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Italia 10 ottobre 2025

Dove si possono trovare i geyser in Italia?


Ecco dove si trovano i geyser in Italia, tra Toscana, Lazio e Campania: vapore, acqua bollente e paesaggi unici nella natura.
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Caterina Vasaturo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Quando pensiamo ai geyser, la mente corre subito all’Islanda, alla Nuova Zelanda o al parco di Yellowstone. Ma pochi sanno che anche l’Italia custodisce delle sorprendenti manifestazioni geotermiche: soffioni boraciferi, getti di vapore e sorgenti bollenti che offrono uno spettacolo naturale affascinante, a tratti lunare.

Scopriamo dove si trovano in Italia.

Geyser in Italia: esistono davvero?

In Italia non ci sono geyser attivi nel senso più tecnico del termine, cioè getti intermittenti di acqua bollente e vapore che fuoriescono da cavità sotterranee a intervalli regolari. 

Esistono, però, fenomeni geotermici molto simili, come i soffioni boraciferi, le fumarole, i laghetti di fango bollente e le sorgenti termali naturali, che testimoniano un’intensa attività sotterranea.

La Valle del Diavolo, Larderello (Toscana)

Se c’è un luogo che può essere considerato la patria italiana dei “geyser”, è senza dubbio Larderello, in provincia di Pisa, nella Valle del Diavolo. Qui, sin dal XIX secolo, l’uomo ha imparato a sfruttare l’energia naturale della terra, ed è questo il primo luogo al mondo in cui si produsse energia elettrica da vapore naturale, nel lontano 1904

Ancora oggi, l’area produce una quantità significativa dell’elettricità toscana.

Qui si possono ammirare:

Tappa imperdibile il Museo della Geotermia, dove è possibile capire come funziona l’energia geotermica e la storia dello sfruttamento del vapore sotterraneo.

Caldara di Manziana (Lazio)

Nel cuore del Lazio si trova un altro luogo sorprendente e poco conosciuto: il Monumento Naturale della Caldara di Manziana. Situata a circa un’ora da Roma, questa vasta conca di origine vulcanica — chiamata anche “callara” — si estende per circa 90 ettari e rappresenta uno dei biotopi più affascinanti del Centro Italia.

L’accesso alla Caldara è già di per sé un piccolo viaggio: si attraversa un inaspettato bosco di betulle, raro a queste latitudini, per poi giungere a un paesaggio quasi lunare, brullo e solcato da vapori sulfurei. Al centro si apre un’area paludosa da cui si innalza il geyser principale, circondato da numerose altre piccole sorgenti che ribollono e sprigionano un intenso odore di zolfo.

Questo spettacolare scenario naturale è il risultato dell’antica attività vulcanica dei Colli Sabatini, che si è sviluppata tra 40.000 e 600.000 anni fa, e che ancora oggi lascia tracce visibili di un passato geologico in continuo fermento.

caldara di manziana

Monterotondo Marittimo (Toscana)

A pochissima distanza da Sasso Pisano, si incontrano l’incantevole borgo di Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto, dove si estende il Parco Naturalistico delle Biancane, una delle aree geotermiche più suggestive d’Italia. Il nome deriva dalle rocce bianche, scolorite dal calore e dai vapori solforosi.

L’area regala incredibili percorsi escursionistici tra le fumarole e i getti di vapore e la possibilità di osservare in maniera diretta manifestazioni geotermiche naturali, accessibili in tutta sicurezza.

Non mancano bagni termali naturali nelle vicinanze, perfetti per una giornata di relax.

Latera e Acquapendente (Lazio)

Spostandosi nell’Alta Tuscia, al confine tra Toscana, Lazio e Umbria, si trova la zona di Latera e Acquapendente.

Qui il sottosuolo è ancora attivo, con presenza di sorgenti calde, emissioni di gas e attività geotermica residuale.

Si possono esplorare vecchi impianti geotermici (oggi dismessi ma visitabili), aree naturali dove osservare emissioni spontanee di vapore, e raggiungere il vicino Lago di Bolsena, perfetto per una gita rilassante.

Sasso Pisano (Toscana)

Non lontano da Larderello si trova Sasso Pisano, borgo circondato da fumarole, pozze di fango ribollente e sorgenti termali.

Merita una visita il Parco delle Fumarole, paesaggio quasi alieno, dove la terra si mostra nuda e primordiale. Le tonalità intense e insolite catturano subito l’occhio, disegnando una scenografia affascinante e surreale. Tra le rocce spoglie e i sentieri naturali si incontrano colonne di vapore, sbuffi di gas, pozze di acqua calda e laghetti di fango in continuo movimento. Le solfatare — aperture da cui fuoriescono vapore acqueo, anidride carbonica e idrogeno solforato — creano attorno a sé incrostazioni gialle di zolfo, frutto dell’ossidazione dei gas. 

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