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agricoltura sostenibile
Italia 28 aprile 2022

Torino promuove un progetto per riconvertire terre inquinate in suolo fertile


Torino si fa promotrice di un vero cambiamento green grazie a un progetto volto a riqualificare terreni inquinati in aree fertili sperimentato nella zona di Mirafiori.
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Linda Compagnoni

Collaboratrice di Immobiliare.it

Torino si impegna in un progetto innovativo, volto a trasformare terreni inquinati in aree verdi fertili e fruibili in sicurezza. I terreni presi in considerazione per l’iniziativa corrono lungo il torrente Sangone.

Nella zona di Mirafiori è stata individuata un’area di circa 1.500 metri quadrati nella quale sperimentare un nuovo olio, risultato della miscelazione di due principali componenti:

Il risultato è un terriccio in grado di sostituire il terreno agricolo inquinato per la piantumazione di alberi e arbusti. Le piante interessate dal progetto sono prevalentemente locali, più alcuni nuovi esemplari: tutte costantemente monitorate dai ricercatori dell’Università di Torino e messe a confronto con la crescita di altri esemplari piantati su terreni non trattati.

Il futuro del progetto e i risultati di oggi

Il progetto potrebbe risultare determinante per la riqualificazione di molte aree verdi urbane il cui terreno spesso non presenta caratteristiche adatte per la piantumazione.

L’iniziativa per generare nuovo suolo senza prelevare terra fertile dalle campagne è sostenuta da una collaborazione tra pubblico e privato della quale fanno parte anche: l’Enviroment Park, le società Dual srl, Acea Pinerolese e Ccs.

Oggi i risultati del progetto sono positivi: circa l’85% degli alberi e il 66% degli arbusti piantati nel suolo arricchito con il nuovo olio ha attecchito bene contro il 74% e 40% di quelli piantati nel terreno non trattato. Laura Ribotta, ingegnera ambientale dell’area Innovazione e Fondi europei del Comune spiega che “nella giornata mondiale della Terra è importante evidenziare da una parte l’economia circolare che anima questo progetto, dal momento che viene riutilizzata terra estratta durante la realizzazione di infrastrutture, non sempre facile da smaltire. Dall’altra si evita il consumo di terreno agricolo, che è una risorsa importantissima ma non illimitata”.

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