da te.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.