Milano-Cortina 2026: ecco quali saranno i quartieri interessati

Il 6 febbraio 2026 si accenderanno le luci a San Siro per l’evento sportivo più atteso, le olimpiadi invernali. Dalla Lombardia alle vette innevate delle Dolomiti, l’Italia si prepara a ospitare la sua terza edizione dei Giochi olimpici invernali che vedranno Milano e Cortina d’Ampezzo “giocare” in tandem, a vent’anni di distanza esatti da Torino 2006, due anni dopo Parigi 2024.

Montagne e paesaggi urbani faranno da palcoscenico a un evento che non solo trasformerà il volto delle città coinvolte, ma lascerà un’impronta indelebile nella memoria collettiva del Paese. Scopriamo quali saranno i quartieri milanesi interessati e pronti a una riconversione urbana. 

Quali gare a Milano 2026?

Alcuni quartieri del capoluogo lombardo saranno interessati da opere di rigenerazione e trasformazione urbanistica, proprio come accadde in occasione di Expo 2015. In città si stanno già pianificando grandi progetti e stanziando investimenti per accogliere l’evento sportivo più importante del mondo: Milano-Cortina 2026.

Con una consolidata esperienza nell’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 confermano il ruolo della città quale epicentro dello sport, tanto per gli appassionati quanto per gli atleti in gara in nuove strutture sportive e in quelle riconvertite.

Alcuni impianti già esistenti a Milano saranno sede di gare o teatro di competizioni, di eventi collaterali e di intrattenimento. In particolare, saranno coinvolti i seguenti impianti sportivi della città:

• San Siro Olympic Stadium: gare e cerimonia di apertura olimpica;
• Milano Ice Skating Arena: short track e pattinaggio di figura;
• Milano Ice Park: hockey su ghiaccio e pattinaggio di velocità; 
• Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena: hockey su ghiaccio e paraice hockey.

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Quali sono i quartieri delle Olimpiadi di Milano

Diversi quartieri e aree di Milano sono già interessati da interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, in vista delle Olimpiadi (dal 6 al 22 febbraio 2026) e delle Paralimpiadi (dal 6 al 15 marzo 2026). Ecco quali sono i distretti maggiormente coinvolti, dove si prospettano grandi cambiamenti per il futuro:

• Scalo di Porta Romana: questo quartiere ospiterà il Villaggio Olimpico, con 1260 posti letto per gli atleti. Una volta terminati i Giochi, sarà riconvertito in un campus con residenze per studenti;
• Rho, quartiere fieristico: qui sarà collocato il Media Centre principale, da allestire in spazi esistenti;
• Quartiere Santa Giulia: in quest’area sorgerà il Palaitalia, un’arena da 15mila posti, moderna e polivalente. È uno dei progetti più ambiziosi dell’intero investimento. Questa struttura sportiva è stata progettata per riqualificare il quartiere e diventare punto di riferimento per la comunità;
• Piazza Duomo e quartiere Duomo: la piazza più iconica della città sarà trasformata in Medal Plaza, il luogo delle cerimonie di premiazione. Con la benedizione della Madonnina, simbolo dei milanesi, diventerà il centro delle celebrazioni olimpiche;
• Quartiere Lampugnano: il palazzetto dello Sport ex Palatrussardi, oggi noto come PalaSharp, è oggetto di un importante intervento di recupero;
• Assago: è previsto l’ampliamento dello storico Mediolanum Forum di Assago, sede di eventi e concerti internazionali. In programma c’è anche la trasformazione dell’Allianz Cloud (ex Palalido), per ospitare le gare di diverse discipline. 

Questi, e altri progetti, trasformeranno alcune aree di Milano in quartieri più moderni e funzionali, e offriranno anche nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per la comunità. Le olimpiadi rappresentano indubbiamente una vetrina mondiale per il made in Italy. 

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