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Nelle ultime settimane l’aurora boreale, un fenomeno che normalmente si verifica a latitudini molto più alte, è stata vista nei cieli notturni di diversi paesi, in Inghilterra fino a Londra e in tutto il Nord America fino alla California.
Vediamo cosa sono le aurore boreali e che cosa è successo.
L’aurora boreale è un fenomeno dell’atmosfera terrestre che si manifesta con bande luminose dalle forme mutevoli e di diversi colori e che si verifica vicino ai poli terrestri.
A causarla è l’attività del Sole, il quale emette particelle di energia nella misura di milioni di tonnellate al secondo, che costituiscono il vento solare: esso si muove attraverso il Sistema Solare a grandi velocità e interagisce con il campo magnetico terrestre, generando l’aurora boreale.
Nei giorni 24 e 25 febbraio il Sole, oltre a rilasciare il vento solare, ha emesso le cosiddette CME, Coronal Mass Ejection, ossia delle eruzioni di materiale dall’atmosfera esterna del Sole, la corona, verso la Terra.
Si tratta di esplosioni molto potenti che spostano miliardi di tonnellate di materiale a velocità molto elevate, pari a 3 milioni di chilometri all’ora.
Nei giorni di fine febbraio, si sono verificati due CME, giunti nell’atmosfera terrestre nei giorni del 26 e del 27 febbraio: essi hanno trasportato del materiale altamente magnetizzato ed elettricamente carico che ha innescato una tempesta geomagnetica.
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A livello visivo, la conseguenza di questi fenomeni è stata la manifestazione di aurore boreali molto intense che hanno raggiunto latitudini molto più basse della norma.
Ciò è avvenuto in quanto, a causa di un foro coronale aperto nel campo magnetico del Sole, i flussi di vento solare sono stati emessi a velocità più elevate del solito.
Viceversa, infatti, quando il flusso del vento solare è basso, le aurore sono visibili solo al di sopra dei circoli polari.
I colori delle aurore boreali sono causati dalle reazioni che si innescano tra le particelle del vento solare e i composti chimici presenti nell’aria e, quindi, possono variare in modo significativo e mutare rapidamente: si passa dal verde generato dall’ossigeno al blu e al viola emessi dall’azoto, e nel caso in cui le particelle solari siano particolarmente cariche di energia, ossigeno e azoto possono dare origine rispettivamente al rosso e al rosa.
L’attività del Sole, che ha un ciclo di 11 anni, sta aumentando e raggiungerà un picco nel 2025: di conseguenza, oltre all’attività di queste settimane, ancora in corso, nell’immediato futuro ci saranno ancora fenomeni come questi.