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Matera
Italia 29 dicembre 2024

10 curiosità sulla Basilicata, la nota “Lucania”


Dai Sassi di Matera ai laghi vulcanici di Monticchio, passando per il Cristo Redentore e il Carnevale di Tricarico: 10 curiosità sula Basilicata.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Incastonata tra montagna (Appennino) e mare (Tirreno e Ionio), la Basilicata, chiamata anche Lucania, è una regione del Sud Italia capace di sorprendere chi la visita per la prima volta. Meno conosciuta rispetto ad altre mete italiane, custodisce in realtà un patrimonio unico e straordinario fatto di storia millenaria, paesaggi incantevoli e tradizioni antichissime.

Ecco dieci curiosità per scoprire il fascino nascosto di questa meravigliosa terra.

I Sassi di Matera: un viaggio nella preistoria

I Sassi di Matera sono un complesso di abitazioni rupestri scavate nella roccia calcarea, che testimoniano una continuità abitativa sin dal Paleolitico, rendendo Matera una delle città più antiche del mondo. Le strutture, distribuite nei quartieri del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano, rappresentano un esempio unico di adattamento umano all’ambiente naturale.

Fino agli anni ’50, le condizioni di vita nei Sassi erano estremamente precarie; le famiglie condividevano spazi angusti con gli animali domestici, senza accesso a servizi igienici adeguati. Nel 1993, l’UNESCO ha riconosciuto i Sassi di Matera come Patrimonio dell’Umanità, sottolineando l’importanza storica e culturale di questo insediamento. Negli ultimi decenni, grazie a interventi di recupero e valorizzazione, i Sassi sono stati trasformati in strutture ricettive, musei e ristoranti, mantenendo intatto il loro fascino originario e contribuendo al rilancio turistico e culturale della città.

Potenza: la città delle cento scale

Capoluogo della Basilicata, Potenza è conosciuta come “la città delle cento scale” per via della sua particolare topografia. Una caratteristica nata dalla necessità di collegare i diversi livelli della città, costruita su un’altura a 819 metri sul livello del mare (vanta infatti il primato di capoluogo più alto di Italia).

Lungo le scalinate si incontrano scorci e panorami che raccontano la storia della città, dalle chiese medievali agli edifici ottocenteschi. Negli ultimi anni, Potenza ha arricchito il suo antico centro storico con percorsi pedonali e moderni ascensori, rendendo più agevole visitare la città, senza alterarne il fascino.

I timbri del pane: una tradizione familiare

In Basilicata, il pane è considerato un simbolo sacro, e i timbri del pane rappresentano una tradizione familiare che affonda le sue radici nel Medioevo. Questi strumenti artigianali, realizzati principalmente dai pastori durante i periodi di transumanza, erano utilizzati per marchiare le forme di pane prima della cottura nei forni comunitari, permettendo così di distinguere i prodotti delle diverse famiglie.

Ogni famiglia possedeva un timbro unico, spesso decorato con simboli religiosi, figure umane o animali, e recante le iniziali del capofamiglia. Inoltre, il timbro del pane poteva essere offerto come pegno d’amore. Un uomo lo donava alla donna amata come proposta di matrimonio; se accettato, il timbro simboleggiava l’unione imminente.

Il Carnevale di Tricarico: un rito propiziatorio

Il Carnevale di Tricarico è una celebrazione unica, profondamente radicata nei ritmi agricoli e nella spiritualità rurale. Le maschere, che rappresentano mucche e tori, sfilano per le strade accompagnate dal suono ipnotico dei campanacci. Questa tradizione, che richiama antichi riti pagani, simboleggia il ciclo della fertilità e l’armonia tra uomo e natura.

Durante il Carnevale, il borgo di Tricarico si trasforma in un vero e proprio  palcoscenico vivente, coinvolgendo abitanti, visitatori e turisti in un’esperienza indimenticabile.

Il Cristo Redentore di Maratea: un simbolo di pace

Il Cristo Redentore di Maratea, con i suoi 21,13 metri di altezza e un’apertura delle braccia di circa 19 metri, domina il Golfo di Policastro dalla cima del Monte San Biagio, a un’altitudine di circa 640 metri sul livello del mare. Realizzata tra il 1963 e il 1965 dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti su commissione del conte Stefano Rivetti di Val Cervo, la statua è composta da un particolare impasto di cemento misto a scaglie di marmo di Seravezza, conferendole un aspetto candido e luminoso.

La figura raffigura un Cristo giovane, con capelli corti e barba appena accennata, le braccia aperte in un gesto di accoglienza e protezione rivolto verso l’entroterra, a simboleggiare un abbraccio benevolo verso la comunità di Maratea. 

La Cripta del Peccato Originale: la Cappella Sistina della Basilicata

La Cripta del Peccato Originale è un esempio di arte rupestre in Italia.

Situata lungo la Gravina di Matera (incisioni erosive simili a canyon), questa cripta del IX secolo presenta affreschi che raccontano episodi biblici con uno stile pittorico ricco di simbolismi. Spesso definita la “Cappella Sistina del rupestre”, è un luogo che unisce spiritualità, arte e storia.

La melanzana rossa di Rotonda: una rarità lucana

Unica nel suo genere, la melanzana rossa di Rotonda (di colore rosso-arancio), deve il suo aspetto al sole intenso della Basilicata. Coltivata esclusivamente nell’area del Parco Nazionale del Pollino e riconosciuta con il marchio di Denominazione di Origine Protetta, DOP, possiede un sapore intenso che si combina con una straordinaria versatilità in cucina.

Dai sottaceti alle conserve, la melanzana rossa è protagonista di ricette che raccontano la tradizione culinaria lucana.

Dolomiti Lucane: il cuore selvaggio della Basilicata

Le Dolomiti Lucane, con le loro spettacolari e impressionanti pareti rocciose, offrono un paesaggio che sembra uscito da un set cinematografico. A ridosso di questa bellezza naturale, sorgono i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa che sembrano scolpiti nella pietra.

Oltre ad attività come il trekking, i visitatori più avventurosi possono provare l’emozione del Volo dell’Angelo, viaggiando sospesi tra i due centri abitati grazie ai cavi di acciaio che li collegano, ammirando il paesaggio e le valli sottostanti ad una velocità di oltre 100 km/h.

Dolomiti Lucane

Craco, il borgo fantasma

Craco, situata in provincia di Matera, Basilicata, è un affascinante borgo medievale abbandonato, noto come “la città fantasma”. Le sue origini risalgono all’VIII secolo a.C., con una storia segnata da eventi sismici e frane.

Nel 1963, una frana costrinse gli abitanti a evacuare gradualmente il centro storico, trasferendosi nel vicino Craco Peschiera. Intorno agli anni ’80, il borgo di Craco fu completamente abbandonato, trasformandosi in una suggestiva testimonianza del passato. Oggi, attira visitatori per la sua atmosfera surreale e il fascino delle sue rovine, che includono una torre normanna del XIII secolo e i resti di antiche abitazioni arroccate sulla collina.

Craco

La sua particolare estetica ha reso il borgo un set cinematografico ambito; oltre a “La passione di Cristo” di Mel Gibson, vi sono state girate scene di film come “King David” con Richard Gere e “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo.

I laghi vulcanici di Monticchio: un’oasi di tranquillità

I laghi di Monticchio, due gemme incastonate nel cratere del Monte Vulture, offrono un paesaggio unico e un ambiente ricco di biodiversità. Qui si possono avvistare rari esemplari di flora e fauna, come la Bramea del Vulture, una farfalla notturna endemica. L’area è ideale per escursioni a piedi o in bici, offrendo relax e contatto con la natura.

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