Collaboratrice di Immobiliare.it
Amsterdam, la Venezia del Nord Europa, conta oggi un nuova struttura arrivata direttamente dal futuro: il primo ponte interamente in acciaio inossidabile realizzato con la tecnica della stampa in 3D. La struttura misura 12 metri ed è stata progettata per l’attraversamento pedonale del canale Oudezijds Achterburgwal.
L’opera è stata inaugurata giovedì 25 luglio 2021, con una cerimonia all’insegna dell’innovazione. La regina Máxima dei Paesi Bassi in persona era presente all’evento ed è stata proprio lei ad azionare il robot che, in piena autonomia e armato di forbici, ha tagliato il nastro.
Il progetto, iniziato nel 2015, ha visto la sua completa realizzazione nel 2021. La definitiva costruzione del ponte, a sei anni dalla sua ideazione, è stata a opera di specifici bracci meccanici che hanno prima assemblato e poi saldato i vari strati di acciaio inox. Il risultato? Un unico “pezzo” di 4,5 tonnellate poi installato per intero in loco e inaugurato qualche giorno fa.
Potrebbe essere solo l’inizio. All’interno di quest’opera sono stati inseriti dei sensori che monitorano costantemente le sollecitazioni ricevute dal ponte e il suo stato di salute. Grazie a queste informazioni sarà possibile ottenere costantemente informazioni su parametri come corrosione, cambiamenti di carico, condizioni ambientali e uso da parte dei pedoni: dati utili agli algoritmi di machine learning per la futura fabbricazione di strutture più grandi e più efficienti.
Mark Girolami, docente di ingegneria civile dell’Università di Cambridge e direttore del programma di Data-Centric Engineering dell’Alan Turing Institute si dice positivo riguardo la potenzialità del progetto: «Il ponte non solo ha un design straordinario, ma con i suoi sensori apre anche la strada a rivoluzionarie tecnologie digitali. Si tratta di un passo significativo verso la realizzazione di enormi cambiamenti nel modo in cui pensiamo e miglioriamo il mondo dell’ingegneria e il nostro ambiente costruito».
Il ponte risulta costruito, o meglio stampato, dalla startup olandese MX3D, ma non sarebbe stato possibile senza la grande collaborazione di aziende partner: alla progettazione Joirs Laarman Lab, per la metallurgica ArcelorMittal, sul settore digitale troviamo Autodesk, Lenovo si è dedicata alla sensoristica computazionale, per le costruzioni MX3D ha collaborato con Heijmans, nella robotica sì è schierata la ABB Robotics e la Air Liquide-Oerlikon si è infine occupata delle saldature.