Sanremo, perché il Festival si svolge sempre a febbraio?

Febbraio. Sanremo. Due parole che, da oltre settant’anni, evocano nell’immaginario collettivo italiano musica, fiori, emozioni e qualche polemica. Ma perché proprio febbraio? Cosa lega indissolubilmente il Festival della canzone italiana a questo mese, generalmente considerato uno dei più grigi e freddi dell’anno?

Per svelare questo mistero, dobbiamo tuffarci nel passato, tra le origini della radio e i fasti del Carnevale, e scoprire come un’idea nata per caso si sia trasformata in un evento capace di catalizzare l’attenzione di milioni di persone.

Dalle origini della radio alla nascita del Festival

Prima di Sanremo, c’era la radio. Il 1924 segna l’inizio delle trasmissioni radiofoniche in Italia, con l’URI (Unione Radiofonica Italiana), poi diventata EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) e infine Rai (Radio Audizioni Italiane) nel 1944.

Nel 1955, il Comune di Sanremo pubblica un annuncio sul Corriere della Sera per promuovere le attività turistiche della città. Tra queste, spicca una competizione canora organizzata dalla RAI. La scelta di febbraio non è casuale: l’idea è quella di lanciare nuove canzoni da ballare durante il Carnevale, festa popolare che si celebra proprio in quel periodo.

Un’altra possibile spiegazione

Ma c’è anche un’altra ipotesi che potrebbe spiegare la scelta di febbraio per il Festival. Secondo questa ricostruzione, l’idea della kermesse canora sarebbe nata da Pier Busseti, ispirato dal successo del festival di Viareggio. Busseti, insieme ad Amilcare Rambaldi, coinvolse il giornalista Angelo Nizza e il direttore del Casinò Angelo Nicola Amato per dare vita al progetto.

La decisione di organizzare il Festival nei mesi invernali, e in particolare a febbraio, potrebbe essere stata dettata dalla volontà di incrementare il turismo a Sanremo.

La prima edizione del Festival si tenne il 29 gennaio 1951 nel salone delle feste del Casinò, condotta da Nunzio Filogamo. Nonostante l’accoglienza fredda da parte della stampa e del pubblico, l’evento segnò l’inizio di una lunga tradizione.

Un legame indissolubile

Da allora, il Festival e il mese di febbraio sono diventati quasi sinonimi. La kermesse canora, con la sua capacità di unire generazioni e di far discutere, si conferma un evento imprescindibile nel panorama culturale italiano. E anche se nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni, la sua collocazione temporale è rimasta invariata, a testimonianza di un legame indissolubile con la tradizione e con il periodo del Carnevale.

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