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Il ponte stampato in 3d ad Amsterdam
Mondo 26 luglio 2021

Amsterdam inaugura il suo primo ponte stampato in 3D, interamente in acciaio


La regina dei Paesi Bassi in persona partecipa all’innovativa inaugurazione del primo ponte realizzato con la tecnica della stampa in 3D e interamente in acciaio.
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Linda Compagnoni

Collaboratrice di Immobiliare.it

Amsterdam, la Venezia del Nord Europa, conta oggi un nuova struttura arrivata direttamente dal futuro: il primo ponte interamente in acciaio inossidabile realizzato con la tecnica della stampa in 3D. La struttura misura 12 metri ed è stata progettata per l’attraversamento pedonale del canale Oudezijds Achterburgwal.

L’opera è stata inaugurata giovedì 25 luglio 2021, con una cerimonia all’insegna dell’innovazione. La regina Máxima dei Paesi Bassi in persona era presente all’evento ed è stata proprio lei ad azionare il robot che, in piena autonomia e armato di forbici, ha tagliato il nastro.

Un ponte lungo sei anni: il progetto

Il progetto, iniziato nel 2015, ha visto la sua completa realizzazione nel 2021. La definitiva costruzione del ponte, a sei anni dalla sua ideazione, è stata a opera di specifici bracci meccanici che hanno prima assemblato e poi saldato i vari strati di acciaio inox. Il risultato? Un unico “pezzo” di 4,5 tonnellate poi installato per intero in loco e inaugurato qualche giorno fa.

Il primo di una serie?

Potrebbe essere solo l’inizio. All’interno di quest’opera sono stati inseriti dei sensori che monitorano costantemente le sollecitazioni ricevute dal ponte e il suo stato di salute. Grazie a queste informazioni sarà possibile ottenere costantemente informazioni su parametri come corrosione, cambiamenti di carico, condizioni ambientali e uso da parte dei pedoni: dati utili agli algoritmi di machine learning per la futura fabbricazione di strutture più grandi e più efficienti.

Mark Girolami, docente di ingegneria civile dell’Università di Cambridge e direttore del programma di Data-Centric Engineering dell’Alan Turing Institute si dice positivo riguardo la potenzialità del progetto: «Il ponte non solo ha un design straordinario, ma con i suoi sensori apre anche la strada a rivoluzionarie tecnologie digitali. Si tratta di un passo significativo verso la realizzazione di enormi cambiamenti nel modo in cui pensiamo e miglioriamo il mondo dell’ingegneria e il nostro ambiente costruito».

Un autentico gioco di squadra

Il ponte risulta costruito, o meglio stampato, dalla startup olandese MX3D, ma non sarebbe stato possibile senza la grande collaborazione di aziende partner: alla progettazione Joirs Laarman Lab, per la metallurgica ArcelorMittal, sul settore digitale troviamo Autodesk, Lenovo si è dedicata alla sensoristica computazionale, per le costruzioni MX3D ha collaborato con Heijmans, nella robotica sì è schierata la ABB Robotics e la Air Liquide-Oerlikon si è infine occupata delle saldature.

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