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Paola, Calabria
Italia 25 novembre 2024

Perché la città di Paola si chiama così?


L'origine del nome della città di Paola è avvolta nel mistero: da riferimenti normanni e romani alla sua ricchezza pastorale, ecco cosa sapere.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Paola, incastonata tra le colline della costa tirrenica calabrese, è un piccolo gioiello della provincia di Cosenza, che attira i visitatori grazie alla presenza del suo mare cristallino. Nota per essere la città natale di San Francesco da Paola, patrono della Calabria, vanta un mix unico di spiritualità, bellezze naturali e tradizioni.

Un mistero avvolge persino l’origine del suo nome, su cui ancora oggi storici e linguisti dibattono, aggiungendo un’aura enigmatica al fascino della città.


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La storia del nome della città di Paola

La storia del nome della città di Paola affonda le sue radici nell’XI secolo, quando appare per la prima volta menzionato come tenimentum Paulae. Questo riferimento è legato ai possedimenti del nobile normanno Roberto Bohon di Fuscaldo. Nonostante la scarsità di documenti antichi, l’interesse per l’origine del toponimo ha animato il dibattito tra eruditi e storici fin dal XVI secolo.

Tra le prime interpretazioni spicca quella del sacerdote Gabriele Barrio, che collegò il nome Paola all’antico insediamento enotrio di Patycos, citato da Stefano Bizantino e, prima di lui, da Ecateo di Mileto. Tuttavia, si tratta di un’ipotesi basata più sull’assonanza che su evidenze storiche.

L’ipotesi romana: l’eredità di Lucio Emilio Paolo

Un’altra teoria attribuisce il nome Paola a Lucio Emilio Paolo, console romano che, secondo alcune fonti, stabilì la propria residenza nella zona durante la conquista romana della Calabria. La spiegazione si inserisce nel contesto dell’espansione romana, che vide una profonda riorganizzazione agricola e territoriale.

Sul territorio sono emersi resti di villae romane (come quella scoperta in contrada Cutura) che testimoniano l’importanza di questa zona durante l’età imperiale.

Il significato latino di “Pabula” e l’origine pastorale

L’interpretazione storica più accreditata associa il nome Paola al termine latino Pabula, che significa “terra da pascolo”. Questa teoria trova conferma in documenti che descrivono Paola come un casale dipendente da Fuscaldo, amministrato dai marchesi Spinelli.

Il territorio era caratterizzato da una ricca vegetazione, utilizzata per il pascolo degli animali, consolidando così l’identità agricola della regione.

Influenze storiche e culturali sulla città di Paola

Durante l’età ellenistica, il territorio di Paola era parte del comprensorio di Clampetia, un importante centro brettio. Successivamente, sotto il dominio bizantino e normanno, Paola si trasformò in un crocevia culturale e religioso. I monaci basiliani fondarono monasteri che fungevano da centri spirituali e amministrativi.

Nel periodo normanno, la costruzione del castello di Paola (1110 circa) consolidò l’importanza strategica del luogo, mentre le successive dominazioni angioine e aragonesi segnarono una crescita urbana e sociale, culminando con il riconoscimento di Paola come città da parte di Ferdinando II di Aragona.

Come si chiamano gli abitanti di Paola?

Gli abitanti di Paola si chiamano paolani e rappresentano una comunità di circa 16.000 persone. Oggi Paola è conosciuta soprattutto per essere la città natale di San Francesco di Paola, il fondatore dell’Ordine dei Minimi.

Il Santuario a lui dedicato rappresenta una delle principali mete religiose della Calabria.

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